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ll motore del 2000

60 milioni di persone convivono con 60 milioni di automobili, automezzi, furgoni e motocicli. Le strade giorno e notte sono piene di automobili, ogni auto è inseguita da un'altra auto che va nella stessa direzione.

Gli autisti delle macchine hanno il diritto di perseguitare la macchina davanti, hanno il diritto di andare sempre tranne in caso di code giustificate dall'idea che se nessuno protesta allora neanche io. Gli autisti possono parcheggiare negli incroci e in doppia fila lasciando il minimo spazio per le altre di passaggio. Gli autisti possono stare fermi con il motore acceso e aria condizionata per guardare lo smartphone ore e ore.

Dalla invenzione della ruota si ricorda l'altra invenzione fondamentale della rotonda, un modo per far andare le auto in modo continuo. Inoltre l'invenzione del senso unico nelle città di piccole dimensioni - associato alla libertà di parcheggio perpetuo - ha, invece, favorito la chiusura dei negozi e anche l'idea di fare shopping nei paesi.

Tutti i pochi parcheggi delle città sono pieni tranne nei centri commerciali, un caso di grande successo per chi ha voglia camminare. I centri commerciali sono paesi di piccole dimensioni con circa due terzi dello spazio riservato ai parcheggi. Lo stesso per le aree di servizio dedicate agli automobilisti per il rifornimento del gasolio o della benzina.
Le aree dei benzinai più attenti al futuro, infatti, sono attrezzate, più dei paesi, con aree dedicate ai giochi dei ragazzi e alle deiezioni dei cani.

Le vecchie città sono ridotte a sensi unici con due file di auto parcheggiate o anche una sola, a seconda della dimensione. Sono dei dormitori, sono dei villaggi abbandonati del far west con le sterpaglie che volano al vento.

Quelli che erano delle comunità di persone che si salutavano e si incontravano ora sono dei posti infernali inquinati da rumore e fumi, sono cumuli di automobili ferme parcheggiate o automobili che vanno lentamente verso i centri commerciali o verso il supermarket con ampio parcheggio.

Le persone non scendono più in strada, quei pochi si salutano a gesti dai balconi. Le persone vanno in macchina e le macchine si guardano tra loro senza dire niente.

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