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Visualizzazione dei post da 2017

Ladro di casa

Ho finito di desiderare, sono come morto Sono come un morto che cammina Non ho altro da fare o da cercare Seppellitemi sotto il mandorlo Quando sarà grande sarà la mia ombra Mi resta solo di rinascere e ricominciare Ora vedo tutto quel che non vedevo prima Ora vedo la mia stella nel cielo buio Ora vedo la mia stella brillare da un punto verso un altro Sono come un aquila che vola sulle cose Sono come un lupo che dorme nei ghiacciai Sono un ragazzo che corre la prima vola alla collina Come un ladro che difende il suo gregge e i suoi cari Come un buffone che trascina i suoi giochi Come un suonatore inseguito dalle campane della terra

Capitale del Bitcoin

Era una domenica e Jaime era d'accordo per un pranzo insieme. In realtà mi aveva invitato non so bene perché. Ci parlavamo da un pò ma non mi aspettavo questo giro. Forse solo ora ho capito perché, dopo una ventina di anni secondo i miei tempi di realizzo. Jaime guardava al futuro di suo figlio in qualche modo. Tanto che ho scoperto ora che si chiama come lui. Da Milano a Reggio Emilia per le feste di Natale un giorno si trova per vedersi finalmente. Dice, andiamo a mangiare in un posto che conosco davanti a una roccia. Jaime ha una voce da ventriloquo, ma è tipico dei parlatori spagnoli arrotolare le consonanti. Lui viene dalla repressione dei cileni sotto Pinochet. Viene dagli anni settanta, forse ha qualche anno più di me. Sicuro. Jaime ha qualche anno più di me. Ha un figlio di 25 anni il mio cliente Jaime, il ventriloquo dalla moglie gentile. Che era piccola, nera e silenziosa e non mi ricordo che abbia mai parlato. Questa la sua visione sotto la rocca di Dante, della Divi...