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Food designer

St. Moritz. Ci troviamo a tavola in quattro o cinque. Lui beve sempre vino rosè di marca e mangia solo tonno rosso. Lei si presenta in ritardo magra e dal collo allungato. Poi ci sono altri commensali di contorno tipo uno che fa le battute a gettone e si sbrodola la camicia. 
Ora se hai bisogno di una cena particolare? Di quelle con tanti manager allupati da tenere in un luogo sconosciuto. Oppure di signore per bene a caccia di professionisti. Allora chiama la tua food designer. Una che va deep sull'insalata di crostacei. Porta sul seno le coppette di pelliccia fru fru nere nere. Ma è così calibrata sulle tue esigenze che ti spara domande a raffica del tipo: E tu cosa hai preso oggi a pranzo sulla terrazza del Paradiso? Io non mi ricordo veramente. Posso assaggiarti questa creme brulé? Ha un'aria che sa di buono.
La food designer intervista gli chef per una radio tutte le mattine di un giorno della settimana e va in replica delle 16,45 alle. Ma adesso non ha importanza. La dobbiamo aspettare domattina per la gita al lago con la bike? No preferisce di no. Resta tappata in albergo a provare tutte le saune, il massaggio plantare e la colazione Alpine.

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