Una sera lei stava a letto con la gatta accanto e i due cani per terra. Doveva cucinare per due ma aveva la febbre a 40. Avrebbe dovuto alzarsi e intanto aveva aperto la finestra sugli amici. Si parlava perciò di tulipani e di Charlie Chaplin che inciampa sulla fioraia e si innamora. Si parlava della stagione che va e di tutte le volte in un anno che si ha la sensazione di inciampare e di sentire il suono di un nome o dei propri passi.
- Beh prima dobbiamo passeggiare per quel parco che hai nominato l'altra sera
- Certo, prima di tutto
- Quel "tutto" ha una strana valenza, non è un "tutto" qualsiasi
- Mi fai venire i brividi, mi si arricciano le carni
- E che le parole sono molto potenti. Meglio se parliamo di ricette. Cosa cucini stasera?
- Non lo so.
- Mi è venuta voglia di melanzane fritte.
- Sentiamo come le fai, come le tagli le melanzane?
- Spesse.
- Allora promossa.
- Beh prima dobbiamo passeggiare per quel parco che hai nominato l'altra sera
- Certo, prima di tutto
- Quel "tutto" ha una strana valenza, non è un "tutto" qualsiasi
- Mi fai venire i brividi, mi si arricciano le carni
- E che le parole sono molto potenti. Meglio se parliamo di ricette. Cosa cucini stasera?
- Non lo so.
- Mi è venuta voglia di melanzane fritte.
- Sentiamo come le fai, come le tagli le melanzane?
- Spesse.
- Allora promossa.
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