giovedì 5 gennaio 2017

Ladro di casa

Ho finito di desiderare, sono come morto
Sono come un morto che cammina
Non ho altro da fare o da cercare

Seppellitemi sotto il mandorlo
Quando sarà grande sarà la mia ombra
Mi resta solo di rinascere e ricominciare

Ora vedo tutto quel che non vedevo prima
Ora vedo la mia stella nel cielo buio
Ora vedo la mia stella brillare da un punto verso un altro

Sono come un aquila che vola sulle cose
Sono come un lupo che dorme nei ghiacciai
Sono un ragazzo che corre la prima vola alla collina

Come un ladro che difende il suo gregge e i suoi cari
Come un buffone che trascina i suoi giochi
Come un suonatore inseguito dalle campane della terra

martedì 3 gennaio 2017

Capitale del Bitcoin

Era una domenica e Jaime era d'accordo per un pranzo insieme. In realtà mi aveva invitato non so bene perché. Ci parlavamo da un pò ma non mi aspettavo questo giro. Forse solo ora ho capito perché, dopo una ventina di anni secondo i miei tempi di realizzo. Jaime guardava al futuro di suo figlio in qualche modo. Tanto che ho scoperto ora che si chiama come lui.

Da Milano a Reggio Emilia per le feste di Natale un giorno si trova per vedersi finalmente. Dice, andiamo a mangiare in un posto che conosco davanti a una roccia. Jaime ha una voce da ventriloquo, ma è tipico dei parlatori spagnoli arrotolare le consonanti. Lui viene dalla repressione dei cileni sotto Pinochet. Viene dagli anni settanta, forse ha qualche anno più di me. Sicuro.

Jaime ha qualche anno più di me. Ha un figlio di 25 anni il mio cliente Jaime, il ventriloquo dalla moglie gentile. Che era piccola, nera e silenziosa e non mi ricordo che abbia mai parlato. Questa la sua visione sotto la rocca di Dante, della Divina Commedia. Questo il suo pensiero di profeta e guru, di incas portasfiga.

Ci hanno detto, lasciate perdere. Basta con il solito impegno del giorno, risparmiate il sudore della fronte. Finitela di lavorare, potete godervi quello che avete. Consumate quel che avete ma, per favore, non chiedete altro. Italiani, andate in pensione. Da oggi in poi avete chiuso con la speranza, ma avete chiuso anche con le preoccupazioni.

Verso la fine del secolo ci hanno detto, ecco la nuova divisione del lavoro e dei compiti. Una volta si diceva la divisione mondiale del lavoro. I francesi distribuiscono agli italiani quello che producono i tedeschi o i cinesi meglio ancora. Finché avremo qualche soldo dai patrimoni consumeremo senza produrre più niente perché non conviene più.

L'amico cileno di stanza in Romagna fa il veterinario, profugo con moglie e figlio, mi ha parlato davanti alla rocca di Reggo Emilia o di Parma. Forse in mezzo a Parma e Reggio Emilia. Mi ha anche detto, queste sono le calanche, la terra che muore. C'è chi produce e c'è chi consuma. Voi consumate se potete. Al resto, investimenti e rischio, ci pensiamo noi. La nuova ricchezza non è materiale, la ricchezza viene dalla finanza e dalla rete. Lo aveva detto anche un altro tipo, un altro cliente veggente che mi si era attaccato come una cozza. E aveva lasciato tutto per diventare un trader di borsa.

Infatti ora gli italiani sono fermi al tenore di vita di venti anni fa. Ora vorrebbero fare qualcosa e uscire dall'euro. Ma allora tutto sembrava funzionare. Così i veggenti di allora hanno fatto un mutuo e invece di comprare una casa hanno comprato delle azioni. Prima ci hanno perso ma poi le hanno ricomprate ancora, quelli più fedeli alla linea, e ora il capitale è in mano ai lavoratori. Non solo ovviamente, ma larga parte. Solo in Italia 10 mila miliardi sono ricchezza di carta finanziaria.

Ora gli azionisti sono i comunisti di una volta. I comunisti sono i veri capitalisti e i capitalisti erano i primi veri comunisti. Lo disse anche Marx, la borsa è il primo passo del capitale verso il popolo. Lo dice anche il figlio di Jaime che si chiama Jaime. Ora ha anche un app e la barba lunga. Ed è molto curiosa anche una signora di come investire nei Bitcoin che hanno reso tanto nel 2016. Da 70 a 890 dollari.

C'era qualcosa degli anni '60 in quella casa del padre. Prima di uscire per il nostro pranzo sono andato in bagno e nel bagno c'era un quadrato di merletto o non so bene come si chiama quella stoffa lavorata. Era sotto una bottiglia di un profumo deodorante, ma veniva dalle mani di una donna cilena. Era un pezzo di coperta ad uncinetto fatta a mano dalla madre della moglie di Jaime.

Ero in quel bagno, ero entrato nella vita di una famiglia di profughi cileni che diventano investitori europei. Credevo di essere a casa di un nuovo amico, devo ringraziarlo e anche lui mi disse grazie.