mercoledì 30 novembre 2011

Silenzio al microfono

Un tizio giapponese torna a casa la sera negli anni '60, si siede in poltrona e mette le cuffie. Per ascoltare il silenzio che ha registrato su nastro. Un giorno di un weekend è andato fuori città con microfono e registratore professionale. Si è piazzato e ha registrato per due ore il suono intorno.

L'apparecchio di alta fedeltà riproduce il suono dentro le cuffie, poi il giapponese va a letto e dorme. La stanza è immersa nella notte e nel rumore dei suoni di dentro e fuori la finestra. Il giapponese non ha messo i tappi perché la sordità non è silenzio nè la tranquillità.

Il tappo alle orecchie sarebbe come la stanza insonorizzata delle carceri. Allora lascia le orecchie libere di ascoltare i rumori della strada, i suoni e le parole dentro la testa. Le due ore di silenzio registrato domani sera le riascolterà ancora, senza essere disturbato.

sabato 26 novembre 2011

Parte di me

Starei insieme a te per tutta la notte
Non voglio staccarmi
E' come perdere un pezzo del mio corpo

giovedì 24 novembre 2011

Come Lea

Il tavolo ha le righe rosse incrociate alle bianche. Si mangiano le pizze e le solite cose in salsa napoletana, ora anche surgelate e tirate fuori ad arte. Alle pareti sono appese le foto degli attori e delle comparse. I teatranti ridono verso i commensali dalle cornici, i cantanti con un microfono davanti. Totò ha la bombetta, Peppino la coppola e Marcello il cilindro sulla testa.  Qualcuno è vivo, qualcuno è morto, c'è una foto del presidente Berlusconi abbracciato al proprietario.

- Mi ricordi Sandra Milo
- Pensavo di assomigliare a qualcun'altra. Infatti un mio amico..
- Forse sei più un misto tra Lea Massari e la Sandrocchia
- Ma lei ha 70 anni. E chi è questa Lea Massari?
- Qualcosa del sorriso e la forma degli occhi. C'è un film sui rapporti tra madre e figlio di Louis Malle.

Lei si morde il labbro superiore con i denti inferiori su un lato della bocca. La sera prende psicofarmaci per dimenticare il fidanzato. Un traditore che se n'è andato per un'altra che ora gli batte i pezzi e fa l'oca mandandogli delle canzoni. Da quando ha conosciuto gli Amici di Cristo si confessa con un frate. Si è presa un senso di colpa per tutte le cose fatte al marito.

Il seno traspare dalla camicia e anche le rughe si ingrandiscono, sono dei solchi a forma di falce che scendono dal naso verso la bocca. Il cameriere ha la giacca bianca con la fascia nera sullo stomaco, parla del sonno di tutte le sue notti. Di come è meglio andare a letto senza bere neanche una birra. Ci alziamo senza aspettare il conto delle pizze. La cassiera ha sentito tutto e incassa dalla carta bancomat, come una sacerdotessa ai tempi dei fenici.

lunedì 21 novembre 2011

Fog & Amphetamine

Grazie amici, il concerto è finito. Poi biascica il nome di Tony Garnier al basso. Bob Dylan a Milano con Mark Knopfler ha suonato per cinque mila persone al Palasport del basket di Assago. I musicisti hanno lo stesso abito tranne il cantante, alcuni portano un cappello e lo tengono in mano per ringraziare.

Restano in piedi con le luci della ribalta sulle facce bianche di cera mentre in tanti chiedono il solito bis. Ma lui si gira sui trampoli, gli altri prendono a camminare in fila indiana verso il retro, scansando il trespolo con la pianola gialla. Quando canta vorresti farlo smettere. Quando finisce vorresti che non finisse mai.

Fuori nei vialetti vendono le magliette nere con le date del tour, le felpe e i cappelli di lana. Il gelo è sceso in due giorni sui campi della periferia. Motori accesi fermi nella notte, fari e nebbia tra le ruote, le lamiere dei paraurti bloccano le uscite delle portiere. Mille auto sono bloccate nel parcheggio incustodito dai napoletani e dai bagarini perché lontano la porta di uscita è troppo stretta.

I guard rail si accendono di luci a intermittenza per le altre auto in corsa più lontane. Sono passate le ore 24, la gente stordita dal suono del rock n'roll se ne sta in macchina pensando di tornare tra le lenzuola della notte prima. Ma i gas di scarico si confondono con la nebbia, entrano dalle fessure delle prese d'aria e si mescolano all'aria calda del riscaldamento forzato delle automobili.

Una signora parla con la figlia e ride per quanto ha visto. La figlia è alla guida e sembra aver fretta di sfondare la portiera dell'auto di fronte che ostacola il cammino. Qualcuno spegne le luci per risparmiare, altri fanno le luci a quelli davanti e tutti sono legati ai sedili con le cinture allacciate, pronti a scattare in avanti o a fare una manovra intelligente per superare la coda.

In lontananza arrivano le guardie giurate e i vigili urbani dalla città. Agitano delle palette con indosso una camicia gialla. Nessuno preme il clacson, c'è chi ascolta le note del concerto del 1964 alla Manchester Trade Hall. Un'armonica sottile commenta la quarta strofa prima di concludere con la quinta. Dice il cantante: Then take me disappearin’ through the smoke rings of my mind / Down the foggy ruins of time, far past the frozen leaves/ The haunted, frightened trees, out to the windy beach /Far from the twisted reach of crazy sorrow

lunedì 14 novembre 2011

Mi ama

Se tu provi per un altro le cose che hai provato con me, allora sono geloso.
Se tu senti ora per un altro le cose che hai sentito per me, dopo, allora sono geloso.
Se invece tu mi consideri sempre il tuo amico, il tuo amore, allora non sono geloso.
Io amo chi mi ama, non posso farci niente, anche se poi non ci sono, forse sono pazzo, ecco.

giovedì 10 novembre 2011

Quotazioni

Il rosticciere prima della Posta quota a 4,40 euro un panino con pesce spada affumicato. Lo riporta su una lavagna sul trespolo una scritta in gessetto bianco. In pochi giorni il prezzo del panino del giorno è sceso di 10 centesimi, un sandwich al Salmone scozzese selvaggio era quotato anche a 4,50 euro.

Si mangia in piedi osservando le tartine esposte. Mi sono chiesto come venti anni prima: -A quanto le lumache bourguignonne? Il gestore ha i capelli bianchi con riporto sulla pelata. Gira in bici da verduraio con gomme rinforzate. Si ricorda sempre di tutti i clienti e a capo chino ribalta il sellino.

Più avanti in via della Speculazione il locale Jpeg ha lanciato la formula Vieni al bruch della domenica. Ha il problema di velocizzare gli ordini ma la qualità delle sedie e il design sono di prim'ordine. Una macedonia di frutta esotica può essere servita tagliata fresca a otto euro. Nel frattempo guardi le foto artistiche dei reporter.

Il negozio di gioielli irlandesi vende pietre a meno di 100 euro. Si può entrare e guardare mentre il gestore attacca un sacchetto alla confezione. Nel mentre rilascia lo scontrino e la garanzia prendo la chitarra acustica e suono qualcosa. La tiene appoggiata su un lato e la tentazione è forte.

Per solo un'euro il sarto cinese attacca un bottone al cappotto in una traversa. La stanza è piena di roba e sacchetti di plastica che ormai gli scaffali sono finiti. La moglie del sarto è piccola ma graziosa, lui è alto e forte. Dietro una tenda ti siedi e aspetti la fine del lavoretto sui pantaloni.