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L'uomo in ammollo

Sono le dieci e mezza di mattina di un giorno mercuriale. Una mattina che la cassiera sorride, il figlio ti fa il caffè e l'araba del tappeto nel deserto offre un the verde.

Alla fermata del Duomo l'uomo in ammollo entra dalla porta. Alto e con gli occhiali, magrissimo, la faccia lunga da musicista jazz, Franco Cerri poteva far finta di nulla e invece è stato gentile. Gli sorrido e lui mi dice buongiorno senza avermi mai visto prima.

Lo vedo da almeno 45 anni, era senza occhiali e portava la camicia bianca tapezzata di sugo. Sorrideva dello stesso sorriso di oggi, versava un pò di polvere nell'acqua alta fino al collo e aspettava il risultato. Quando le macchie nere erano scomparse Franco mostrava la camicia asciutta e stirata adagiata sullo sterno.

Lui ride e sposta la sua testa verso di me. La gente non lo riconosce. Sembra un angelo con l'impermeabile beige allacciato e la borsa di pelle con la maniglia di pelle.
- Quando il prossimo concerto?
- Non a Milano. Vado fuori anche se mi pesa viaggiare adesso e non so quanto durerà.
- Maestro, lei è il massimo per me. Alla sua età...
- Ho 86 anni
- Ecco lei è un personaggio eccezionale, fin da quando..
- Abbia messo in piedi una scuola di musica con Franco Intra
- Certo, il pianista. E' stato un onore per me.
- La saluto. Buona giornata.

Commenti

  1. L'uomo in ammollo....E' vero, chi mai ci avrebbe piu' pensato! E' bastato un attimo, un attimo solo
    per mettere a fuoco improvvisamente quella vecchia pubblicita' di allora.
    Chi di noi, di fine anni cinquanta, non ricorda con chiarezza il vecchio ed ingombrante fustino del bio presto.
    Forse c'e' ancora, nemmeno lo so,con tutto "il troppo" di oggi. L'uomo in ammollo, cosi' battezzato,se ne stava nell'acqua e dava proprio il senso dell'umido...e poi, con quel sorriso ironico e simpatico, non stancava, rivederlo.
    Le pubblicita' di allora erano semplici e gradevoli, erano i tempi del Carosello e i bambini, tutti quanti, non aspettavano altro che quello, la sera.
    Dietro quella pubblicita' un po' bizzarra si scopriva un grande personaggio, un jazzista di chitarra classica, prima, ed elettrica poi.
    FRANCO CERRI, l'uomo che eravamo abituati a vedere perennemente nell'acqua, ci stupiva per la sua strabiliante bravura e ci rubava l'anima con la sua musica. Innumerevoli i concerti, affiancato da altri grandi jazzisti italiani e stranieri come George Benson e Shank.
    Noto in un secondo tempo della sua carriera anche come arrangiatore.
    La Signora televisione nasceva dopo di lui e il Cerri nazionale regalava a tutti noi concerti e rassegne,e spettacoli televisivi.
    Grazie a Lui sono nati tanti talenti come Tullio depiscopo e innumerevoli altri.
    Grazie Franco ero una bambina e con la musica cominciavo a sognare.
    Sogno ancora.

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  2. Complimenti alla signora, è meglio di Wikipedia!

    RispondiElimina

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