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Millassata

Quando il sole scende fa piacere pensare a qualcosa di buono per cena. Le cose cotte hanno il sapore delle cose e dei loro condimenti. Il gusto dell'acido, del sale, del dolce e dell'amaro.

Perciò si prendono delle uova, si sbattono con mollica e formaggio forse anche prezzemolo e questa sarebbe la cosa che si chiama Millassata. Più precisamente diventa una cosa da mangiare fritta in padella nell'olio di oliva di quest'anno, scarico di sentina perciò del mese di febbraio come minimo.

L'abbinamento classico come la formazione di una rock band sarebbe questo: uova sbattute, pecorino pepato stagionato in granelli grattugiati freschi, pangrattato di pane di grano duro raffermo, aglio e prezzemolo.

A vederla da vicino la Millassata è un misto fisso indistinto indissolubile, come una crema dalla consistenza simile a un composto sabbioso, impaccato e tenuto insieme da una certa collosità umida e granulare.

Da sola quasi non si mangia mai. Forse per disperazione con delle fette di pane in padella. Di solito, invece, si abbina a qualcosa da insaporire e guarnire. Come i carciofi da stufare ripieni di Millassata appunto. O i filetti di sarde come fossero dei sandwich, ho detto sand wich e per caso c'entra qualcosa con la sabbia di prima. Altre idee per la Millassata? La finitura di una pasta e verdure e legumi, per esempio. O su un risotto e altri stufati di cose di stagione misti.

Intanto ieri sera stavo aspettando in una sala con della gente povera alla canna del gas.  Lei aveva sui 30 anni. Ha detto - Eravamo fidanzati, anzi lo siamo ancora. E per sei anni abbiamo anche convissuto.

Ma per colpa di sua madre e del lavoro perso ora ognuno vive per conto proprio. Io dai miei genitori e lui è rimasto nel nostro appartamento arredato insieme. Andavamo su dalla madre per mangiare fino a quando mi hanno detto che ero diventata un peso.

Le strade del paese sono piene di luce del mattino. Dai balconi pendono dei fili con dei sacchi di spazzatura appesi. Restano a dondolare nel vento fino a quando passa Dusty un camion di privilegiati che guadagnano ogni mese sui rifiuti degli altri.

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