Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da 2015

Giocattoli

I regali li trovo utili per un giorno, li smonto e rompo e poi li restauro per sempre. Lo stesso per le cose nuove acquistate come le auto, i telefoni o gli apparecchi che si possono aprire per vederci dentro. Le creazioni, invece, vanno avanti per decenni, all'inizio sembrano quasi fatte ma incomplete. A lungo restano monche e scheggiate. Quando alla fine sono perfette le abbandono. E qualcuno le apprezza al posto mio. Devo passare dall'ansia della scoperta al piacere di scartare la confezione. Devo fare tante cose. Devo anche capire perché il respiro si è fatto più pesante. E perché non sento più gli stessi odori dalle stesse cose.

Falso pepe

Ho trovato un fossile di conchiglia, un guscio di perla come l'insegna di un benzinaio Shell. Ha una certa dimensione e le righe a raggiera lasciano solchi profondi a forma di archetto. Segno che il deserto avanza lentamente su questa zolla di Africa, un vecchio posto di mare vicino al vulcano dell'Etna che ha lasciato ferro, calcare e bocche di acqua salata.  La terra si fa creta quando le pietre passano via. Se resta arida ogni giorno diventa più tagliente come carta vetrata, dura come il cemento. Se la terra è zuppa di acqua, invece, si fa come una melma fangosa, come sabbie mobili dove affondano le scarpe e i paletti di legno per le piantine. C'è voluto un cavo di acciaio per tirarmi fuori da tutto questo quando le ruote si sono messe a girare a vuoto. Il nuovo albero di falso pepe dovrebbe dare ombra a macchine e trattori, forse al rimorchio, la carriola e biciclette. Il piccolo stelo dista nove piccoli passi dal mandorlo che non vuole saperne di perdere le fo...

Trimmie is gone

Adesso Trimmie è un cumulo di ossa e di polmoni e di cuore carbonizzati sparsi nel terreno dietro il cumulo di legname. Prima correva, pareva dicesse Ora sono signorina! Prima bianca e poi giallo foglia cadente sulla schiena. Trimmie aveva le ciglie dorate e gli occhi buoni e bellissimi.  Trimmie si chiamava così perché da piccola tremava. Le era anche cresciuta una noce di grasso vicino l'orecchio, per tanto tempo era troppo magra. Ma poi si era rifatta grande e muscolosa. Si era adattata al regime, abbaiava e correva dietro a ogni cosa. Rubava il formaggio e lo sgombro sulla tavola di legno della cucina. Inghiottiva le cose per intero senza masticare, per la fretta di essere scacciata dalla madre o dai fratelli. Trimmie era nata nel marzo del 2014. Ieri l'altro ha inseguito il trattore nella salita prima della curva, una macchina in senso contrario l'ha presa in pieno tanto che è perfino saltata la mascherina. Nino il grillaio era furente perché è diabetico da temp...

Jona, Unghefer & Giabbaluffo

Il problema è questo. Entrano in casa e la riducono in una latrina. I cuccioli di cane producono una quantità insospettata di rifiuti organici. Al punto che una parte si potrebbe riciclarli in concime compostato. E perciò in un angoletto del giardino ho pensato di erigere una specie di Ara di Giove dove bruciare gli incensi di sera nel pomeriggio. Quando il vento si è placato e la girandola si ferma. Ora sono in tre i nuovi pargoli di Zorika, nati il 25 ottobre 2015. Perciò occhio al prossimo 25 aprile quando ricominciano le perdite di sangue e il ciclo della vita riporta al desiderio di accoppiamento implacabile della femmina. Il maschio invece è sempre disponibile, guai sennò. Questa volta sono due maschi e una femmina.  Per una questione pratica Zorika, nera lucida dagli occhi ramati, si è accoppiata con il vicino maremmano bianco, pastore delle pecore di Alfio La Rosa sulla collina verso nord. L'unico nero è maschio, Unghefer. Grasso come un orso, lotta con l'altro ...

Pane scordato

Quanti alberi ho piantato intorno a me in questa casa. Ogni anno ne pianto diversi. Tanti seccano per mancanza di acqua e di accudimento. Altri superano la barriera del secco, del vento micidiale e sembrano dare i frutti sperati. Limoni, cinque limoni, melograno un melograno, fichidindia 50 fichidindia. C'è una strada stretta da fare per chiunque, i primi anni sono difficili. Ma quando la pianta ha fatto le radici l'anno dopo tutto si moltiplica e i le foglie e i rami si moltiplicano, anzi devi cominciare a potare e riportare ordine e disciplina. Sono passati una decina di anni da quando ho iniziato a scavare buche e coprire di terra radici di ulivi e gelsomini. Ne sono passati anche venti di anni. Sembra ieri, non è vero? Invece non è così. Papà diceva, scava ancora. Fai la fossa ancora più grande per dare umido alle radici. Io pensavo, che scocciatura. Invece aveva ragione lui. Le piccole fosse fanno morire le piante e così è stato quando ho fatto da solo. La culla deve ess...

Sera con l'archetto

Sotto la veranda attorno al tavolo ci sono una decina di persone comprese le coppie di motoristi dell'ultima ora, un belga single, i vicini di casale due signori uno italiano, due che vengono da Clermont più i quattro dell'Harley Davidson. Questa sera arriva un tipo con l'archetto e, una volta finito di mangiare il salame il patè e il formaggio, noi che eravamo quasi vegani, apre una specie di grande valigetta astuccio ed esegue il suo repertorio di musiche sul genere celtico occitano sfiorando una specie di sega pieghevole ma senza denti.  Io cerco di seguirlo in tonalità di La minore con la chitarra ma lui va avanti con degli accordi impossibili finché gli altri un pò stufi mi costringono a suonare qualcosa da solo e allora intono Bella Ciao, un hit globale nel frattempo. Lo strumentista ha le basette bianche, i suoi occhi sono un pò tristi ma sereni. Avrà una settantina di anni come la moglie che è magra come lui. Indossa una camicia a quadri del tipo azzurrino a righe...

Laqa

Sono finito a Laqa verso le tre di notte a dormire su una panchina di legno. Ho lasciato le scarpe a terra e usato la borsa da viaggio come cuscino. I miei poveri piedi erano un fuoco, li ho sollevati e stesi sul bracciolo. Dopo qualche minuto mi sono addormentato, mentre l'ultimo posto al neon con bibite fresche chiudeva e i ragazzi dell'altra panchina andavano a casa sulle loro auto pagate a rate. La notte era umida e afosa, come succede alla fine di luglio. Scendendo in aereo sull'isola ho visto le chiese di Gozo, mi sarebbe piaciuto restare un giorno in questo posto in mezzo al mar Mediterraneo dove passano uomini migranti e uccelli migratori per almeno una volta nella vita. La parte meno fortunata non ci torna più perché viene abbattuta. Gli altri ci restano per almeno visitare le chiese dei Cavalieri o frequentare un corso di inglese e poi andare al mare. Vengo da Venezia e dalla costa di Barcellona. Un vento di scirocco mi ha portato, ancor prima, nel mezzogiorno...

La nausea

Le riforme annunciate dalla Grecia all'esame dell'Europa Le riforme annunciate dall'Italia all'esame dell'Europa I piatti di plastica nel ristorante tipico I bicchieri di plastica per il caffè al bancone del bar I film gialli fatti in Usa dove il cattivo si rialza quando è già morto e poi rimuore La massa di rifiuti ovunque per le strade I manifesti di auguri di Pasqua sui muri della città del Sindaco della città Fabio Fazio che intervista un suo amico sodale (fate voi) Il tecnico che dice Sapevamo che la partita era difficile ma noi siamo stati bravi

Deo Ontologico

Come diceva Cascio  il giornalista deve cercare la verità il quale Percival assetato di verità  ma il Graal è la verità lui aveva una virtù dell'umiltà ben sapendo che l'obiettività è irta di ostacoli e difficoltà coniugato in forma attiva e in forma passiva una costituzione di stile personalistico la più bella del mondo forse quella sovietica loro già nel 48 i nostri padri avevano pensato al digitale io che sono preside i ragazzi mi dicono signor preside ma il comma trova difficoltà ad essere interpretato umanamente per come informazione ma come sottolineatura quello che dice il Corano, la Umma tutti gli endicap che non aggiungo se non poi dopo oralmente per scritto attraverso il paragrafo due naturalmente sappiamo benissimo libertà senza responsabilità il mio stupore il fanciullo esercita il diritto sottoposto ai diritti altrui gli stati parti devono rispettare quale deflagrazione avrebbe il comma o all'occorrenza i tut...

Millassata

Quando il sole scende fa piacere pensare a qualcosa di buono per cena. Le cose cotte hanno il sapore delle cose e dei loro condimenti. Il gusto dell'acido, del sale, del dolce e dell'amaro. Perciò si prendono delle uova, si sbattono con mollica e formaggio forse anche prezzemolo e questa sarebbe la cosa che si chiama Millassata. Più precisamente diventa una cosa da mangiare fritta in padella nell'olio di oliva di quest'anno, scarico di sentina perciò del mese di febbraio come minimo. L'abbinamento classico come la formazione di una rock band sarebbe questo: uova sbattute, pecorino pepato stagionato in granelli grattugiati freschi, pangrattato di pane di grano duro raffermo, aglio e prezzemolo. A vederla da vicino la Millassata è un misto fisso indistinto indissolubile, come una crema dalla consistenza simile a un composto sabbioso, impaccato e tenuto insieme da una certa collosità umida e granulare. Da sola quasi non si mangia mai. Forse per disperazione con...