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Balsamata

 La Balsamata ha le sembianze della bella donna. Arriva in aereo con un'amica dalla faccia a forma di quadrato. Si capisce subito che è lei perché sembra bionda e veste di verde.  Può avere una cinquantina di anni portati bene. Ma gli occhi sono lo spettro del tempo che passa.

Man mano che la faccia si avvicina ogni grinza degli occhi diventa un solco. E' sprofondata anche la sua energia nella notte insonne. L'amica con la faccia a palettone, che riparte stasera, già sembra più vivace. Dice che è in transito, deve raggiungere il fidanzato. Uno che faceva il militare nell'isola e poi si è sposato a Brindisi senza dire niente. Che sfacciato!

La ragazza Manuela parla, invece la Balsamata no. Racconta della sua storia, poi telefona il figlio piccolo rimasto con la cugina. Dovrebbe fare i compiti ma non riesce, vuole una mano a proposito delle tabelline. La statale è vuota a quest'ora del giorno, più avanti la pioggia comincia a cadere.

Avevo previsto di starmene lontano da copertoni e segnali luminosi. Per qualche giorno ci sono riuscito. Zoricka mi abbraccia e graffia la faccia per diletto e dispetto. Avere un cane è come avere un'amica logorroica ma dolce come il miele. Dorme a fianco sulla coperta e adesso fa anche piacere.

Alfio mi ha portato un agnello scuoiato avvolto in una plastica, se lo scongelo potrei esibirmi nella ricetta al forno. Ho deciso di diventare vegetariano per amore e per convinzione, quindi potrei cominciare la mia prossima battaglia contro gli uomini che uccidono e mangiano altri esseri viventi. Al momento vivo sotto un albero seduto in una poltrona a guardare il mare di terra davanti.

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