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Intervista al guru

Ginevra. I moltiplicatori di soldi a palate si vestono di abiti e cravatte. Come li vedi da lontano pensi subito, ecco la parvenza della bisca organizzata. La ragazza che porta il caffè assomiglia alla principessa Sissy di Austria assassinata proprio qui di fronte sulla passeggiata principale di Ginevra. Potrebbe fermarsi a parlare se solo si potesse rompere la procedura rigida del benvenuto: gradiscono un caffè? Si, grazie. E dell'acqua gasata per favore. Che più ne bevi e più hai sete tanto è dura e opaca questa di Evian.

Il mondo degli affari? La risposta del banchiere è sempre la stessa. Siamo moderatamente ottimisti. Oggi ci piace il titolo di questa ferrovia canadese. Percorre l'America in lungo e in largo e non fa fermate intermedie. I governi faranno i tagli? Speriamo che l'Euro affondi al più presto e non se ne parla più. I vostri soldi dateceli tutti, li teniamo qui insieme ai lingotti d'oro che pesano molto. A portarli c'è sempre qualcuno di braccia forti e poca testa. Siamo qui per difendere i tuoi risparmi al riparo di queste montagne, in un lago dorato come il sole, dove non nevica mai. Oggi prendiamo la banconota tailandese e poi la rivendiamo come abbiamo fatto con le lire turche. L'idea è semplice basta applicarla con disciplina.

In città i negozi di orologi circondano banche e saloni di bellezza come fossero aperti solo per gli sceicchi e le loro mogli in vacanza con i bimbi che scorazzano uno in fila all'altro in ordine di altezza. C'è uno sbuffo di acqua verso il cielo che fa oplà in mezzo al lago mentre sui ponti passano ordinati i taxi e le ragazze bionde e magre come Edie Sedwick. La ragazza del clan di Andy Wharol fotografata in bianco e nero nella sala delle riunioni, la stessa che Una volta vestiva così bene e che adesso sta per rispondere alla domanda Come ci si sente ad essere senza una casa e vivere per conto proprio, like a rolling stone.

Ma adesso il banchiere padrone professore di finanza più raffinato deve andare dal medico. Lo aspettano, purtroppo, per togliere queste bende di cellophan dai gomiti sotto la camicia inamidata. Chissà quale fungo o quale cosa strano enzima lo costringe alla pausa. Profuma come una rosa della casbah, agita le dita lunghe e bianche e porge le mani come per dire: adesso mi faccio un bel giro in città sulla mia limousine in buona compagnia.


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