Le emozioni si allontanano. Lo stesso tatto e lo stesso sorriso, con il tempo, diventano un'altra cosa. Come un punteruolo che entra nella pelle ma che la pelle accoglie senza sanguinare. Dolore e piacere di rivederti andar via o di abbracciarti di nuovo, un bacio o una carezza sulla porta di casa. Mi manchi, tesoro, come il muschio alla pietra che rotola via. Mi manchi quando dici buon viaggio, o dici grazie di avermi tenuto con te. Ci rivedremo un'altra volta, aspettami per la prossima volta. Quante volte si miete il grano in un anno? Come si fa seminare tutte queste spighe, e chi se le mangia? Raccontami tutto adesso, si è fatta la tua ora. E' venuto il tempo di aspettare e rinascere anzichè partire e scomparire.
Scusate ero via. Mi hanno detto metti via. Mi sono detto sono via. Ecco dunque: la parola di oggi, forse di questo prossimo secolo è: sostituzione. Il ChatGpt, il robot della chat, ti parla come ti parla una persona. Finora tutti gli altri media ti parlavano come una persona ma questa volta è diverso. Molto diverso. Sostituisce tutto, anche una buona parte di te stesso. Certo, prima deve imparare chi sei ma poi ti sostituisce. Comodo non dover più dipendere da questo e quello, e così entri nel gioco della mutazione e della sostituzione. Gli italiani stanno scomparendo e dunque è in corso la sostituzione etnica. Quella di cui parliamo invece è una sostituzione trasversale radicale che riguarda tutti. Ma vediamo perché si arriva a questa roba terrificante o entusiasmante (nel caso si voglia credere che sostituirà solo la tua parte di cose noiose da fare). Praticamente tutta la tua vita da un po' di tempo sta passando attraverso lo schermo, la tua identità è trasferita nel digi...
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