Il mio cane per tre giorni a gennaio, Nako Annhako, è stato ritrovato sano e salvo. E' un labrador nero a pelo corto con una punta bianca sul torace. Sembra muto perché non abbaia mai ma è solo educato. Anzi sarebbe un vero gentiluomo, se fosse un signore, perché alza la zampa per metterla nella tua mano.
Lo avevo lasciato nel cortile con la cuccia e le crocchette sperando nel conforto di Franco l'imbroglione. Ma il cane cucciolo era fuggito per la mia assenza e la testardaggine di chi ha lasciato aperto il portone.
Ora Nako gioca in un altro cortile di una famiglia di ricchi. Ho il permesso di fargli fare una passeggiata ogni tanto. Mi ha baciato e slurpato tanto ma poi è tornato dalla sua nuova padrona.
Lo ha preso il mio vicino di casa Vadalà che è nipote di don Giovanni il cassamortaio. Si è comprato la casa degli Arcifa da quando viaggia negli appalti pubblici. Ha una moglie e due figli di cui uno maschio uguale a lui e una femmina uguale alla madre. Gioca in borsa e mi chiede consigli.
La sua figliola aveva giusto bisogno di un nuovo cane e quando il mio Annakho si è presentato ha aperto il portone. Ha messo anche la foto del cane su facebook e respinto le avances di un tipo che afferma di aver perso un cane preciso preciso a lui sull'Etna verso la Segreta.
Gli addetti al cantiere di Vadalà mi guardavano quando Nako mi ha fatto le feste. Uno ha detto: - Lo ha riconosciuto. Gli altri sulla strada Dritta appoggiati alla balaustra sull'incrocio con la Quarta traversa non mi vedono neanche e mangiano brioche. Sono uno che si affaccia e poi scompare. Solo Nino Garibaldi, il parrucchiere mi saluta e offre il caffè. O anche Alfio che finge di essere scemo per non pagare il dazio.
Lo avevo lasciato nel cortile con la cuccia e le crocchette sperando nel conforto di Franco l'imbroglione. Ma il cane cucciolo era fuggito per la mia assenza e la testardaggine di chi ha lasciato aperto il portone.
Ora Nako gioca in un altro cortile di una famiglia di ricchi. Ho il permesso di fargli fare una passeggiata ogni tanto. Mi ha baciato e slurpato tanto ma poi è tornato dalla sua nuova padrona.
Lo ha preso il mio vicino di casa Vadalà che è nipote di don Giovanni il cassamortaio. Si è comprato la casa degli Arcifa da quando viaggia negli appalti pubblici. Ha una moglie e due figli di cui uno maschio uguale a lui e una femmina uguale alla madre. Gioca in borsa e mi chiede consigli.
La sua figliola aveva giusto bisogno di un nuovo cane e quando il mio Annakho si è presentato ha aperto il portone. Ha messo anche la foto del cane su facebook e respinto le avances di un tipo che afferma di aver perso un cane preciso preciso a lui sull'Etna verso la Segreta.
Gli addetti al cantiere di Vadalà mi guardavano quando Nako mi ha fatto le feste. Uno ha detto: - Lo ha riconosciuto. Gli altri sulla strada Dritta appoggiati alla balaustra sull'incrocio con la Quarta traversa non mi vedono neanche e mangiano brioche. Sono uno che si affaccia e poi scompare. Solo Nino Garibaldi, il parrucchiere mi saluta e offre il caffè. O anche Alfio che finge di essere scemo per non pagare il dazio.
sei uno che si affaccia.. sconvolge.. e poi scompare.. nel lavoro di tutti i giorni, nella certezza degli affetti delle origini o nel rifugio lungo vent'anni..
RispondiEliminaE poi, inaspettatamente, all'improvviso... ricompari.. con nuove speranze, a piccoli passi..
... come Nako.
Nako, però, ti ha salutato, ti ha ringraziato, ma alla fine ha cambiato casa..