L'autostrada verso Aspic è piena di gallerie nel pomeriggio. Una scritta luminosa a pallini rossi dice: - Rispetta i limiti di velocità. Poi si cambia galleria e la scritta diventa: - Observe speed limits. Infatti i piloti vanno a 160 kh ammirando la lancetta del cruscotto. Lo diceva la rubrica delle elementari Osserva e impara ma il più delle volte osservo i miei limiti e non li rispetto. Non rispetto neanche i limiti degli altri, li sento addosso senza osservarli e pretendo di abbatterli.
La radio cambia stazione restando sulla stessa frequenza e la terra arata di fresco tra le mandorle e i carrubbi si è fatta rossa come le ciliegie. Più tardi nella sera il politico con la giacca lunga telefona a una donna, l'addetto alla benzina si avvicina anche se sarebbe un Fai da Te. Si è fatta l'ora di pagare il pieno al titolare, un certo Gulisano della famiglia della pompa di Jannarello. Qui la gente dormiva nelle grotte e si difendeva coi sassi neanche tanto tempo fa. Ma il tarlo del denaro contante arriverà a sconvolgere le menti di questi uomini tranquilli.
Le coste di pietra bianca si abbassano verso i vetri alla fine delle gallerie. Tombe nascoste a strapiombo sul fiume, la strada finisce e nessuno paga niente perché i caselli sono vuoti e sono nuovi. Quando chiama l'amica Boscone gli oleandri vanno sopra la siepe rossi e bianchi. Dice che grandina al Nord e la sua gatta la fissa e fa le fusa sulla sdraio, coi peli che perde poi.
Stasera si cena sulla riva del mare con la luna rossa. Horus parla a voce bassa, il seno è coperto di capelli neri e trema come il budino galleggiante nel vassoio. Intorno a noi con la schiena al vento di ponente il suo profumo si scalda come una rosa di velluto rosso. Ci stringiamo nella notte, lascio cadere le scarpe coi lacci e resto a camminare sull'erba davanti alle coltivazioni. Quando mi sento confuso nelle sue braccia faccio un verso come per piangere. Lei dice: - Cosa è successo? Io dico: - Sto bene.
Un'altra ragazza parte oggi per l'isola del vento, il canto della sirena mi oltrepassa il timpano già otturato dal cerume e dal calcare. Questa notte la passerò a guardare le luci dello specchietto retrovisore. Un aliscafo diretto parte alle sette di mattina. Devo attraversare lo Stretto e respirare il fumo del vulcano.
Le coste di pietra bianca si abbassano verso i vetri alla fine delle gallerie. Tombe nascoste a strapiombo sul fiume, la strada finisce e nessuno paga niente perché i caselli sono vuoti e sono nuovi. Quando chiama l'amica Boscone gli oleandri vanno sopra la siepe rossi e bianchi. Dice che grandina al Nord e la sua gatta la fissa e fa le fusa sulla sdraio, coi peli che perde poi.
Stasera si cena sulla riva del mare con la luna rossa. Horus parla a voce bassa, il seno è coperto di capelli neri e trema come il budino galleggiante nel vassoio. Intorno a noi con la schiena al vento di ponente il suo profumo si scalda come una rosa di velluto rosso. Ci stringiamo nella notte, lascio cadere le scarpe coi lacci e resto a camminare sull'erba davanti alle coltivazioni. Quando mi sento confuso nelle sue braccia faccio un verso come per piangere. Lei dice: - Cosa è successo? Io dico: - Sto bene.
Un'altra ragazza parte oggi per l'isola del vento, il canto della sirena mi oltrepassa il timpano già otturato dal cerume e dal calcare. Questa notte la passerò a guardare le luci dello specchietto retrovisore. Un aliscafo diretto parte alle sette di mattina. Devo attraversare lo Stretto e respirare il fumo del vulcano.
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