Il telefono squillò verso le otto e mezza proprio nel momento del caffè. Professore, disse la voce. Professore dove sei, rispose. Volevo passare per quel discorso, disse la voce. Ti aspetto al primo piano, la porta è aperta. Il tizio aveva i capelli lucidi e anche la pelle intorno agli occhi era liscia. Il colore dei suoi occhi era marrone. Anche lui aveva gli occhi marroni. Da quando aveva portato la sua merce fino a casa guardava l'auto parcheggiata davanti e poi bussava per avere il suo rendiconto. Il professore di acque potabili si guardò intorno e posò gli occhi sulla parete alla sua destra. La macchinetta del caffè smise di sbuffare e lui gliene offrì una tazza. Non bevo mai il caffè, disse il professionista seguendo invece le immagini colorate dentro la cornice verde chiaro. Aspettò che si sedesse di fronte e, appoggiandosi sul tavolo con il braccio destro per aiutarsi a reggere il peso della schiena, lo vide intento ad osservare anche il secondo dei quattro quadretti d...
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