Doveva andare da qualche parte e l'ho portata. Non mi ha chiesto niente e non gli ho chiesto niente. Il vestito rosso coi volà e le gambe se n'è uscito dallo sportello portandosi dietro il calore della sua pelle. Ma il suo profumo è rimasto nell'aria per qualche minuto come un fantasmino di borotalco. Non abbiamo fatto sesso, non ci siamo neanche parlati. Solo un saluto e uno sguardo dentro gli occhi. E lo sguardo diceva, devo andare perchè stasera non si cava un ragno del buco, mi stai simpatico, vedi cosa devo fare per campare. Così in qualche modo abbiamo fatto l'amore in un senso celeste. Perché l'amore è compassione.
L'innamoramento è un'altra cosa. Ci si innamora dell'idea che noi possiamo essere un'altra cosa lontana da qui. Un altro sè stessi costruito con la nostra mente. Alla fine gli uomini si eccitano per il sesso. Le donne si eccitano più per l'amore. Le donne devono fare i figli e gli uomini sono lo strumento inconsapevole. Le donne si concentrano sul maschio migliore. Gli uomini portano il seme ovunque nel mondo anche nel posto sbagliato. Come i fiori che attaccano i semi alla lana delle pecore o dei cani che passano. O come altri fiori che mandano al vento delle palle bianche e leggere di semi. E che diventano secchi e che poi l'anno dopo diventano nuovi da un'altra parte della strada.