Come suono? Non so suonare. Prendo la chitarra acustica e suono. Non ci capisco niente di bemolle e di scale. Non so leggere la musica. Però le canzoni nella stanza e nelle strade le ho sempre sentite.
In questo periodo suono Hollis Brown. Parla di un povero negro del Sud Dakota. Ma ha una melodia antica e diabolica che funziona sempre. Sono due accordi. Mi minore e Do. Quindi più che altro devo essere intonato, ricordarmi le parole e dare il tempo giusto. Oppure mi esercito con l'arpeggio per Dont think twice, it's all right che ha una progressione fantastica. Mi piace anche il giro di Non è Francesca e I wish You were Here.
Adesso che ho imparato a suonare qualcosa non ho piu tanto tempo per suonare. Mentre quando avevo il tempo di suonare perdevo tempo ad accordare la chitarra e mi restavano dieci minuti per provare. Il regalo che cambia la vita me lo ha fatto Andrea, un accordatore che da le indicazioni giuste quanto tiri la corda da una parte o dall'altra. Risparmio mezzora ogni volta che prendo in mano lo strumento. Poi l'altra variabile è la tonalità, più alta o più bassa a seconda di dove arriva la voce. Ma per quello c'è una specie di capotasto che cambia la nota di partenza.
Una volta ho visto un cantastorie siciliano in una piazza semi vuota. Era uno degli ultimi telegiornali ambulanti. Aveva alle spalle tanti quadri della storia di Salvatore Giuliano. Cantava senza suonare perchè sotto c'era un nastro che andava, ma con la bacchetta lunga due metri mostrava il disegno fatto con lo stile dei pupi siciliani di Orlando e Rinaldo. E dal tono della voce si capiva quanto fosse drammatica o decisiva quella scena. Andava in trance su certe scene a alla fine vendeva le cassette registrate.
Attorno a un tavolo con un bicchiere di vino cantavamo in una stanza di tre metri per tre. Poi la chitarra passava di mano in mano, qualcuno faceva il coro, un altro batteva le posate come batteria. C'era un sardo che cantava a squarciagola Bocca di rosa. Invece Osvaldo mi ha insegnato le canzoni delle Union inglesi e anche come suonare l'armonica. E' stato lui a farmi il disegno degli accordi su un pezzo di carta a quadretti. Le stesse canzoni le cantavamo in moto facendo i Fori imperiali o piazza Venezia. Love the one you with o Hello cowgirl in the sand di Neil Young.
In questo periodo suono Hollis Brown. Parla di un povero negro del Sud Dakota. Ma ha una melodia antica e diabolica che funziona sempre. Sono due accordi. Mi minore e Do. Quindi più che altro devo essere intonato, ricordarmi le parole e dare il tempo giusto. Oppure mi esercito con l'arpeggio per Dont think twice, it's all right che ha una progressione fantastica. Mi piace anche il giro di Non è Francesca e I wish You were Here.
Adesso che ho imparato a suonare qualcosa non ho piu tanto tempo per suonare. Mentre quando avevo il tempo di suonare perdevo tempo ad accordare la chitarra e mi restavano dieci minuti per provare. Il regalo che cambia la vita me lo ha fatto Andrea, un accordatore che da le indicazioni giuste quanto tiri la corda da una parte o dall'altra. Risparmio mezzora ogni volta che prendo in mano lo strumento. Poi l'altra variabile è la tonalità, più alta o più bassa a seconda di dove arriva la voce. Ma per quello c'è una specie di capotasto che cambia la nota di partenza.
Una volta ho visto un cantastorie siciliano in una piazza semi vuota. Era uno degli ultimi telegiornali ambulanti. Aveva alle spalle tanti quadri della storia di Salvatore Giuliano. Cantava senza suonare perchè sotto c'era un nastro che andava, ma con la bacchetta lunga due metri mostrava il disegno fatto con lo stile dei pupi siciliani di Orlando e Rinaldo. E dal tono della voce si capiva quanto fosse drammatica o decisiva quella scena. Andava in trance su certe scene a alla fine vendeva le cassette registrate.
Attorno a un tavolo con un bicchiere di vino cantavamo in una stanza di tre metri per tre. Poi la chitarra passava di mano in mano, qualcuno faceva il coro, un altro batteva le posate come batteria. C'era un sardo che cantava a squarciagola Bocca di rosa. Invece Osvaldo mi ha insegnato le canzoni delle Union inglesi e anche come suonare l'armonica. E' stato lui a farmi il disegno degli accordi su un pezzo di carta a quadretti. Le stesse canzoni le cantavamo in moto facendo i Fori imperiali o piazza Venezia. Love the one you with o Hello cowgirl in the sand di Neil Young.
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