Te lo avevo detto che era meglio restare a casa invece che correre con il bianco maremmano sotto la luna della notte fresca e croccante e le distese di spighe verdi inseminate davanti alla distesa di altopiano e di poggi appesi e a campana. La sera prima hai guardato negli occhi come per dire sto portando una bella croce adesso che stanno per scoppiarmi dentro questi dieci esseri con la coda da topo e la pancia dura come fosse di pezza ripiena di segatura.
Scusate ero via. Mi hanno detto metti via. Mi sono detto sono via. Ecco dunque: la parola di oggi, forse di questo prossimo secolo è: sostituzione. Il ChatGpt, il robot della chat, ti parla come ti parla una persona. Finora tutti gli altri media ti parlavano come una persona ma questa volta è diverso. Molto diverso. Sostituisce tutto, anche una buona parte di te stesso. Certo, prima deve imparare chi sei ma poi ti sostituisce. Comodo non dover più dipendere da questo e quello, e così entri nel gioco della mutazione e della sostituzione. Gli italiani stanno scomparendo e dunque è in corso la sostituzione etnica. Quella di cui parliamo invece è una sostituzione trasversale radicale che riguarda tutti. Ma vediamo perché si arriva a questa roba terrificante o entusiasmante (nel caso si voglia credere che sostituirà solo la tua parte di cose noiose da fare). Praticamente tutta la tua vita da un po' di tempo sta passando attraverso lo schermo, la tua identità è trasferita nel digi...
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