Alem la pittrice eritrea organizza una cena a casa sua. Mi invita perchè ho comprato il suo quadro intitolato Vittoria. Era l'ultimo rimasto ma non per questo il più brutto. Alla cena si presentano personaggi variegati come il gelato al cioccolato belga squagliato un pò nel freezer. A Milano usa il gusto gelato variegato. Avrei voluto portare con me Agota perchè aveva l'aria di Edie Segdwick e qualcuno assomigliava anche a Andy Wharol parlando di pittori. Ma nel frattempo è andata via, a scroccare il suo prossimo piatto di minestra. Così Agota l'ungherese forse adesso si è data all'accompagnamento e incontra un tassista privato bergamasco che a sua volta accompagna gente con Mercedes.
C'è musica etnica ma nessuna rivoluzione nell'aria stavolta. Alem ha cucinato roba forte e piccante mostrando i suoi quadri naif verdi e rossi. C'era anche Anna la triste, a forma di Medusa del Caravaggio, che aspettava invano la telefonata di un uomo meraviglioso di Torino.
- Conosco un'altra tipa che aspetta le telefonate.
- Sarà lo stesso uomo?
- Le cose stanno cambiando tra uomini e donne.
- Mi aveva promesso che forse stasera...
- Avrà avuto dei problemi con il ghiaccio della strada. E poi la città è più lontana di quanto non sembra.
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