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Palle bianche

Milano, Porta romana. Sesso non è sempre amore. Amore non è sempre sesso. Una sera che avevo trent’anni sono uscito di casa per spostare l'auto dai divieti di sosta. Invece trovo una tipa con borsetta che mi chiede un passaggio. Era un brasiliano travestito vestito di rosso con un profumo da tappare il naso. Aveva delle gambe bellissime bianche e lunghe e sode.

Doveva andare da qualche parte e l'ho portata. Non mi ha chiesto niente e non gli ho chiesto niente. Il vestito rosso coi volà e le gambe se n'è uscito dallo sportello portandosi dietro il calore della sua pelle. Ma il suo profumo è rimasto nell'aria per qualche minuto come un fantasmino di borotalco. Non abbiamo fatto sesso, non ci siamo neanche parlati. Solo un saluto e uno sguardo dentro gli occhi. E lo sguardo diceva, devo andare perchè stasera non si cava un ragno del buco, mi stai simpatico, vedi cosa devo fare per campare. Così in qualche modo abbiamo fatto l'amore in un senso celeste. Perché l'amore è compassione.

L'innamoramento è un'altra cosa. Ci si innamora dell'idea che noi possiamo essere un'altra cosa lontana da qui. Un altro sè stessi costruito con la nostra mente. Alla fine gli uomini si eccitano per il sesso. Le donne si eccitano più per l'amore. Le donne devono fare i figli e gli uomini sono lo strumento inconsapevole. Le donne si concentrano sul maschio migliore. Gli uomini portano il seme ovunque nel mondo anche nel posto sbagliato. Come i fiori che attaccano i semi alla lana delle pecore o dei cani che passano. O come altri fiori che mandano al vento delle palle bianche e leggere di semi. E che diventano secchi e che poi l'anno dopo diventano nuovi da un'altra parte della strada.

Commenti

  1. A volte mi spaventa quello che scrivi. Mi inquieta il tuo sguardo attraverso cui tutto fluisce e passa senza lasciare traccia, o lasciando giusto una traccia volatile di profumo. Un fantasma. O un'ombra.
    Ho questo nodo al petto e verrei lì a gridarlo ancora, che ci sono cose che non sarebbe giusto che fossero effimere. Che volano via solo quelle che decidiamo che non vale la pena di trattenere. Che alcune cose hanno un prezzo, ma altre invece hanno un valore.
    Che cos’è che ha valore, per te?
    Mi angoscia la rassegnazione con cui sembra che tutto possa passare e andarsene perché tanto è normale. La leggerezza aerea del sogno da vivere nella solitudine della fantasia, nella commozione di un momento, ma che rifiuta di trasformarsi in vita e allora diventa velleità.
    In tutto il blog mi intenerisce ma mi fa venire anche voglia di gridare questo ricordo di un passato accogliente e il desiderio di poterlo rivivere al presente. Il desiderio di trovare nel presente un passato che se n'è andato. Il desiderio di qualcosa di grosso in lotta con la sfiducia nell’idea di trovarlo, o la fuga dalla possibilità di ritrovarsi.
    Calore. Radici. Un posto fertile dove metterle.
    Il proprio posto.
    Dell'humus.
    Una madre.
    Ma dentro grido ancora, come sempre, contro questo cercare rifugio nell’inconsistenza di una speranza astratta anziché immergersi nel reale, e accontentarsi del bordo arido di una strada…


    1. “Sesso è sempre amore. Amore non è sempre sesso. Ma Parigi è sempre Parigi.”
    “Ci si innamora dell'idea che noi possiamo essere un'altra cosa lontana da qui.”

    Già. Sesso è una forma di relazione che implica empatia.
    E invece si può amare anche senza sesso.
    È quando ci sono entrambe le cose che… Che? Si arriva a Parigi?

    …Eppure no. Nemmeno quello basta. Affetto e sesso da soli non fanno amore di coppia e lasciano il senso di una mancanza.
    Invece penso che Parigi sia dove le porte si aprono anche se cerchi di tenerle chiuse e due anime entrano l’una dentro l’altra e ci stanno comode. Dove si è presi l’uno dall’altro. Dove si decide che vale la pena di lasciarsi prendere.
    Lo hai detto anche tu, è lo specchio quello che cerchiamo. Ci innamoriamo quando possiamo essere pienamente noi stessi, e in questo amarci. Succede quando non c’è bisogno di cambiare forma, o se capita è per assumere la nostra forma piena e in modo naturale, come un guanto della misura giusta che prende la forma della mano. E questo capita quando chi ci è affine dimostra di riconoscere e volere e amare tutto quello che siamo, pregi difetti follie errori forze debolezze testa cuore istinto. Nella reciprocità.
    Ciò che ci fa stare bene è poter Essere e dare all’altro la possibilità di Essere.


    2. "Le donne devono fare i figli e gli uomini sono uno strumento inconsapevole."

    Inconsapevole? Non sapete come funziona la faccenda??? Non ve l'hanno mai spiegata? O accidenti, è proprio vero che la scuola in Italia fa acqua da tutte le parti!
    Comunque no, davvero, cos'è 'sto vittimismo? La piantiamo? Le cose si fanno in due!

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  2. 3. "Gli uomini si eccitano per il sesso. Le donne si eccitano per l'amore." "Le donne si concentrano sul maschio migliore. Gli uomini portano il seme ovunque nel mondo anche nel posto sbagliato."

    In effetti, fisiologicamente un maschio più femmine scopa, più figli può fare. Una femmina, anche se in nove mesi scopa con cento uomini, può fare comunque un figlio solo.
    Ecco perché la donna fisiologicamente si concentrerebbe sul migliore.
    O sui migliori: non andiamo mica in calore una volta l’anno, siamo soggette anche noi al desiderio per molti, lo possiamo soddisfare, per cui quello che scrivi mi sembra... un po' maschilista, perdonami.
    Anche le femmine hanno esigenze fisiche forti. Una donna migliore può lasciarsi impollinare da tutti i migliori. Siamo autonome, non ha senso nemmeno pensare che dobbiamo scegliere, tra i migliori, quello che possa occuparsi di noi e della prole: a noi stesse e ai figli, ci pensiamo da noi.
    Sesso e amore sono uguali per maschi e femmine. Sostenere il contrario può andar bene solo come alibi ben poco consistente.
    Il punto è, semmai, che maschi e femmine non siamo solo animali. C'è anche bisogno del nutrimento dello spirito. Ovvero dello specchio.
    Qualche notte di sesso e/o di amore senza anima capita a maschi e femmine per scambiarsi calore o emozioni.
    Ma all’essere umano non può bastare una vita fatta solo di eros o affetto senza radicamento, e per giunta soddisfatto in modo episodico e incerto: se l’amore si riduce all’empatia di un momento, ci sottrae valore.
    L'assenza del corrispettivo spirituale ci snatura e ferisce l'anima.


    5. "Come i fiori che attaccano i semi alla lana delle pecore o dei cani
    che passano. O come altri fiori che mandano al vento delle palle
    bianche e leggere di semi. E che diventano secchi e che poi l'anno
    dopo diventano nuovi da un'altra parte della strada."

    Ma è davvero così che tu vivi le cose? Ma veramente sei così? Ma non è possibile, io l’ho visto e lo vedo, non c’è solo questo!
    Questa visione così arida dell’essere umano e del sesso… Sa di quei bordi delle strade dove non c'è erba ma terra bruciata e pietre e qualche stelo giallo di erbe infestanti.
    Non è una visione rigogliosa come potrebbe essere, specie in riferimento al sesso e all’amore che sfido chiunque a dirmi cosa ci sia di più rigoglioso. Ed è pazzesco, perché anche tu, quello in carne e ossa, hai una visione lussureggiante… Come si concilia quello che sei con questo quadro che dipingi?
    Qui non c'è la trasfigurazione dell'essere umano in una natura prorompente, ma in pochi stecchi gialli e sterili nella loro assenza di vita, o nella loro vita blanda e fugace.
    Semi secchi e qualche pecora o cane che passa nella canicola dell'estate. Ossi di seppia.
    Per carità, l’immagine è bella come sempre nella sua malinconia pensosa. Non dico, sul piano letterario sei sempre così visivo e bello che una visiva non potrebbe non innamorarsi…
    È sul piano delle emozioni che rimango colpita come da uno schiaffo da chi ti aspetteresti una carezza.
    È speranza inaridita? Disillusione per una mancanza profonda o una cicatrice indurita? Come se non ti potessi aspettare cose di valore, o come se in qualche modo le allontanassi tu stesso. Come se non ce ne potessero essere, per te. Le cerchi ma poco, tanto non le troveresti o, se anche la trovassi, sarebbe… cosa? Una catena? E perché non una liberazione?
    E la storia dei semi che tanto poi seccano e rifioriscono da un'altra parte mi sembra così disfattista e sterile! Vampiresca: va be’ ho lasciato seccare un seme, che sarà mai, mollo lì il vuoto a rendere e passo da un'altra parte.
    Di solito le cose di valore non ce le aspettiamo o quando crediamo di non valere; o quando non attribuiamo il giusto valore agli altri; o quando, con una ragione o senza, non vogliamo investire.
    Ma le cose, se il terreno è fertile e c'è humus, possono rifiorire nello stesso posto e portare frutto.
    Si tratta solo di sbracciarsi e coltivare.

    C’è chi ha paura di vivere troppo poco. Ma la quantità della vita si conteggia sulla base dei numeri o del peso?

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  3. Sto leggendo questo libro, "Donne che corrono con i lupi", di una psicologa junghiana. Parla dell'archetipo del femminino. Parte dall'analisi di miti, leggende e fiabe popolari e dice cose molto belle e vere. Solo che ha un limite: tutto quello che dice, lo attribuisce solo alle donne. E le donne fanno questo, le donne sono così, le donne soffrono, alle donne senza pelle finisce cosà eccetera. Attribuisce tutto alle donne come se gli uomini fossero diversi. Non tiene conto che in ognuno, in misura diversa in base al vissuto personale, alla capacità di accettare tutte le proprie sfumature e sfaccettature, ai diversi momenti della vita, alle stagioni, all'andamento umorale della giornata – in misura diversa, in ciascuno sono presenti tutti gli archetipi. E quindi in ciascuno ci sono anche sia l'uomo, sia la donna.

    Non mi piacciono le generalizzazioni: non le condivido. Per il mio ex marito cose e persone erano monolitiche: o tutto bianco, o tutto nero. La realtà tagliata con l’accetta. Nessuna comprensione delle sfumature. Forse perché non le sapeva gestire. E quando cerco io stessa di generalizzare, di codificare, quando cerco una verità univoca, poi mi accorgo che c’è sempre un piede che resta scoperto, e il mutamento e la molteplicità fanno saltare per aria tutti i tentativi di definizione.

    Tutta 'sta pappardella per dire che anche qui, secondo me, la generalizzazione non funziona. Infatti ho visto e vedo e so che anche le donne si eccitano per il sesso; e che anche gli uomini non possono fare a meno dell’amore.

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  4. il mio commento e' rivolto piu' che al blog, ai due primi anonimi che sembrerebbero un tutt'uno di donna consapevole,forse ferita o ancor meglio svuotata da un qualcosa che e' al tempo sfuggito di mano.si percepisce il coinvolgimento affettivo e l'amarezza che si nasconde tra le righe e le frasi di "pelle bianca"come se ci fosse un nonsoche' d'irrisolto di cui solo loro sanno.a volte conoscersi profondamente non basta perche' non e' mai vero fino in fondo. le donne sicuramente sanno amare senza dubbio profondamente non solo col corpo ma mille volte di piu con la mente e senza riserve. le donne che amano davvero sono pronte a rinunce incredibili in nome dell'amore, ma se non riscontrano lo stesso passo di danza si svuotano e non danno piu nulla.personalmente quando sento la parola amore rabbrividisco tutti la usano e solo pochi ne hanno veramente rispetto. ogni persona sperimenta realta' uniche fatte di pensieri, sentimenti,speranze e convinzioni. a volte le convinzioni sbagliate offuscano la chiarezza della visione. la parte interiore di noi agisce sempre spontaneamente , gioiosamente e liberamente, ma spesso il nostro se' e' limitato.

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