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Visualizzazione dei post da dicembre, 2011

Una certa Heidi

Lei partiva sul binario per Bologna e le ho fatto un regalo. Un bel libro ancora intatto che parla di due donne ma senza confezione. Ne avevo preso un altro da una cesta ma poi l'ho cambiato perché la copertina era troppo blu. - E' proprio il libro che cercavo. - Grazie per questi pacchetti rossi. C'è dentro un salame? Per la crisi dell'euro alla stazione Centrale di Milano un caffè senza scontrino passa per un euro e venti. Se si resta seduti nel frastuono allora la tariffa sale fino a due euro e mezzo. - Posso prenderti le mani? - Mi spieghi come hai fatto ad arrivare fino a qui senza far rumore... La sua confezione era molto ricca di cose. Ne avevo bisogno perché la crisi ha colpito duro questa volta. Ho ricevuto una bilancia elettronica a pile con analisi dei grassi superflui. Ma quando sono tornato a casa mi sono accorto di avere un panettone dello scorso anno. Spettava a una persona che non era mai venuta a ritirarlo, forse potevo mandarglielo però fino a...

Buon Natale

Ho camminato in punta di piedi per non sentire lo scricchiolio delle scarpe tra le pareti bianche e i pavimenti galleggianti. Il risultato è che zoppico anche dopo un mese, le corse sui marciapiedi del metro non sono servite a riportare le cose al loro posto. Mi ero fatto un regalo comprandole, dovrei ritirarmi da questa battaglia. Una mattina ho preso i calamari giganti invece delle sarde per stare intorno a un piatto di spaghetti. Si sono accesi i lumini di argento ma tu forse volevi le triglie infarinate e fritte prima di girare le spalle e la schiena nuda piegata verso la finestra. Mi hai portato una padella anti aderente per le feste e il tuo abito a fiori aveva una cerniera lunga fino ai piedi. Se tu fossi un fiore saresti un fiore di campo bianco, forse un giglio di San Giuseppe per la festa delle Verginelle.  Ho chiuso la bocca con la mia bocca, avevo sete di rabbia e di calore. I racconti stampati nei fogli sono andati per i tavoli come dei volantini mentre leggevi la...

Il fiume tira pietre

Sondaggio del trapezista. Cosa vuol dire: "Non pare ma il fiume tira pietre." ? E' valida anche la risposta alla domanda di riserva sul significato di: - Lasciò detto Radica di kiuppu: "Amara pietra ca non pigghia lippu" Il vincitore ritirerà un premio.

Pezzi di crosta

mi piace la piazza del mercato l'idea di frugare tra le cose in giro molta piu verità che in tanti posti normali che frequentiamo tutti i giorni devi scartare molto se frantumi una mandorla o una noce i pezzi di crosta vanno a  coprire il seme e devi prendere quello che hai cercato cerco un grande amore o un'amicizia non ho perso la speranza non cerco nulla lascio fare al caso

Tocca a me

Ho regalato a Lorenzo un cofanetto di dischi. Aveva 15 anni, tre anni dopo mi ha detto che non mi aveva ancora ringraziato abbastanza. La raccolta di canzoni era uscita nell'85 in un megastore di dischi mentre nei viali della Stazione Termini i binari portavano i pendolari dai colli albani della provincia di Roma. La mia ragazza aveva abortito un bambino che poteva essere nostro, dopo qualche mese mi avrebbe lasciato per un certo Enzo mentre io la tradivo con una ragazza della New age che ballava sui tetti al tramonto. Ho pensato in questi giorni che prima o poi ci tocca di fare qualcosa per la prima volta. Allora ho preso il disco e ogni mattina riascolto questa canzone. Up to me (Bob Dylan '74) Everything went from bad to worse, money never changed a thing Death kept followin’, trackin’ us down, at least I heard your bluebird sing Now somebody’s got to show their hand, time is an enemy I know you’re long gone, I guess it must be up to me If I’d thought about it I never...

Le donne dal colle

Una sera romana in via Cavour la folla di donne passa come un fiume. Ragazze di venti anni con le sacche e i capelli sulle giacche di cuoio scendono dall'Esedra verso i Fori. In ordine sparso un mormorio continuo sale in via dei Serpenti all'angolo. Le mura della città sono di pietra bianca o del travertino delle cave di Tivoli, le virgole disegnate fanno un'ombra sotto la luce. Alcune svaniscono all'altezza della parte più liscia sfiorata dai viandanti fin dalla fondazione dello Stato. Sono le dieci della sera a Roma, i negozi sono chiusi e le saracinesche abbassate. Una latteria è ancora aperta come il bar dei souvenir illuminato al neon ma sono scomparse le auto e i motorini. Le donne arrivano dal monte, il colle dell'Esquilino. Ogni sera passano da qui e poi scompaiono nella strada in fondo.

La scomparsa della bici del verziere

E' a una svolta il mistero della bici d'epoca scomparsa. Il marocchino di piazza XXIV maggio, coinvolto in un giro di droga e prostituzione, ha ceduto l'officina di biciclette e tutto il magazzino. Ora è rinchiuso nel carcere di Genova accusato di malversazione e ruberie. Una fidanzata avrebbe portato alla rovina il giovane con richieste di denaro per migliaia di euro alla settimana. La bici da verduraio con gomme larghe mancava solo dei freni a bacchetta. Ma per circa un anno e mezzo, prima di scomparire, la presunta mancanza dei pezzi di ricambio giustificava ogni tre mesi il ritardo nella riconsegna. L'officina era infatti insospettabile e ben avviata con lunghe code di clienti. Il precedente gestore titolare della concessione adiacente al mercato comunale era un siciliano di Bronte morto qualche mese dopo il subentro del marocchino e i suoi fratelli. Rubata a un verduraio nel 1999 la bici di colore nero era passata di mano per poche migliaia di lire. Fino a che ...

Vedo da lontano

Quando ero ragazzo vedevo tutto benissimo da vicino e da lontano. Ora per distinguere lo shampoo dalla schiuma doccia ho bisogno degli occhiali. Non vedo più niente, le cose svaniscono. Sulla piattaforma del treno riesco a vedere la fine del marciapiede e il tunnel da lontano, ma non le scritte del telefono o le etichette sui muri. Perfino il viso della persone è sfuocato e me lo immagino, quelle che conosco. Mentre il tempo passa, la strada davanti si accorcia. Adesso la distanza più lontana si avvicina e si allontanano tutte le altre cose accumulate che saranno sepolte dalla polvere. Potrei fermarmi adesso a guardare il riflesso del finestrino, la gente si guarda intorno e aspetta di salire dalla porta del treno. Scenderò alla prossima stazione quando avrò finito di guardare avanti.

Arrivato a mezzanotte

Avila è sempre presa dalle sue traduzioni, vive nel colle davanti alle montagne. Ha dei gatti che vanno e vengono nel cortile di casa e due bambine bionde coi capelli lisci come i suoi. Ogni tanto va in piscina e si immerge nel liquido per non parlare con nessuno. Ora traduce anche la teologia da quando il fidanzato è un pastore. Chris traduce senza pensare di mattina presto. Vive all'incrocio delle strade maestre della città e qualche volta le parla se la vede disponibile. Si accende una luce verde e la saluta dicendole: - Hei, baby girl. Avila: ciao, come stai Chris: bene grazie, e tu? Avila: so und so Chris: dove sei? ti sento nei paraggi Avila: piuttosto male, ero nei paraggi ieri Chris: ecco, lo sentivo Avila: tornata ieri sera dalle nebbie di Milano Chris: ho annusato nella nebbia Avila: appunto... Chris: the smell of the roses does not remain, ricorre il nostro anniversario in questi giorni Avila: ah si? vero vero... nebbie... Chris: da allora non ci siamo visti Avila: già....