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Visualizzazione dei post da 2013

Yellow moon

La luna è piena stasera, si solleva minacciosa alla destra della Montagna quando ancora la luce illumina il cielo più di quanto non faccia per la terra. Da due giorni piove la sabbia nera sulle foglie degli alberi e sugli aranci. Una dura pioggia come radioattiva si è depositata tra il pannello del contenitore dell'acqua di plastica blu e il rubinetto del gas spostato verso la chiusura dalla labrador nera detta per questo Monaca. L'ora dell'angoscia arriva tra le 16 e le 17 nel versare del giorno. Vado ancora nel mio piccolo regno di terra e di vento, una specie di masseria nella collina della valle del Dittaino. Risento per la sesta volta l'ultimo disco di Sting, una ultima nave e una serie di sproloqui in dizione Oxford. Volevo gettarlo fuori dal finestrino per la nausea. La sua voce è quella di uno che per fare il figo non usa più la chitarra elettrica o il blues. Dal senso di vomito passo all'idea di usare un pezzo come colonna sonora. Ho preso a girare un v...

Le onde di Carmel

Correvano d'estate verso l'ovest della spiaggia di Carmel in California. Lui era riverso su una spalla appoggiata al finestrino dell'auto di Joan. Il re e la regina del folk revival, la nuova coppiadel Greenwich Village si stesero per qualche ora sulla riva dell'oceano. Il suono delle onde era un rombo assordante, la frequenza più profonda del basso suonato all'attacco di Maggie's Farm a Newport. Bobbie restò davanti alle onde a guardare e Johanna lo perse non solo di vista. Lo avrebbe riperso ancora dopo qualche mese durante la tournée a Londra o a Sheffield dove sul palco c'era solo lui e nonl'avrebbe più invitata a salire per cantare With God On Our Side. A New York Joan Baez aveva raccolto Bob Dylan nella cantina di una coffee house di un calabrese dal nome Porcu. Il ragazzo dagli occhi blu come le uove di quaglia era sporco e non vestiva più così benecome a Hibbing nel Minnesota. The enwashed phenomenon prendeva un dollaro al giorno per soffiare ...

Sullo stilobate

Sono solo con un cane, come un eremita che medita su una colonna rivolto verso Occidente.  M i piace, mi piace molto. Che strana persona.  "E' una vita che aspiro a questo." Meno male.  Fatti tuoi.  Parlavo del luogo del Santo che si fece Santo. Di come si deve prendere nota del tempo che resta,  di una  pietra rossa in un pomeriggio di settembre tra le rovine di un tempio. I turisti ascoltano in coda la guida, prima della rivolta contro Assad, q uando il caldo è passato e il giorno concede un riparo ai tombaroli che vendono le loro statuette false per pochi dollari.  In Siria o in Giordania il deserto non ha ancora cancellato le costruzioni più alte. Restano in piedi le mura delle chiese senza il tetto, che crolla per primo. Intorno alla colonna c'è tutto un deserto che presto la inghiottirà. E' come se la terra lievitasse verso il cielo a un ritmo di un metro ogni cento anni e coprisse ovunque le mura e le altre erbe secche con la sabbia e la po...

Melograno

Dice che le magnolie devono essere in due. Ma come? Una resta sola e non fiorisce mai. Allora dammi una coppia di questi alberi da piantare in inverno nel viale che porta alla fontana e davanti alla casa. La eco di un motore del Chiatto o del Checco. Heartland in coro di Willie Nelson e oltre la masseria dei Sarracani. Prima di Senzio Romanello dove c'era un elmetto tedesco poi scomparso. Lo voleva il collezionista di guerre professore di pensioni. Che peccato, i tempi e le cose che non si incontrano mai.   Oggi faccio l'agricoltore che pianta il melograno. What was that You wanted? Tell me again I forgot. Invece tu cosa era che volevi? Dimmelo di nuovo. L'ho dimenticato.

Barcellona tre a uno

Tornava in una casa vuota la sera. Il vento si era fatto freddo. Gli era rimasto in tasca il resto di una birra di due euro. Un santo raccoglieva la carita in un angolo di un palazzo al piano. Fece tanti passi e poi si fermo a un incrocio. Stava per prendere la strada di fronte ma giro a destra. Aveva preso una lunga passeggiata tra i viali delle biciclette. Una piantina di quercia cresceva dietro un cancello di una casa abbandonata. Le partite alla tv si erano concluse con una vittoria e una sconfitta per le due squadre. Apri il frigo e prese una confezione di colore verde. Verso dell olio nella padella e accese la piastra. Le sarde erano senza spine. Prima le passo nell aceto poi uso la farina e infine il limone. Con il pane ripuli il fondo. Un film sull amicizia e sulla speranza visto dieci volte e un sorriso nel finale tra le tende di una fumeria di oppio. Alla fine bevve due sorsi di grappa al mirtillo naturale. Il fiume fuori si ingrossava per le prime piogge del nuovo ann...

Bellissimo

Ho visto per strada all'altezza della sesta traversa all'incrocio con la prima retta la carta di lutto di Concetto Bellissimo. A fianco alla porta della parrucchiera in casa Carmelina, figlia di donna Pietra, hanno incollato un foglio rettangolare in bianco e nero che dice Nel primo anniversario della morte i parenti lo ricordano con affetto. Usava fili di stoppa per i tubi. Era uno stagnino. Idraulico si direbbe. Portava una tuta blu come il colore degli occhi quando montava il cavalletto a forma di piramide e i rubinetti giravano di 180 gradi sui marciapiedi di pietra lavica. Concetto aveva le gambe come Gigi Riva prima di tirare un rigore. Bellissimo aveva un figlio e una sorella che poi rimase schetta. Bionda e occhi azzurri, vendeva calze di nylon senza parlare con nessuno. I tubi servivano per il nuovo impianto quando il cortile sarebbe diventato un magazzino per una montagna di coccia di frumento. Con un certo Orazio si nuotava dentro le granaglie. Poi ci stendevamo...

To the Sun

I have got my back to the sun because the light is too intense.

Dieta della bottiglia

Mi dissero O quanto sei fracco! Stai facendo la dieta della bottiglia. Si riempie di acqua e poi si svuota. Due solchi sulla faccia scendevano insieme da ogni parte verso la fine del mese di aprile. Come quando per fatale destino lei mi disse al telefono Ho fatto l'amore con un altro. Era di primavera alla stazione di Roma con le cabine della Sip beige e i buchi alle pareti come fosse un'alveare. Prima o poi doveva succedere. E brava, anche ora che ha i capelli bianchi e non ci riconosciamo neanche a due metri di distanza con il telefonino in mano. Dove sei? Cosa stai pensando? A come era la nostra vita in quel pianeta abbandonato sto pensando. Tutti si sono fermati e concentrati sui loro affari invece che passare da casa in casa chiedendo di fare una doccia o lasciando uno spazzolino dei denti usato. Amore mio, adesso sei il mio vero amore nato tra i boschi di Monticolo. Forse non è troppo tardi per concentrarsi e costruire mattoni forati uno sull'altro. Viaggiare ins...

Dimenticato tutto

Ho fatto il biglietto del treno prima di salire. Paga la stessa cifra anche a bordo, disse la ragazza sbreks dai capelli neri e dagli occhi neri. Non importa se le faccio perdere tempo. Da quando ho scoperto le linee private non me ne perdo uno degli espressi regionali macro. Il fatto fu che il bigliettaio chiese nel mentre il finestrino spiazzava la luce dai capelli della sosia di Nicole Kidman. Scordai anche cosa avevo mangiato la sera prima. E pagai ancora il biglietto con carta di credito stavolta.

Altro parallelo

Contaminazione di carne, parassiti, funghicidi e denti rotti erano dappertutto. Lui passava il concime sui fili di erba e pompava il fluido antigelo nel contenitore del cofano dell'auto. Di giorno andava in giro per far prendere aria al cane. Poteva anche non vedere nessuno o incontrare qualcuno. Di solito era gente invecchiata e vicina alla fine, pensava di avere 22 anni invece ne aveva 52 quando parlava al telefono con l'altro capo della terra. Era come un fantasma, anzi era uno spirdo. Gli spirdi non si vedono ma di notte fanno rumore di catene. Da quando aveva passato il confine doveva spiegare come mai lo aveva fatto. Qualcuno si ricordava di lui, eri a Roma ultimamente. E tua sorella come sta? Spiegava qualcosa in una lingua sconosciuta, la sua voce era bassa e monocorde quando diceva della sua decisione di lasciare una vita per un'altra. Aveva sognato di un altro nome o di correre verso un altro sè. Era come scomparso ai suoi amici e ai suoi cari. La maledizione lo ...

Punte rosse

Uno scarafaggio mangia palme è arrivato senza permesso dalle coste tunisine e senza il naturale avversario antagonista. Ma non lo avevo previsto quando un pomeriggio di primavera ero diretto da Ramacca verso casa. Sarà stato l'inizio della fine della mia vita del secolo scorso. Compravo la pala per seppellire qualcosa e piantare degli alberi nuovi nelle terre di padre e madre. Dopo aver preso il lucchetto per la barra e i barattoli di vernice del negozio ho visto fuori delle palmette e ne ho prese due. Volevo provare a dare un senso estetico al viale di ingresso del vigneto a Tre Finestre. Con un badile e un piccone abbiamo fatto una buca a sinistra e una identica sopra la terrazza. Si vede il mare e la montagna, la neve dietro i due pini e il golfo dietro le rose. Le due palme sono cresciute diversamente. Una ha come l'acqua sotto i piedi e si è fatta alta il doppio. Ma è successo quello che temevo. Ha preso la malattia del punteruolo, una specie bellissima di scarafaggio ...

Spinterogeno

Si perde l'opinione al giorno d'oggi per uno spinterogeno. L'hanno spedito da Brescia a Catania in due giorni ma non va bene. Un ricambio usato che doveva essere garantito. E Marcello ci combatte da 15 giorni monta e smonta. Ci dissi a questo Carlo: ora me ne mandi un altro funzionante per cortesia. A quando a quando che avevo preso una decisione. La macchina per la Chiana si fermò nei giorni che c'erano tutti a Natale e Capodanno. L'avìssi a gettare veramente il monovolume giapponese 4 ruote motrici del '93. Ma mi nnì pare pena ogni volta che ci metto soldi e tempo perso. Con tutte le scaffe della strada di Castellito meglio una jeep o una cosa con il pianale alto. Si fece quasi notte una volta a girare fino al garage di fianco alle due salme di terra. Fa impressione il silenzio, la solennità della valle accordata al vento di scirocco. E l'assenza di rombi di motori tranne i caccia di Sigonella, gli americani di stanza, con la loro radio FM che dice: P...

Concito e Bronte

Stasera abbiamo un nuovo ospite. Dopo Zorika ecco Concito il drito. Vola in cucina e non c'è gabbia in casa. Era su un ramo e Gigi lo ha preso al volo. Qualcuno sa come su fa la manutenzione di questo Coso? Zoricka si è mangiata un pezzo di divano bianco del salotto buono, per fortuna era quello di Alfio. Ora i pezzi di poliuretano espanso sono sparsi per il pavimento tra i divani come le idee della mattina presto quando le cose si fanno più chiare. Intanto Concito ha trovato un posto sui legni della scala a pioli della cantina. Il sole splende sulla collina e anche oggi il cielo azzurro porta un senso di riconciliazione con la respirazione più lenta del cuore inquieto ma non stanco. La partita di calcio del reparto geriatria degli ex ragazzi si è conclusa con il punteggio 8 a 4 a nostro favore. Meno male che il n 13 era un bel centravanti boa, ha preso gli assist e mi ha anche fatto fare due goal allargandosi a destra. Prima della parti...