Avila è sempre presa dalle sue traduzioni, vive nel colle davanti alle montagne. Ha dei gatti che vanno e vengono nel cortile di casa e due bambine bionde coi capelli lisci come i suoi. Ogni tanto va in piscina e si immerge nel liquido per non parlare con nessuno. Ora traduce anche la teologia da quando il fidanzato è un pastore. Chris traduce senza pensare di mattina presto. Vive all'incrocio delle strade maestre della città e qualche volta le parla se la vede disponibile. Si accende una luce verde e la saluta dicendole: - Hei, baby girl.
Avila: ciao, come stai
Chris: bene grazie, e tu?
Avila: so und so
Avila: ciao, come stai
Chris: bene grazie, e tu?
Avila: so und so
Chris: dove sei? ti sento nei paraggi
Avila: piuttosto male, ero nei paraggi ieri
Chris: ecco, lo sentivo
Avila: tornata ieri sera dalle nebbie di Milano
Chris: ho annusato nella nebbia
Avila: appunto...
Chris: the smell of the roses does not remain, ricorre il nostro anniversario in questi giorni
Avila: ah si? vero vero... nebbie...
Chris: da allora non ci siamo visti
Avila: già...
Chris: beh in tutto sono due volte in due anni
Avila: accipicchia! che record!
Chris: quindi sta arrivando il prossimo incontro nel giro di sei mesi secondo i calcoli della statistica interspaziale
Avila: solo che ormai mi sono resa conto di avere una fragilità in fatto di affetti e una capacità di mettermi nei guai, forse la cosa migliore sarebbe farmi eremita da qualche parte. Il mio fidanzato adoratissimo, il buon pastore, mi ha lasciato
Avila: è venuto domenica a Milano "perché stai male e voglio esserti vicino"
Chris: no
Avila: arrivato a mezzanotte, alle due di notte mi ha detto: ti lascio. fantastico!
Chris: la pecora
Avila: il pastore
Chris: si il bel tipo con tanti peli
Chris: con la barba fitta. e dunque? che cosa non gli va bene???
Avila: dice che ero perfetta, il suo ideale, un modo di rapportarmi a lui delizioso, dolcezza a fiumi, eccetera...
ma dice che si "è sforzato di innamorarsi", ma non ci è riuscito, e dunque prima che fosse ancora più doloroso ha deciso di chiudere, non sembra che abbia un'altra e non è successo niente di speciale. bah! un dolore lancinante e sto qui così insomma, per un verso o per l'altro, soffro comunque più o meno allo stesso modo
Chris: sei sempre trafitta dalla spada come la santa, potresti fare la santa, anzi sei una santa
Avila: see, è che io mi impegno
Chris: il problema è questa storia dell'innamoramento
Avila: ci tengo, ci metto energie, amore, dolcezza, appunto, e così vengo ripagata. Ma da questa sta cosa non si esce: perché io SONO così, poi, non so: magari "faccio paura"? ah, ma per lui evidentemente contava. forse ancora non ha capito che non si tratta di quello. in quel senso è giovane, io non sono così giovane: l'ho capito, stavamo bene insieme, facevamo lunghissime conversazioni, cose insieme di vario tipo, boh, che puoi volere di più?
Chris: .mmmm, tu fai paura?
Avila: eh dimmi
Chris: non so come sei quando fai paura?
Avila: magari qualcosa hai notato, che ne so, magari uno crede che io sia un'assetata di sesso, oppure che io sia troppo schietta, che dico cose, anche di me, che possono far paura
Chris: sei un caso interessante, prima o poi ne veniamo a capo
Avila: uff
Avila: piuttosto male, ero nei paraggi ieri
Chris: ecco, lo sentivo
Avila: tornata ieri sera dalle nebbie di Milano
Chris: ho annusato nella nebbia
Avila: appunto...
Chris: the smell of the roses does not remain, ricorre il nostro anniversario in questi giorni
Avila: ah si? vero vero... nebbie...
Chris: da allora non ci siamo visti
Avila: già...
Chris: beh in tutto sono due volte in due anni
Avila: accipicchia! che record!
Chris: quindi sta arrivando il prossimo incontro nel giro di sei mesi secondo i calcoli della statistica interspaziale
Avila: solo che ormai mi sono resa conto di avere una fragilità in fatto di affetti e una capacità di mettermi nei guai, forse la cosa migliore sarebbe farmi eremita da qualche parte. Il mio fidanzato adoratissimo, il buon pastore, mi ha lasciato
Avila: è venuto domenica a Milano "perché stai male e voglio esserti vicino"
Chris: no
Avila: arrivato a mezzanotte, alle due di notte mi ha detto: ti lascio. fantastico!
Chris: la pecora
Avila: il pastore
Chris: si il bel tipo con tanti peli
Chris: con la barba fitta. e dunque? che cosa non gli va bene???
Avila: dice che ero perfetta, il suo ideale, un modo di rapportarmi a lui delizioso, dolcezza a fiumi, eccetera...
ma dice che si "è sforzato di innamorarsi", ma non ci è riuscito, e dunque prima che fosse ancora più doloroso ha deciso di chiudere, non sembra che abbia un'altra e non è successo niente di speciale. bah! un dolore lancinante e sto qui così insomma, per un verso o per l'altro, soffro comunque più o meno allo stesso modo
Chris: sei sempre trafitta dalla spada come la santa, potresti fare la santa, anzi sei una santa
Avila: see, è che io mi impegno
Chris: il problema è questa storia dell'innamoramento
Avila: ci tengo, ci metto energie, amore, dolcezza, appunto, e così vengo ripagata. Ma da questa sta cosa non si esce: perché io SONO così, poi, non so: magari "faccio paura"? ah, ma per lui evidentemente contava. forse ancora non ha capito che non si tratta di quello. in quel senso è giovane, io non sono così giovane: l'ho capito, stavamo bene insieme, facevamo lunghissime conversazioni, cose insieme di vario tipo, boh, che puoi volere di più?
Chris: .mmmm, tu fai paura?
Avila: eh dimmi
Chris: non so come sei quando fai paura?
Avila: magari qualcosa hai notato, che ne so, magari uno crede che io sia un'assetata di sesso, oppure che io sia troppo schietta, che dico cose, anche di me, che possono far paura
Chris: sei un caso interessante, prima o poi ne veniamo a capo
Avila: uff
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