mercoledì 1 febbraio 2012

Ricalca i segni dei fiori

Una finestra a vetri nella camera ricalca i segni dei fiori. E' un separé di legno verniciato bianco con una mensola per i bicchieri e i piattini del thè, uno spazio riservato al piano cottura. Protegge dallo sguardo i biscotti sotto il coperchio, il pane fatto in casa e gli arnesi della cucina.

Dietro la tenda di canapa si accendono in un albero delle piccole luci. Il pianoforte dovrebbe essere accordato ma il tempo per organizzare non c'è mai. Tiene sul grembo un fascicolo di standard del jazz e le partiture di Busoni per le musiche di Bach. Un libro si è aperto e un portacenere verso il centro del ripiano lucido.

Mi siedo vicino come fosse un bicchiere di cristallo, per sentire il calore senza guardare negli occhi. Lei apre le braccia intorno allo schienale del divano, la pelle nera con la trapunta. Muove le dita in una tazza di vetro scuro, prende un'albicocca e apre la mia bocca.

Faccio per distrarmi sotto una ruota che dondola dal tetto, una lampada di ferro con una ghirlanda di alloro intrecciata. La coroncina di fiori bianchi pende sulle nostre teste. La abbraccio da dietro quando scosta la tenda, porto le sue spalle verso le mie e lascio il naso in mezzo alla lana. Per chiudere gli occhi e respirare nel blu.

2 commenti:

  1. Voglia, incredibile voglia di calore, di affetto, di sentimento... di ritrovarsi nell'intesa, di riconoscersi e mescolarsi...

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  2. Inevitabile non sentirsi immersi nel caldo silenzio..tra oggetti che si muovono e diventano i soggetti.. profumi,.. e colori,.. gesti intensi e pacati. Si respira un inesorabile senso di pace tra le note di un pianoforte e le parole di chissà quale libro. Travi di legno e ferro battuto nel caldo abbraccio di un tempo senza tempo..

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