martedì 15 febbraio 2022

Ultra corpi della pianura

L'Europa ha tanti Stati, uno è l'Italia, l'altro la Germania. A un certo punto della storia la Germania si prende la Germania dell'Est, le banche dell'Ovest finanziano i prestiti delle povere famiglie dell'Est che, insieme alle povere famiglie polacche e poi ungheresi e così via diventano parte della grande area europea che si assume il debito delle banche tedesche e lo ingloba nel valore dell'euro. Questo accade dal 1990 al 2000.

Nel giro di 20 anni i nuovi nati del Belpaese crollano, l'Italia dei paesi e dei comuni più belli del mondo si spopola, arrivano i belgi a comprare interi borghi a Rieti e a Terni tanto per fare un esempio. Gli artigiani e impiegati tedeschi diventano più ricchi degli artigiani e impiegati italiani. Gli studenti migliori vanno all'estero per cercare fortuna. I più furbi vanno a spendere la pensione in Portogallo, la maggior parte si impoverisce e non arriva alla fine del mese.

Però l'Italia diventa esportatore di beni nel mondo come non accadeva da tanto. Moda, mobili, design a anche e sopratutto macchinari, utensili e strumenti di lavoro. Così trasforma le materie prime a basso prezzo e grazie alla globalizzazione dei mercati va in Asia e America e ovunque cresce la domanda di cose fatte bene. La Lombardia, il Veneto, l'Emilia Romagna e le Marche con Friuli e Trentino Alto Adige diventano l'area europea più ricca mentre tutto il resto soffre. A parte il turismo che attira in alcune località il Centro Sud non ce la fa più a tenere il passo.

Le scuole e gli ospedali marciscono tranne al Nord, le città di mare del Sud sono devastate dall'incuria. sono gli effetti combinati di un nuovo mercato europeo di merci e persone e di un nuovo mercato mondiale di merci e di persone che nel frattempo con il crollo delle barriere doganali spinge la crescita di Cina, India ma anche di Brasile e Russia. 

In pratica le fabbriche tessili muoiono perché arrivano le merci asiatiche. Però le industrie cinesi hanno bisogno delle tecnologie italiane per produrre i bulloni. Per non dire delle automobili tedesche che prendono le componenti italiane di precisione meccanica. Insomma una nuova grande babilonia che per un po' sta funzionando. La classe media in Europa e Usa scompare, mentre cresce ovunque. Insieme alla estrema ricchezza di pochi e alla disuguaglianza.

E' vero che la differenza tra i più ricchi e più poveri è cresciuta a livello di record. Ma è anche vero che siamo diventati 7 miliardi dai 3 miliardi di prima ed è cresciuta anche l'età media dei Paesi del terzo mondo, come si chiamava. Dunque siamo felici dell'accoglienza della Terra che nel frattempo è diventata più calda e accelera ancora.

Però ero partito dai turisti tedeschi e anziani svizzeri che scendono in furgone e bicicletta verso le spiagge toscane. Si vedono svizzeri tedeschi e austriaci anche. Sono i settantenni in pensione con bici elettrica assistita pronti a sedersi davanti a un piatto di lasagne che non sono più lasagne ma che ancora si chiamano lasagne per fare un piacere a chi ne ha sempre sentito parlare bene.

Ecco questo signori adesso sono gli unici umani a passeggio dei borghi antichi sulle colline dell'Italia delle regioni. Gli italiani rimasti, i toscani, sono anziani al cellulare con la mamma a prendere un cappuccino. I figli di questi italiani pensionati, coi capelli lunghi un pò ubriachi già la mattina, sono andati in Scozia a fare i veterinari oppure a Londra a fare i camerieri in attesa di sfondare.

Ma l'Italia resta un grande Paese in trasformazione verso l'ignoto sempre più radioso di sorprese. Secondo la nuova divisione del lavoro internazionale ma nazionale, gli egiziani fanno i muratori e i ristoratori, i tunisini i barbieri e gli spazzini, le ucraine le portiere e le badanti, i centro americani i trasportatori di merci dhl/ups. I fiorai sono sempre stati indo pakistani come certi portieri di palazzi bene. Gli africani invece spacciano droghe e si prostituiscono. Se hai bisogno di un meccanico o un idraulico o un carrozziere invece vai sul sicuro. E'un italiano vero.