Da una parte entra la luce del mattino, riflessa da una boscaglia e alberi di limone. La piccola finestra a vetri sotto il tetto del soppalco, invece, è ancora chiusa alla nuova aria del giorno. La ragazza ha aperto gli occhi un'altra volta verso le travi di legno e respira piano. Il viso si è disteso come un fazzoletto bianco dopo il passaggio del ferro da stiro. Davanti alla terrazza gli alberi si sono fatti una giungla. Il giardino della terra di fumi e venti è invaso dai rami e le foglie a forma di lunetta nascondono il mare a mezzogiorno. I suoi capelli muovono il sudore della fronte, affondo il naso nella federa ma non posso più dormire. Puzza di fumo di sigarette e di perline colorate, questa non è casa mia. Meglio se prendiamo un caffè e usciamo verso il mare passeggiando tra le rose. Il capitano e il suo equipaggio arrivano sulla spiaggia nera di pietre levigate. Chiede se siamo turisti o degli abitanti. La sua faccia di banchiere inglese è piena di solchi. Or...
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