I regali li trovo utili per un giorno, li smonto e rompo e poi li restauro per sempre. Lo stesso per le cose nuove acquistate come le auto, i telefoni o gli apparecchi che si possono aprire per vederci dentro. Le creazioni, invece, vanno avanti per decenni, all'inizio sembrano quasi fatte ma incomplete. A lungo restano monche e scheggiate. Quando alla fine sono perfette le abbandono. E qualcuno le apprezza al posto mio. Devo passare dall'ansia della scoperta al piacere di scartare la confezione. Devo fare tante cose. Devo anche capire perché il respiro si è fatto più pesante. E perché non sento più gli stessi odori dalle stesse cose.
Lettere, blues e notizie dall'interno