Si increspano le acque del lago Maggiore. Il cielo si chiude come un tetto sul cinema all'aperto. Una corrente di piombo scesa da Nord attraversa lo specchio di acqua di fronte al porto. Tra le panchine di ferro le foglie dei platani si ammucchiano per le folate di aria compressa e gli slavi sull'erba si alzano come per controllare gli scafi.
Max ha detto che è il vento di Mergozzo, anche Antonio è d'accordo. Di fronte alla riva si vede uno spiraglio di luce. - Che bello che è! Sembra un miracolo! La ragazza va avanti per un pò caracollando, ha una borsetta dal cordoncino lungo appesa. Si spinge verso un posto dalla facciata giallo intenso ed entra salendo le scale fino al primo piano.
Si sta bene tra i laghi tra le foglie verdi che coprono le strade come un manto. Di solito la fauna delle spiagge è sempre accoppiata, anche tra amici. Ognuno ha il suo da fare con il compagno o la compagna. Ma il tempo è ormai scaduto, la gente prende quel che trova. E' la fine di agosto e il ristorante fa una buona pizza alle verdure.
Si chiude nel pomeriggio l'estate di quest'anno, il giorno prima prendevamo il sole all'Ultima spiaggia. Lei mi ha detto, come in trance - Ho voglia di fare l'amore. Io ho detto - Proprio adesso? - Tutti i giorni nel pomeriggio. Si sono fatte le cinque e mezza e la signora Chinaglia, dietro la sua scrivania, chiede ancora del tempo in città. Poi lei si è sdraiata, io ho russato per dormire meglio.
Quando ho finito di fare la doccia lei era al telefono. Stava riversa sul letto coi gomiti appoggiati alle lenzuola. Parlando con qualcuno e diceva - Stai tranquilla, stanotte tu che fai? Vista da dietro sembrava come una portaerei vista dall'aereo in picchiata. Due triangoli di bianco ravvicinati e poi due zone scure più rotonde.
- Tu come ti chiami?
- Te l'avevo detto già, mi pare.
Max ha detto che è il vento di Mergozzo, anche Antonio è d'accordo. Di fronte alla riva si vede uno spiraglio di luce. - Che bello che è! Sembra un miracolo! La ragazza va avanti per un pò caracollando, ha una borsetta dal cordoncino lungo appesa. Si spinge verso un posto dalla facciata giallo intenso ed entra salendo le scale fino al primo piano.
Si sta bene tra i laghi tra le foglie verdi che coprono le strade come un manto. Di solito la fauna delle spiagge è sempre accoppiata, anche tra amici. Ognuno ha il suo da fare con il compagno o la compagna. Ma il tempo è ormai scaduto, la gente prende quel che trova. E' la fine di agosto e il ristorante fa una buona pizza alle verdure.
Si chiude nel pomeriggio l'estate di quest'anno, il giorno prima prendevamo il sole all'Ultima spiaggia. Lei mi ha detto, come in trance - Ho voglia di fare l'amore. Io ho detto - Proprio adesso? - Tutti i giorni nel pomeriggio. Si sono fatte le cinque e mezza e la signora Chinaglia, dietro la sua scrivania, chiede ancora del tempo in città. Poi lei si è sdraiata, io ho russato per dormire meglio.
Quando ho finito di fare la doccia lei era al telefono. Stava riversa sul letto coi gomiti appoggiati alle lenzuola. Parlando con qualcuno e diceva - Stai tranquilla, stanotte tu che fai? Vista da dietro sembrava come una portaerei vista dall'aereo in picchiata. Due triangoli di bianco ravvicinati e poi due zone scure più rotonde.
- Tu come ti chiami?
- Te l'avevo detto già, mi pare.
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