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Visualizzazione dei post da aprile, 2011

Gelsomina & Spice

Le due stanno sedute sul pavimento di moquette. Una senza calze, l'altra stanca delle scarpe di vernice verde pistacchio. Abbiamo già mangiato qualcosa alla pizzeria toscana, dove il mio amico cameriere fa il doppio lavoro per mandare i figli a studiare. Beviamo un drink dopo un pomeriggio di lezioni e professori. Siamo amici ormai, non solo compagni di scuola. La padrona mostra le pareti bianche tinte di fresco e la cucina di legno a vista modello piantagione della Louisiana. Dice che il marito è un pezzo di egoista, si è tenuto il servizio buono di porcellana. Ma tanto in questo buco non si saprebbe dove metterlo. Le finestre non ci sono, siamo a pian terreno e arriva il rumore di piatti del  ristorante vicino; è un locale perfetto per una cantina con l'umido che traspare dai muri. Sarebbe bello baciarsi e abbracciarsi ora che siamo soli. Ci potremmo rotolare sulla moquette nuova, slacciare reggiseni, portarci avanti con qualcosa di forte. Ma non si può fare, ci si ama s...

La media crescerà

Ho visto in sogno la ragazza dagli occhi neri e la camicia bianca di bucato, è Mary La Notte dalla periferia delle tangenziali. Ci vediamo per andare a pranzo, una passeggiata tra le rovine e parlare delle solite cose. Mary si presenta con la sua borsa nera piena di caramelle blu contro l'alitosi. Quando ride si accende come al buio una candela, i capelli non sono più rossi e il nido di rondine si è dissolto in una frangia più estetica. Purtroppo non guida le auto perché ha paura di sbandare, spende i suoi soldi per il nipote ormai grande e manda aiuti alla sorella lontana che si è data al commercio di verdure. Scrive nel suo diario che non può stare senza vedermi. Ma quando mi vede non parla. Che forse dovrebbe lasciarmi perdere, che gli manco tanto fino a quando non si arrabbia. Anzi si arrabbia tanto ma poi gli passa. Sono diventato la sua droga, va in crisi di astinenza. Infatti la sera guarda la luna e sospira. Per fortuna ha smesso di fumare le sigarette piccole per da...

Lampada di sale

Stavo cercando nelle mie tasche un biglietto da visita per ricordarmi chi è che mi ha invitato o un fazzoletto di carta contro il prurito al naso per il polline. Dovrei confermare un viaggio in Marocco nella regione dell'Assa-Zag. Incontreremo una delegazione con il prefetto locale e altre personalità. Invece dai pantaloni viene fuori una piccola lampada al tungsteno. Si è fulminata l'altra settimana senza preavviso, da qualche parte si trova una uguale. E' prevista la visita in città e nell'orfanotrofio di Tata. Giornalisti ed esperti sono invitati per un viaggio di studio con delegazione fino alle regioni più difficili. Si parte da Bologna e si arriva ad Agadir, il Polisario è escluso perchè sparano. La lampada di sale color rosa, un pezzo pesante sui due chili a forma di fiamma perenne, è stato rimossa dalla postazione d'onore vicino la tv. Perchè invece del bianco va di moda l'arancione alle pareti e anche nelle tende?. Dice: - E' più caldo. Incontrer...

Una dose di Bach

A parte il mal di testa soffro di un nuovo male alle ossa. Ieri ho fatto i raggi alla schiena dopo lo scontro con Manuele su una palla inutile. La gamba è rotolata insieme a lui, qualcosa si è girato nel ginocchio. Oggi prenoto la risonanza magnetica per il legamento. Domani ritiro i primi risultati con le lastre coaxiali delle anche e, già che ci siamo, delle vertebre lombari. L'idea di avere una lastra e un referto nella busta grande è già un mezzo passo verso il benessere. I malati delle ossa e gli storpiati fanno il giro degli sportelli a prendere i numeri, prenotare e pagare. Fanno le scale, gli ascensori a senso unico, le scale e poi stiamo in piedi fianco a fianco a protestare. Ho preso il numero 99 oggi, dopo due ore siamo fermi al 75. Alla terza coda e dopo due giorni di appostamenti la signora allo sportello dice che ho perso tempo. Lo schermo sputa il suo ultimo numero, i numeri sono esauriti e anche le mie idee sono sparse sul pavimento. Bastava andare dalla...

A togliere i capelli

Stasera siamo in tre. Io, Glam & Jane. L'orsetta Glam la conosco da sei mesi e ha detto - Secondo me voi due siete perfetti. Ora mi presenta la più matura serpente Jane. Devo vederla, forse poi cambia vita e non ci sarà più modo. Infatti dopo la sua vita cambierà. Ma anche io domani parto, è l'ultima occasione per tutti, il saldo di stagione dopo tutte le feste e la Befana. Dunque una bella cenetta, una cosa semplice e classica se non fosse per il numero dei componenti. Ci incontriamo per passare una serata, poi forse si va in un club. - Speriamo che aprono al citofono. Infatti dopo non apriranno. Saliamo le scale verso il ristorante degli appuntamenti. La Jane è piccola di statura, magra e nervosa. La Glam ha, invece, le gambe grosse, muove veloce gli occhi neri pizzuti e ride coi denti alla perfezione. La magra Jane sembra anche un'iguana dallo sguardo cieco. Per alitarmi da vicino fuma in terrazza tra un piatto e l'altro. Stiamo nel freddo della sera davanti...

Strada della Speculazione

Quasi all'incrocio sulla Strada della Speculazione, quando via Molino delle Armi diventa via di Santa Sofia, una vetrina a giorno mostra le mercanzie al quartiere dei ricchi. Pezzi di bue grasso, cosciotti appesi a un gancio, polpette di prim'ordine e ora anche i prodotti da forno scelti che brillano di luce propria anche protetti dalla tenda da sole. Chi entra nel negozio confida nel bue allevato in collina piemontese. La bestia di pregio proviene dalla zona delle Langhe, è grassa ma anche tenera perchè la carne è color rosa, la più adatta a denti fragili o stomaci delicati. Alla cassa c'è la padrona ma sta sempre nascosta. E' la vedova del fondatore Faravelli, la cui foto insieme al suo ultimo Bue Grasso della fiera di Carrù è stata rimossa a due anni dal suo decesso per infarto.  Dalle pareti bianche pendono le carni grosse appese a un gancio. Il grosso del sangue è scivolato via lasciando un colore rosa nelle fibre carnose mentre il bianco delle ossa è candido com...