Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2010

Denti gialli

I denti sono gialli e non porto ancora una cravatta marrone. Così stamani ero convocato per la rituale ablazione del tartaro. La novità è il trattamento che stavolta è andato oltre ogni previsione grazie alla nuova addetta alle pulizie, signorina Lucca. - Si Lucca, ma di nome?. Non si sa. Nei corridoi c'è un'infermiera isterica e un'altra dolce. Quella isterica è secca come il pesce stocco. Quella dolce è giovane e alta con degli occhi celesti. Il medico, invece, è interista e gradisce i regali dei pazienti siciliani con arance e acciughe da fare in insalata. "Metta anche la cipollina fresca, dottore.". "Ah, questa mi mancava." Vado dal dentista ultra milionario in zona Lamarmora e ospedali forse dal '92.  In un giorno d'estate tale Pesoli, detto il tricheco per via del lungo riporto dei capelli, ha confezionato un perno di titanio con delle alette proprio davanti al palato di sotto. I dottori milanesi decidono in fretta e in fretta incassano i...

Broccoli affogati

I broccoli che ho mangiato a New York in una sala delle riunioni erano bolliti e senza sale. Stavamo in un palazzo a Liberty Street di fronte alle Twin Towers, saliti in ascensore parlando all'orecchio di un portiere italo americano. Ci apparecchiano davanti togliendo le matite e i bloc notes e piazzano i broccoletti freddi e sciapi mentre uno fa anche i salamelecchi. Pensavano di farci una cortesia, era meglio una bella bistecca di Smth & Swolensky. Invece i miei broccoli sono saporiti e afrodisiaci. Cipolla rossa, salsicce di maiale a pezzi, pecorino a pezzi, olio, sale, un dito di vino bianco, a fuoco lento, coperti da un coperchio. Al broccoletto si taglia la cima, quella specie di giubba verde a pallini che assomiglia a un pino marittimo maremmano. Si potrebbe anche mangiare crudo togliendo la parte dura del gambo e lasciandone il cuore. Ma sarebbe un'insalata e non lo stufato di verdura da cucinare senz'acqua. Sarebbero i broccoli affogati con salsiccia. La pr...

Citrullina nell'anguria

- Ero a Milano a settembre e mi chiamano per giocare a pallone di sera tardi - eh, a settembre, sì - passo per la circonvallazione e vedo il chiosco delle angurie, non c'era nessuno - giusta operazione di marketing da parte dell'angurivendolo - perchè forse il massimo della consumazione di angurie di estate arriva verso le undici o mezzanotte, quindi mi siedo al tavolo e affetto la fetta di melone rosso e dietro alla parete appesa c'era la fotocopia dell'articolo più o meno lo stesso che citavi, l'anguria come il Viagra, un energetico buono per la mia partita di pallone ho pensato, ma quello che mi piace di questa scena è il deserto del chiosco e lo scorrere del tempo - tu hai questa mente "cinematografica"... - i suoni della circonvallazione erano bassi questa volta, il chiosco era pulito coi tavoli puliti, senza tavaglioli accartocciati ed ero seduto sotto un albero sulla sedia di plastica a guardare il traffico della rotonda e le fronde degli alb...

Priccante

Stamattina ho messo un abito odioso. Sembro un priccante, come un corvo nero con le spalline troppo larghe. E' un giacca e pantalone grigio da grande magazzino tipo Sma dall'insegna verde che non esiste neanche più. Tanto è vecchio, tra l'altro. Fortuna che l'ho messo poco. Il fatto è che casca male, troppo lunga la giacca che nel frattempo riporta un buco nella tasca interna. Se per caso metto dentro il cellulare, il cellulare scivola giù in tutto il resto del fondo della giacca. Anche il primo bottone non combacia più con la sua asola perchè è stato riattaccato male. I pantaloni poi hanno un difetto di manutenzione. Si è scucita la cucitura che tiene in pedi la piega in basso e dunque se sbatto troppo i piedi un pezzo di stoffa esce fuori e sventola via. Dovrei abboattarmi, mi pare di essere un controllore dell'Atm. Anzi, no. Un ausiliario della sosta a tempo determinato senza la solita compagna ausiliaria che gli legge il regolamento. Faccio raccapriccio, pena e...

Lettere spaziate

Ricevo la tua lettera oggi dopo un anno. A novembre ci siamo presi e lasciati e a novembre torniamo sempre a parlare. e ci parliamo senza parlarci veramente, ognuno per conto suo in città diverse, mentre torniamo a casa ognuno alla sua casa, e ci diciamo, pensando, le stesse cose che ci siamo dette sempre, ci prendiamo da una parte e ci abbracciamo senza fine. Perchè ormai dopo trenta anni non siamo solo noi due che abbracciamo, ma qualcuno e qualcos'altro oltre alle nostre vite, stringiamo nel petto dell'altro, dell'altro che ci appartiene dobbiamo restare insieme per questo adesso e per un altro pezzo. Poche scosse nella vita, una scossa per i nostri venti anni, sulla panchina senza spalliera a cavalcioni uno contro l'altro, un braccio di ferro senza sfiorarsi se non con le braccia, nelle strade lucide di una piazza rotonda sotto l'obelisco, in una stanza di tre metri e la sua tavola rotonda, sulla sedia rossa di un cinema vuoto all'intervallo...

Tiramisu regalo

Ho preso una torta intera di tiramisu ma gli amici non c'erano e così ho mangiato quattro fette insieme alla Mariposa dell'Ellesponto e alla Suni Schiatze. I suoi amici non sono venuti perchè il giorno della cena era un altro. Quindi abbiamo cambiato programma l'altra sera. Lei, la tedesca, è la stessa che che ha rifilato a Clemence lo stoccafisso ancora crudo dopo quattro giorni di ammollo. Così adesso ho una mezza porzione di una torta intera di tiramisu avanzato ma è fresco, lo giuro.  Lo ha fatto la signora della pasticceria di Viale Bligny, quella nera come il corvo e rossa di fuoco come la carbonella accesa. Chi lo vuole si faccia avanti. Purtroppo non posso portarlo via. A sentirlo è freschissimo, forse resiste fino a martedì a pranzo. Madre e figlia lo hanno fatto e dicono di venire da Scilla, la Calabria di fronte a Cariddi. Posso ancora servirlo dopo le pennette allo stoccafisso norvegese che mi hanno regalato in cambio della ricetta.  Stavolta la tele-ric...

Dice le melanzane

Una sera lei stava a letto con la gatta accanto e i due cani per terra. Doveva cucinare per due ma aveva la febbre a 40. Avrebbe dovuto alzarsi e intanto aveva aperto la finestra sugli amici. Si parlava perciò di tulipani e di Charlie Chaplin che inciampa sulla fioraia e si innamora. Si parlava della stagione che va e di tutte le volte in un anno che si ha la sensazione di inciampare e di sentire il suono di un nome o dei propri passi. - Beh prima dobbiamo passeggiare per quel parco che hai nominato l'altra sera - Certo, prima di tutto - Quel "tutto" ha una strana valenza, non è un "tutto" qualsiasi - Mi fai venire i brividi, mi si arricciano le carni - E che le parole sono molto potenti. Meglio se parliamo di ricette. Cosa cucini stasera? - Non lo so. - Mi è venuta voglia di melanzane fritte. - Sentiamo come le fai, come le tagli le melanzane? - Spesse. - Allora promossa.

Per dirlo

Lo so che tra poco scappi allora perchè ti preoccupi perché non ho le parole per dirlo perché sei tu, punto perché i sentimenti e le emozioni che ho provato per te tornano solo per te e sono quelli che mi fanno sentire bene anche se sto in ansia ma ora non ci sei perché a nessuno ho bisogno di dirlo, quello che dico a te traduci tu, che sei capace -------------- Soon you leave me again but don't worry, I have no words to say about because you, my feelings come back here just for you, and they make me feel alive,  I don't need to say anything to anyone what I say to you, So translate, please. You are able

Sacchetti per il Mondo

Una casa senza aspirapolvere è come una carta sporca, non pare buona. L'allarme arriva da lontano, da questa casa dove sono nato e dove c'è ora un nuovo inquilino preposto alla sua cura. Dice che ha finito i sacchetti dell'aspirapolvere, è andata fino da Euronics ma di sacchetti per il modello Electrolux non se ne trovano. E' la cosa non stupisce perchè il modello è vecchiotto. Ma, scusa, perchè all'Euronics? Lo ha detto Mimma, la mia sorella esperta di cleaning rooms interpellata dalla esperta moldava fino a Terni. A questo punto ci penso io, le ho detto. Te li trovo a Milano i sacchetti codice Z1172 per il modello Mondo. Anche perchè qui è pieno di negozi specializzati come questo vicino alla Darsena. Infatti sono le ore 12,31 di sabato quando picchio sui vetri del negozio Tutto per l'Aspirapolvere. La signora dietro il bancone poteva aprire, avesse voluto. Invece ha detto con gentilezza: "Apriamo alle 15,30". E io alle 15,30 avevo da fare con la...

Tutti i Santi

Tutti i Santi, il primo di Novembre, non è il mio onomastico ma di chi si chiama Santo. A me hanno dato un altro nome, cioè Turi, che sulle carte risulta come Salvatore. Ora la festa del Salvatore è una festa speciale che dura una settimana. Ogni santo ha il suo giorno, ma il Salvatore non è un Santo. Perciò la festa per il suo nome è la festa del Corpo del Signore, il Corpus Domini. Comincia di giovedì e finisce il giovedì l'altro. E' un giorno di festa che cade sempre di domenica e la sua data cambia, come cambia la prima luna di primavera per la Pasqua e per tutte le altre feste a seguire. Per le strade si spargono i petali di gelsomino, di rose rosa e di altri fiori profumati. Poi sulle lenzuola bianche i paramenti sacri quando arriva un piccolo corteo in processione. Si cantano le lodi al Signore, le donne indossano il velo e le candele danno luce ai volti dei bambini. Più tardi in un altro giorno del mese di giugno un fuoco si alza all'incrocio delle strade. I ragaz...