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Visualizzazione dei post da marzo, 2011

Back to your ma

Mi perseguita notte e giorno. Di preciso cosa vuole non si sa. La sera accende le candele e fa i suoi malefici. Complotta, fa gli esorcismi, brucia incensi e non passa tempo che chiama. Deve parlare di una cosa, anzi di un'altra cosa. Subito deve toccarmi, non per saltarmi addosso ma per chiarire tante cose una volta per tutte. Ci vediamo entro e non oltre la prossima settimana. Sarà come porre fine a questo stillicidio. E' stata una lunga attesa. Da ora in poi tutto sarà più chiaro perché, finalmente, è così che si deve fare. - In modo definitivo, ora e per sempre parleremo e saremo di fronte l'uno con l'altro alle responsabilità. - In un momento così gravido, speriamo di farcela. - I sotterfugi no, neanche i colpi bassi. Potrebbero sembrare mezze verità. Passa i giorni a fare le carte, poi gli amuleti, i tarocchi e, infine, il pendolino. Risponde alle domande sul dove e sul come e sul con chi, a seconda se si ferma da una parte o dall'altra. Intuisce e proc...

Donna in una gabbia

Una donna fuma come i giocatori di poker la sigaretta verso l'interno del palmo tra il pollice e l'indice prende fiato per aspirare meglio il fumo di fuori strizza gli occhi e soffia sopra la testa Una donna con la giacca a quadretti parla e ride forte come i carpentieri agita le unghie laccate di grigio perla guarda e morde le sue labbra ma pensa di farcela Una donna allo specchio gira una scatola di sigarette ormai tutto è stabilito e tutto non sarà come prima domani incontra il suo uomo per tutto il week end - Potevo fare tutto per te, ora ti ho dimenticato

Ortega e Milano si danno la mano

La gente è attratta dalle grandi città come seguisse un pifferaio magico. Già ora più della metà della popolazione mondiale vive in un contesto urbano, ma si stima che entro il 2030 i due terzi degli abitanti del pianeta saranno costretti in un appartamento. Le megalopoli, le big cities, vedranno una crescita rapida sopratutto in Africa e Asia. Secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, la popolazione urbana dell’Asia crescerà dagli attuali 1,36 miliardi fino a 2,64 miliardi nei prossimi 20 anni. Mentre in Africa si passerà dagli attuali 294 milioni finoa 742 milioni e in America Latina la crescita urbana determinerà il passaggio da 394 fino ai 600 milioni. L’esodo dalle campagne si trasforma spesso nello squallore dell’ambiente delle periferie. Gli esperti stimano che più di un miliardo di persone vive negli slums, i bassifondi ai margini dei centri maggiori. E che, anche sotto la spinta dei movimenti politici interni contro le dittature, almeno dieci mila persone al giorno cerc...

Un certo Ignaccolo

Un certo Luigi Ignaccolo ha bussato alla mia porta. Si presenta come un torello dall'occhio pesto dentro la testa rotonda. Vuole la mia casa a solo 160 euro al mese per lui e la sua famiglia di cinque persone. L'ha vista sempre chiusa, ora che ha il cancello forse è il momento di abitarla. Forse ha ragione, il mio ranch del far west potrebbe cambiare formato. Luigi entra con la sua famiglia e lascia libera una stanza. Quando arrivo, li saluto e ci prendiamo insieme un piatto di pasta con la ricotta. Può essere che la moglie nel frattempo mette un gallo e qualche altro animale con le piume tipo delle oche. Se arriva Jano Barbagallo ci avvertiranno: allarme, uno che stona la testa. Poi se resto a dormire la sera cercherò di non cantare troppo forte. Zio Johnny aveva detto subito che gli ulivi erano allineati male, che le agavi con le spine non servono a niente e che il limone messo in mezzo è perduto. Ma ora sono passati dieci anni e gli ulivi restano dove sono anche se stort...

Ragazzi del liceo

Ho messo la sveglia per essere puntuale, devo incontrare gli studenti nell'aula magna. Una tazza di caffé poi la doccia per togliere il velo dagli occhi. La rassegna stampa della radio ha detto che i mercenari assediano Bengasi per mille dollari al giorno. Il governatore della Libia vende cara la pelle al presidente dei francesi. Massacrano gli insorti e forse è troppo tardi per salvarli. A trenta chilometri da Catania partono i caccia o gli aerei ingombranti nell'aria di Sigonella. La Sicilia è un continente in mezzo al mare, la base per arrivare nei paesi arabi e portare la democrazia e gli elettrodomestici. Io invece vado a Paternò, a sette chilometri da Belpasso. Stamattina sono insieme ai ragazzi del mio vecchio liceo a parlare di finanza, malavita organizzata e denaro sporco. Una si alza e dice: - Scusi ma il riciclaggio è come la svalutazione di una moneta? A scuola non si parla di numeri e di economia. Cos'è un quintile o una media ponderata? Meglio non sapere perc...

Vino fino alla feccia

Ero in banca a parlare con Francesco, il cassiere preciso che perde tempo. Mi stavo annoiando a sentirlo, mi sono girato e ho incontrato Michele in uno dei pochi posti per socializzare, la coda allo sportello. Dice che il vino va ripulito dalla feccia dopo la fermentazione di ottobre. Verso il giorno dei morti a novembre lui fa il travaso con la luna calante e senza vento. - Al momento della pigiatura lo zucchero deve essere a livello e, se c'è bisogno, metti a bollire il vino cotto con gli aromi, quelli che ti piacciono. Prima di chiudere la botte aggiungi l'anti muffa ma senza bisolfito perchè il vino te lo devi bere tu. Poi a marzo lo metti in bottiglia prima che fa caldo e te lo porti dove vuoi. Quest'anno il vino nuovo non c'è. Ho ancora tante bottiglie piene degli anni prima. Devo smaltire gli scarti, capire gli errori e trovare una disciplina. Il lavoro è memoria degli altri ma anche di se stessi. Le bottiglie vecchie non hanno un'etichetta e non si capis...

Cima di rapa

Prendo una borsata di cime di rapa. Costano sui 90 centesimi al chilo al bancone all'aperto del marocchino. Meglio stare al suo fianco per sentirlo meglio. Gli racconto di come ho venduto i 30 quintali di arance per pochi spiccioli e della povertà dei contadini al giorno d'oggi. Parliamo come due impresari dello stesso ramo. Lui vende frutta e verdura, io produco nell'agricoltura biologica e ci troviamo in una piazza di Milano. Dove io ricompro a 80 centesimi quello che ho venduto prima a 18. - Ciao come stai? - Bene compaesano. - Ma tu quanta roba prendi ogni volta? - Tre quintali di arance bastano una settimana. - Il prossimo anno te le vendo io, però ne faccio 100 di quintali. - Il ficodindia lo chiami karmus. O il karmus è il fico? - Ti basta la cima. Vuoi dell'altro? Ogni settimana il marocchino si piazza dopo il bancone delle pentole. Il socio del capo dei verdurieri somiglia a un mio amico, figlio del cugino di famiglia Raccuja. Da quando frequento il b...

Camera e gas

La stanza ha un divano con disegni a quadretti. Negli anni settanta lo avranno fatto, come l'abat jour. Che è grande per servire un salone. Invece questo posto è piccolo, da altre parti sarebbe stato un appartamento di ringhiera. La finestra della stanza guarda verso nord; sotto, il cortile è pieno di edera rampicante; di fronte, gli altri appartamenti a chiudere la vista sopra la portineria. Uno di questi ha una ragazza che ride al computer. Un altro un signore dai capelli lunghi e bianchi che fuma mentre cucina nella sera, illuminato dalle luci al neon. Più sotto una signora delle pulizie in grembiule celeste stira una camicia celeste. C'è un brusio di sottofondo per le auto sul selciato o per i furgoni che scaricano carte e cartone. Ma si può dormire o leggere in pace, il vento entra dalla persiana verde pisello, la radio parla del nuovo design sportivo della nuova auto tua a sole 16.300 euro. Sul letto di misure francesi, nell'angolo come una nicchia, è steso un copri...

Le cozze di Ganzirri

Devo tornarci con te. Abbiamo fatto un giro per la piazza dell'orologio ma non basta. La prossima volta tocca al laghetto con la sua barca di luci colorate e i ristoranti per i nuovi ricchi e le loro donne. La mussaka era buona, mi sembrava di mangiare un pezzo di seno compresso sul tavolo. Eri bianca e rosa allora nel duemila e rotti, dovremmo seguire i piani originali. Una birra seduti davanti al mare e poi le cozze dei laghi di Ganzirri con aglio, prezzemolo, pomodorini. Si segue la riva del mare dell'Orca in cerca dei laghetti artificiali e poi di sera entri nel primo bar e chiedi la specialità del dolciume di bignè con la glassa di cioccolata bianca e nera. Sono poveri gli abitanti dello Stretto. Vivono in un paradiso di colori e di profumi senza farci caso. Il pescespada lo avvistano sul trespolo delle barche. Di fronte c'è Scilla, il mare con la corrente e la montagna.  In quanto alle cozze lasciamo perdere la ricetta francese. La bambola venuta dal Rodano, Masch...

Ha detto fermati

Ho tempo per bussare alla porta, sentire lo squillo e una risata. Invece sono nel viale della larghezza dove i palazzi sono delle scatolette coi buchi quadrati. La strada davanti corre incontro, l'auto dietro incollata allo specchietto. I semafori si allineano, si passa da un supermercato grande a uno piccolo a uno ancora più grande, le altre macchine viaggiano piano come se portassero dentro un carico di valore.  Più sono grandi e meno si muovono. Si vede che dentro c'è molto comfort o pensano di guidare una navicella spaziale. Infatti chiamano la moglie per dire - qui base Apollo, tu dove sei, butta la pasta. I cerchioni girano lenti, sono lucidi e hanno dei rostri come le bighe di Ben Hur al Circo Massimo. La risata forte non la sento stasera e neanche il tintinnare dei suoi anelli. Lei è piccola, avrebbe acceso la sua musica afro maghrebina che poi si inceppa e si ripete. Potevo bere il tuo thè e sentire il profumo delle candele dietro le sue spalle. Invece sono in ...

L'Atzeca Katty

Ero davanti a un pollo con puntarelle e mozzarella. Fuori pioveva di continuo, si erano fatte le due di un giorno di inverno. Nei bordi del piatto una salsa di pomodoro di Pachino, al centro tanti pezzi di petti di pollo perchè lei poteva avere fame. Quando la donna decide non perde tempo e arriva in minuti. Per la donna il mondo è bianco o nero. Per l'uomo è sempre grigio. Aveva detto o scritto che si chiamava Katty o Catty o Qatty. Era un incontro al buio, lei aveva visto qualche foto spedita in una busta, io invece niente. Di mattina la sua voce a un telefono, una conversazione senza costrutto a base di, che cosa hai detto, non ti sento, dove sei. Il tono era profondo, l'accento ispanico disturbato dal vocìo di una sala parto in una clinica ostetrica. Ho un ascendente tra il personale medico, avrò di che scegliere per raddrizzare le ossa. Ma me la cavo anche con insegnanti, traduttrici, autiste di bus, designer, promoter, artiste del gioiello, segretarie e manager. Katty...