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Citrullina nell'anguria

- Ero a Milano a settembre e mi chiamano per giocare a pallone di sera tardi
- eh, a settembre, sì
- passo per la circonvallazione e vedo il chiosco delle angurie, non c'era nessuno
- giusta operazione di marketing da parte dell'angurivendolo
- perchè forse il massimo della consumazione di angurie di estate arriva verso le undici o mezzanotte,
quindi mi siedo al tavolo e affetto la fetta di melone rosso e dietro alla parete appesa c'era la fotocopia dell'articolo più o meno lo stesso che citavi, l'anguria come il Viagra, un energetico buono per la mia partita di pallone ho pensato, ma quello che mi piace di questa scena è il deserto del chiosco e lo scorrere del tempo
- tu hai questa mente "cinematografica"...
- i suoni della circonvallazione erano bassi questa volta, il chiosco era pulito coi tavoli puliti, senza tavaglioli accartocciati ed ero seduto sotto un albero sulla sedia di plastica a guardare il traffico della rotonda e le fronde degli alberi mossi dal vento,
ero fermo in una piazza nel lato migliore della strada, respiravo l'aria della sera di settembre mentre le auto diventavano sempre più rare e mentre i padroni del chiosco aggiustavano le loro cose dietro il bancone, preparavano la serata a tre euro a fetta fanno 12 euro a tavolo per quattro persone, erano dei gran paraculi, una fetta 3 euro, un vero furto
- infatti tutto ben confezionato, no?
massì, tre euro per il paradiso! che sarà mai?
non so il viagra quanto costi, ma certo di più.
- quello che voglio dire è che questa fetta di melone rosso che voi chiamate anguria era ghiacciata al punto giusto e io non stavo pagando la fetta di melone rosso, stavo pagando per tre euro la restituzione del tempo che avevo perso per tutta la giornata,
aspetta che ho al telefono Gambacciani, un lettore pensionato
- saluti a Gambacciani. digli della citrullina, magari gli serve

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