Il biondo Tevere, in realtà, è verde delle foglie di platano a Roma e il Simeto è come una colata di creta tra le frasche alte di canne a Catania. Il Po, invece, è un fiume grigio metallizzato nel mezzo ai campi di mais. Lungo l'acqua e sul viale la folla di gente in cammino, c'è chi attacca la bicicletta a una panchina di legno e chi si tiene per mano come per fare un girotondo.
Un giorno d'inverno la colata di argilla ha coperto gli argini, gli alberi e i cespugli sono del colore della polvere bianca. Fuliggine sporca, i filamenti come del grasso del latte bollito oltre la pentola o un lenzuolo dei fantasmi, sono attaccati ai tronchi e al secco degli arbusti.
Dall'altra parte del greto una ciminiera a cono e strisce bianche e rosse, un nastro in diagonale porta le pietre sul cassone di un camion. La fila di alberi forma una griglia di piume o di lance di ferro, passano amici e conoscenti e il sole dietro scende verso l'occidente.
Dopo la scomparsa dell'acqua restano le impronte di flussi e reflussi come sulla superficie dei pianeti. Il grande serpente di acqua si muove nella pianura di mezzo, tira le pietre verso la foce. Il suo spiaggione si allarga ora sul lato della manca. Siamo seduti uno di fronte all'altro, torneremo verso un altro letto di fiori e tulipani appesi al muro.
Tra le assi di una scala a chiocciola andata a fuoco e un pianoforte nero gentiluomini e gentildonne sorridono in una foto di gruppo in un esterno. La casa di fronte ha una tenda viola che nasconde e una finestra del bagno sempre illuminata aperta nel freddo della notte.
- Vuoi una tazza di Macha?
- Suona John Sebastian, ti abbraccerò le spalle.
Un giorno d'inverno la colata di argilla ha coperto gli argini, gli alberi e i cespugli sono del colore della polvere bianca. Fuliggine sporca, i filamenti come del grasso del latte bollito oltre la pentola o un lenzuolo dei fantasmi, sono attaccati ai tronchi e al secco degli arbusti.
Dall'altra parte del greto una ciminiera a cono e strisce bianche e rosse, un nastro in diagonale porta le pietre sul cassone di un camion. La fila di alberi forma una griglia di piume o di lance di ferro, passano amici e conoscenti e il sole dietro scende verso l'occidente.
Dopo la scomparsa dell'acqua restano le impronte di flussi e reflussi come sulla superficie dei pianeti. Il grande serpente di acqua si muove nella pianura di mezzo, tira le pietre verso la foce. Il suo spiaggione si allarga ora sul lato della manca. Siamo seduti uno di fronte all'altro, torneremo verso un altro letto di fiori e tulipani appesi al muro.
Tra le assi di una scala a chiocciola andata a fuoco e un pianoforte nero gentiluomini e gentildonne sorridono in una foto di gruppo in un esterno. La casa di fronte ha una tenda viola che nasconde e una finestra del bagno sempre illuminata aperta nel freddo della notte.
- Vuoi una tazza di Macha?
- Suona John Sebastian, ti abbraccerò le spalle.
scorre così il tuo tempo, con le note di un pianoforte che suona Bach, in un letto sotto a fiori bianchi e tulipani appesi, tra un te verde e un'albicocca....
RispondiEliminain un terrazzo fiorito che trabocca..
e, perché no?, tra le spire di un serpente ormai stanco..
scorre come un fiume che presto passa portando con sé tutte le pietre, e lascia solo impronte
"Lo chiamano libero arbitrio.
RispondiEliminaOgni scelta dell'essere umano, anche quando è lieve come un gioco, ha regole dure: lascia le sue tracce dentro, che siano belle o dolorose, e non basta togliere le pedine per cancellare i segni."
(Cit.)
P.S.: Fuliggine ha due gi...