Passa ai contenuti principali

Sostituzione

Scusate ero via. Mi hanno detto metti via. Mi sono detto sono via. 

Ecco dunque: la parola di oggi, forse di questo prossimo secolo è: sostituzione.

Il ChatGpt, il robot della chat, ti parla come ti parla una persona. Finora tutti gli altri media ti parlavano come una persona ma questa volta è diverso. Molto diverso. Sostituisce tutto, anche una buona parte di te stesso. Certo, prima deve imparare chi sei ma poi ti sostituisce. Comodo non dover più dipendere da questo e quello, e così entri nel gioco della mutazione e della sostituzione.

Gli italiani stanno scomparendo e dunque è in corso la sostituzione etnica. Quella di cui parliamo invece è una sostituzione trasversale radicale che riguarda tutti. 

Ma vediamo perché si arriva a questa roba terrificante o entusiasmante (nel caso si voglia credere che sostituirà solo la tua parte di cose noiose da fare).

Praticamente tutta la tua vita da un po' di tempo sta passando attraverso lo schermo, la tua identità è trasferita nel digitale. Senza l'identità digitale man mano la tua identità non digitale scompare. Ma ci vorrà un certo tempo, per scomparire del tutto, forse mai. In realtà si sta più velocemente assottigliando la differenza tra il tuo reale e tuo digitale.

La tesi è questa: i media come diceva Pier Paolo Pasolini sono di natura fascista (anche se dire fascista è improprio ma dà l'idea). I giornali (che non ci sono più), la radio e la tv parlano a te ma anche agli altri. E' un tipo di comunicazione uno a tanti, come quella dei dittatori alle folle, uno parla e la massa giubila, o come il prete ai fedeli. 

I social, invece, parlano a te ma sono una massa informe di altre persone che ti parlano. Certo è sempre un media e come tutti i media è opprimente e totalitario quando non ha concorrenti e alternative. 

Le radio libere non erano totalitarie, erano la risposta alla dittatura. Ora non hanno più un peso perché vince sempre la mediocrità. Ma almeno abbiamo avuto tante fonti di informazione.

Così i social sono una piazza-bar sport-ritrovo -club-circolo dei soci, tutto frullato bene. Dove ti chiedono i dettagli della tua vita in cambio di pubblicità e servizi.

ChatGpt invece è una macchina che ti parla e quella macchina ti dice, come fosse un amico speciale, un'amica ammiccante: chiedimi tutto quello che vuoi. Anzi più precisamente. Chiedimi qualsiasi cosa...

Dunque siamo alla sostituzione definitiva, quella umana. Perché poi dice: Bentornato. Di quale argomento vuoi chattare? Visto che stai guardando questa pagina allora ti dico anche che..

Il mostro alieno si sta impossessando di noi, sta cominciando a sbranare gli agnelli della mandria, la parte più debole del corpo popolare. E il salto di specie dell'esercito degli zombi digitali è proprio ChatGpt e i suoi seguaci, Bard di Google e così via.

Commenti

Post popolari in questo blog

Avevo un cuore

Adesso ho quasi tutto, molto più di sempre. Adesso non devo lavorare per vivere, ho abbastanza. Ho anche una casa solo mia, una terra tutta mia. Prima ero nel traffico e vivevo in quattro metri quadrati, ora ho quattro stanze da 120 metri e un terreno di nove mila metri. Ci sono due cani che corrono, tanti alberi piantati e altrettanti da piantare ancora.  Quando avevo la voglia non avevo una lira, adesso ho una lira ma la voglia è passata. No non è passata, ho sempre il senso del dover fare qualcosa per proteggermi aspettando tempi migliori. Invece dovrei semplicemente cercare di fare quello che voglio fare: alzarmi dal letto con un piano per la giornata. Dovrei fare con calma e determinazione quello che è giusto e bello fare. Ma nel frattempo ho dimenticato cosa volevo fare perché l'ho rimandato. Ho sentito di non avere la forza di andare oltre le barriere e le circostanze. Mi sono perso nel groviglio delle rinunce e dei compromessi. Era più urgente la necessità di coprirmi dalle...

Un muro nella testa

- Hai detto che ti chiami Serena, mi ricordo che ti chiami Serena. Non è vero? - No, io sono la Brunella. Avevo immagazzinato l'idea di Serena perché Serena è nome lombardo. Non che questa Brunella fosse bella come la Serena che immaginavo ma per comodità mi ero appoggiato a questa idea per darle un contesto. Per riportarla dentro uno schema notorio.  E così per più di una volta incontrandola nel parco, lei e il suo compagno Fango, pensavo: ecco la Serena. Pensavo, forse non si chiama Serena ma è il nome che più si avvicina all'idea che mi sono fatto del suo nome quella volta che me l'ha detto. Infatti Brunella non era neanche vicina alla Serena postina dei partigiani, che era una bionda bella e forte. Eppure ero quasi sicuro. Serena come la partigiana del film sulla resistenza in Val Padana. Come i protagonisti di Novecento di Bernardo Bertolucci o di Citto Maselli, donne partigiane in aiuto di compagni partigiani. Il popolo buono, il bello della rivoluzione poi estesa dal...