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Visualizzazione dei post da novembre, 2009

Viene infine

Roma, porta S. Lorenzo . Forse per il tuo compleanno o per Natale ti ho regalato questo libro dell'Adelphi con la copertina vinaccia e un ritratto di un uomo, forse di Schiele, un austriaco anche lui come Joseph Roth. Mi avevi chiesto perché questo libro? Perchè mi piace la copertina. E tu hai detto, ah vedi come sei! Il libro parla dei rivoluzionari e allude a Trosky e a Stalin senza nominarli. Parla di questo Friederich Kargan che frequenta un certo Savelli dopo aver lavorato al confine nella tratta dei profughi per la compagnia di navigazione. Adesso sono passati quasi 30 anni. E sono nell'imminenza del bilancio della mia vita che include la domanda, ma quanti libri ho letto di questa libreria? Non se mai lo finirò ma ho cominciato a leggere Il profeta muto. Sono solo arrivato a pagina 40, quindi prometto bene. L'ho aperto e le pagine sono bianche non avendo preso luce mai. Certe cose vengono infine, come dice mia madre. Lo avevo comprato per il rimorso nel '89, di...

Porta un messaggio a Mary

Milano, porta Ticinese . Maria è il nome più diffuso nel mondo, anche se ora nessuno più chiama Maria sua figlia manco fosse un`offesa. E` il nome del mondo femminile per eccellenza, richiama simboli e alchimie. Anche il mio nome lo è. Da qui la complessità della declinazione a seconda delle epoche. Diventa un personaggio o un altro, come chi corre verso un'altra identità e vive in un altro paese sotto un altro nome. Ho conosciuto una Maria che si faceva chiamare Mary. Andavamo al liceo su un autobus coi vetri appannati. Il bigliettaio trapassava i corpi degli studenti gridando, signorina favorisce biglietto? Poi ho conosciuto un`altra Maria e l`ho chiamata Meri con la e. E' successo quella volta che, dopo tanti anni, ho cercato la prima Maria e invece ho trovato la seconda detta anche Concetta. Ultimamente si sono inventati anche Mery e questo non era prevedibile.

Di mattina

Sei bianca come la neve e come i tuoi denti sotto un cappello in una duna di sabbia.  La tua faccia mi parla anche quando non ci sei.  Mi dice delle cose, non so dirti di preciso cosa.  La tua bocca socchiusa e i tuoi occhi chiusi dal nero degli occhiali sta facendo dei discorsi come, Per favore baciami.  Ti cercavo alle sei di mattina, è vero.  Mi sono svegliato d'improvviso verso le cinque e senza sonno sono arrivato fino alle sette quando il cielo si schiariva. Nel mattino cerco di te, dell`idea che mi sono fatto di te quando sarai con me.