Lei viveva sopra un supermarket con una luce rossa da abat jour dietro la tenda rossa. Aveva parlato di una doccia da fare in tre con la sua amica Stefy. Due al prezzo di uno, aveva detto. Così lasciai perdere la pianista dai capelli lunghi e passai un'ora in macchina ascoltando la radiocronaca della partita. La squadra perdeva ancora una volta. Pensavo, avrò fatto bene a non godermi la ragazza dalle pratiche a base di argilla ventilata solo perché aveva fatto la stuffusa? Il supermercato era verde, occupava un intero blocco e aveva un solo piano di sopra. Lei scese dalle scale dopo aver detto, adesso arrivo. Pensava che fosse sconveniente farmi entrare subito. Avrei visto le decine di paia di scarpe sulle scale dell'ingresso solo alla fine. Il programma della serata era saltato, Stefy non c'era più. Forse si erano fatte le coccole da sole. Non ci restava altro da fare che una bella passeggiata per vedere il panorama dall'alto delle mura. Quando è salita in macchina...
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