mercoledì 9 aprile 2014

Giorgio il vicino

Si vuole sciarriare con me? No. Ci mancherebbe altro. Allora questa vigna lei la deve zappare. Che certo. Non si deve siddiare, suo padre era numero uno. Ma forse allora lei ci deve ragionare bene.

Siamo ad aprile e sta fiorendo. Eppure si vedono i vigneti del nord lasciati a prato. Come ora si vede a Tre finestre il campo di fiori colore delle labbra delle bambole americane.

mercoledì 2 aprile 2014

Suono del ronzio

Il suono del ronzio di un moscone nella stanza semi buia mentre fuori è caldo e la gente mangia a tavola e non guida, adesso nel silenzio una fessura di bianco alla parete richiama la calma apparente del giorno nel mezzogiorno. Si mangia e si riposa un pezzo per l'uomo che vuole essere ancora un essere umano e anche sanizzo.

Il solito frastuono dei passeri sotto il tetto che ha una grondaia piena di terra e di pagliuzze ridotte in polvere, qualche corvetto morto nel tentativo di uscire dalle tegole troppo strette ora che è diventato grande e perciò i suoi resti come mummia si aggrovigliano sotto la calce.

Cantano e cinguettano a un ritmo del jazz impuro e contemporaneo, sono la vita che scorre. Ma ho bisogno di dormire una mezzorata, anche se porteranno altra paglia sotto il tetto i miei occhi si richiuderanno al momento che penserò a te con me, a te che sei come uno specchio dell'ideale che si fa reale.