venerdì 13 giugno 2014

Isternazzi

A nanna stava a Isternazzi nel quartiere della Bumma. Le grandi cisterne di acqua le avevano piazzate nella parte bassa a raccogliere la pioggia. Ogni ntanto a jeva a truvari ppi na visita o pi joco. Pippina aveva un mantale lungo fino ai piedi e  ntuppu in testa a tipo crovecchia ntrizzata. La sua faccia pareva come una carta geografica con tanti fiumi. Mi cuntava un fatto e ju ascutava paralizzato.
Dalla cucina si sinteva un fetu di astratto di pomodoro appigghiato. Idda parrava di Giufa' ca lassava a porta aperta o du sceccu attaccato al bummulu con una corda. Una volta scarramau l'acqua e da sotto il letto uscì un orinale che galleggiò nella stanza fino alla porta.
La bella dei setti veli era circondata di cavalieri. Noi stavamo seduti ai bordi del letto a dire il rosario. Quanto e' auta la croce di Maria. Poi la pioggia fini di cadere. E per una mezzora ancora le barche di carta di quaderno fatte a mano passavano la traversa e scomparivano in direzione della strada Dritta e della Chiesa.

martedì 10 giugno 2014

Time in vain

Il tempo passato dall'ultima volta e' maggiore del tempo passato la volta prima di questa. All'ombra del pistacchio il senso dell'assenza nel vialetto delle rose sommerse di erbacce secche, alte attorno alle sedie abbandonate e sfilacciate. Era un mese o erano 15 i giorni quando Di Bella fece quel lavoro e tutto era diverso come verde e nero invece di giallo e marrone. Vuol dire che il tempo ultimo e residuo si sta accorciando come un elastico che si restringe dopo l'estensione.

Terantola si chiama ora la bianchetta, anzi Trimmy Terantola. Se lo ripeti dieci volte vale come una cermatura dei vermi o come il rosario buddista. Ma questo non c'entra niente.  Sembrerebbe allora che il tempo nuovo, quello da adesso in avanti viaggia a una velocità x+1 ai nostri sensi rispetto al tempo vecchio. E perciò che ci possiamo fare?

domenica 8 giugno 2014

Acqua di fronte

Ti guardavo intorno alla guancia senza dire niente delle solite cose quando come dall'alto di una collina procedevano in volo in sequenza regolare una a una le scene di movimento delle ciglia e delle labbra anche gli zigomi e le dita o il movimento delle mani le illuminazioni dello spazio intorno fino a scalare verso il desiderio di passare oltre l'irritazione per il presente o per il dolore ai piedi feriti da un taglio accidentale così allora il rimando all'ombra dei tuoi occhi scuri del pomeriggio il riempire il tempo fino alla sera con tante cose da fare oltre l'ansia di prevedere e di controllare lascia intatto il momento presente con il suo profumo di melograno il senso di sicurezza e di benessere ma anche di eccitazione per quello che sta per succedere o per la certezza di una liberazione dalle catene sì del cielo mentre le coppie e le famiglie in silenzio siedono sulla panchina di fronte allo specchio poi si alzano in silenzio per tornare a casa a turno secondo le ore del giorno come ombre cinesi di fronte a noi che restiamo lì per tanto tempo nello spazio diverso delle nostre vite che converge verso la stessa zona e si incastra come se si fosse staccato ma non per sempre e ora si adagia si incolla aderisce nel toccarsi e nello sfiorarsi si riprende quanto perduto e disperso quanto puo' restituire la storia di tentativi di costruire un grande piatto con ingredienti giusti messi insieme nel modo sbagliato e di compagni di un gioco o di una tragedia che portano la loro croce e la delizia passando il bicchiere di vino dalle labbra fino alla lingua intrecciando le dita sul tavolo attorno alla nuca o spezzando delle spighe per formare un mazzo di fiori secchi per l'eternità se vuoi restare stanotte con me quando vieni a trovarmi quando ti arricampi è sempre tardi può essere che sei così tosto e come si deve fare non lo so e finalmente tutto questo finirà perché ora ha un senso e si capisce perché è accaduto e si capisce cosa accadrà tra di noi e per ognuno meglio di prima meglio di questa notte passata con un dito sanguinante e i miei piccoli stesi fuori a fare la veglia e ad abbaiare nel caso che la volpe si avvicini o che ritrovi la sua strada.