Invece di cucinare basta fare un buco, bere l'uovo di gallina e andare a letto presto. Sopratutto dopo una camminata nel pomeriggio e la riunione con te. Il sapore dell'uovo crudo me lo ricordavo diverso, però. C'era il grasso del mais o il becchime e qualche verme raccolto per terra. Questo era insapore, lo stesso gusto delle cruscaglie che mangiano le galline. Meglio così, il liquido è calato prima senza fare rumore.
A darmi il colpo di grazia una camminata sul viale al tramonto, a parlare con un tipo de Il Limone, cucina con pizza, e la sua cameriera di S. Filippo di Agira. I ristoratori in crisi come questo hanno la sala vuota, la mappìna bianca sullo stomaco, e attaccano bottone con quelli che passano e osservano il menu. Se non fosse per l'insegna a caratteri di colore giallo limone su bianco al neon sarebbe stato carino mangiare all'aperto un'impepata di cozze per soli 9,90 euro.
Ho aperto lo sportellino dentro il frigo dopo aver aperto lo sportello grande e cercato di aprire la confezione di plastica bianca con le sei uova fresche, è meglio appoggiarla sul ripiano del tavolo. Certe volte i bottoni ai quattro lati sono così duri che si aprono di scatto. In quel caso una parte del bianco dell'uovo, la prima a uscire, può cascare e si infila sotto le ruote del freezer o i gommini del tavolo. Il tuorlo, invece, può rimanere intero sul pavimento e questa è la prova della freschezza fuori dal guscio sgangàto.
L'uovo à la coque è meglio dell'uovo crudo, per quanto è lesto in confronto al tempo di accendere il fornello e aspettare che l'acqua spingolìa. Può succedere che in pentola resta mezzo crudo nella parte che affiora dall'acqua, ma con un pezzo di pane a forma di cucchiaio poi lo spalmi sopra e raschi il fondo del guscio.
Quando gli uffici chiudono nel viale si aprono ampi spazi tra le vetrine. Passano i tram con le luci accese, i ragazzi si organizzano per l'aperitivo sul marciapiede più bello dell'altro viale. Camminando sento delle voci ma non c'è nessuno intorno.
- Vado a prendere una brasiliana e poi ti richiamo
- A che ora passa il prossimo treno per Treviglio?
Ottobre cancellerà l'idea dello spuntino sul marciapiede, di vedere passare qualcuno e fare quattro chiacchiere tra vicini di tavolo a proposito di ogni cosa. Ieri tessevo le lodi del Pane con la Milza per le strade di Palermo all'araba che pratica lo yoga anche ad Amburgo. Ha detto che le piace solo Pane e Panelle perché è vegetariana. Che strano, io adoro il panino alle frattaglie. Mi riempie di gioia.
A darmi il colpo di grazia una camminata sul viale al tramonto, a parlare con un tipo de Il Limone, cucina con pizza, e la sua cameriera di S. Filippo di Agira. I ristoratori in crisi come questo hanno la sala vuota, la mappìna bianca sullo stomaco, e attaccano bottone con quelli che passano e osservano il menu. Se non fosse per l'insegna a caratteri di colore giallo limone su bianco al neon sarebbe stato carino mangiare all'aperto un'impepata di cozze per soli 9,90 euro.
Ho aperto lo sportellino dentro il frigo dopo aver aperto lo sportello grande e cercato di aprire la confezione di plastica bianca con le sei uova fresche, è meglio appoggiarla sul ripiano del tavolo. Certe volte i bottoni ai quattro lati sono così duri che si aprono di scatto. In quel caso una parte del bianco dell'uovo, la prima a uscire, può cascare e si infila sotto le ruote del freezer o i gommini del tavolo. Il tuorlo, invece, può rimanere intero sul pavimento e questa è la prova della freschezza fuori dal guscio sgangàto.
L'uovo à la coque è meglio dell'uovo crudo, per quanto è lesto in confronto al tempo di accendere il fornello e aspettare che l'acqua spingolìa. Può succedere che in pentola resta mezzo crudo nella parte che affiora dall'acqua, ma con un pezzo di pane a forma di cucchiaio poi lo spalmi sopra e raschi il fondo del guscio.
- Vado a prendere una brasiliana e poi ti richiamo
- A che ora passa il prossimo treno per Treviglio?
Ottobre cancellerà l'idea dello spuntino sul marciapiede, di vedere passare qualcuno e fare quattro chiacchiere tra vicini di tavolo a proposito di ogni cosa. Ieri tessevo le lodi del Pane con la Milza per le strade di Palermo all'araba che pratica lo yoga anche ad Amburgo. Ha detto che le piace solo Pane e Panelle perché è vegetariana. Che strano, io adoro il panino alle frattaglie. Mi riempie di gioia.
U pani ca meusa, schettu o maritatu, sono i giorni di Palermo, quando ero una ragazzina e andavamo a trovare i nonni materni. Il baracchino dove si friggevano polmone e milza nella sugna profonda stava sempre davanti alla stazione. Appena scesi dal treno, qualunque ora fosse, mio padre si dirigeva deciso in direzione di quel fumo denso e odoroso, percorreva il breve tragitto tra i marciapiedi come se ricalcasse le sue stesse orme di giovane studente di giurisprudenza e comprava per poche lire quel suo panino, caldo, unto, impestato di semi di sesamo e avvolto dentro fogli quadrati di carta marrone. Mi hai ricordato lui, mentre addentava quel pane condito di interiora sotto i nostri sguardi un po’ perplessi e vagamente schifati, sembrava davvero che si riempisse di gioia.
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