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Barcellona tre a uno

Tornava in una casa vuota la sera. Il vento si era fatto freddo. Gli era rimasto in tasca il resto di una birra di due euro. Un santo raccoglieva la carita in un angolo di un palazzo al piano. Fece tanti passi e poi si fermo a un incrocio. Stava per prendere la strada di fronte ma giro a destra.
Aveva preso una lunga passeggiata tra i viali delle biciclette. Una piantina di quercia cresceva dietro un cancello di una casa abbandonata. Le partite alla tv si erano concluse con una vittoria e una sconfitta per le due squadre.
Apri il frigo e prese una confezione di colore verde. Verso dell olio nella padella e accese la piastra. Le sarde erano senza spine. Prima le passo nell aceto poi uso la farina e infine il limone. Con il pane ripuli il fondo.
Un film sull amicizia e sulla speranza visto dieci volte e un sorriso nel finale tra le tende di una fumeria di oppio. Alla fine bevve due sorsi di grappa al mirtillo naturale. Il fiume fuori si ingrossava per le prime piogge del nuovo anno. La radio diceva di una pioggia attesa di frammenti di un satellite grandi come il motore di un automobile.
Se ne ando a letto dopo aver mangiato anche un dolcetto amaretto di seconda mano. La padella era rimasta a sbollire sul davanzale. Nel caveau della banca non era rimasto nulla. Ma quello era solo un altro film.

Commenti

  1. solo un film.. è più facile vivere in un film
    se sappiamo che è un film ci sentiamo più protetti.. non temiamo di poter sbagliare.. troppe cose e situazioni difficili e responsabili...
    volti già visti e nuovi ricordi...
    l'incognita del nuovo e la leggerezza della distanza..
    Se si deve scegliere, meglio tornare a casa e stare soli.. in un film

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