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Visualizzazione dei post da 2011

Una certa Heidi

Lei partiva sul binario per Bologna e le ho fatto un regalo. Un bel libro ancora intatto che parla di due donne ma senza confezione. Ne avevo preso un altro da una cesta ma poi l'ho cambiato perché la copertina era troppo blu. - E' proprio il libro che cercavo. - Grazie per questi pacchetti rossi. C'è dentro un salame? Per la crisi dell'euro alla stazione Centrale di Milano un caffè senza scontrino passa per un euro e venti. Se si resta seduti nel frastuono allora la tariffa sale fino a due euro e mezzo. - Posso prenderti le mani? - Mi spieghi come hai fatto ad arrivare fino a qui senza far rumore... La sua confezione era molto ricca di cose. Ne avevo bisogno perché la crisi ha colpito duro questa volta. Ho ricevuto una bilancia elettronica a pile con analisi dei grassi superflui. Ma quando sono tornato a casa mi sono accorto di avere un panettone dello scorso anno. Spettava a una persona che non era mai venuta a ritirarlo, forse potevo mandarglielo però fino a...

Buon Natale

Ho camminato in punta di piedi per non sentire lo scricchiolio delle scarpe tra le pareti bianche e i pavimenti galleggianti. Il risultato è che zoppico anche dopo un mese, le corse sui marciapiedi del metro non sono servite a riportare le cose al loro posto. Mi ero fatto un regalo comprandole, dovrei ritirarmi da questa battaglia. Una mattina ho preso i calamari giganti invece delle sarde per stare intorno a un piatto di spaghetti. Si sono accesi i lumini di argento ma tu forse volevi le triglie infarinate e fritte prima di girare le spalle e la schiena nuda piegata verso la finestra. Mi hai portato una padella anti aderente per le feste e il tuo abito a fiori aveva una cerniera lunga fino ai piedi. Se tu fossi un fiore saresti un fiore di campo bianco, forse un giglio di San Giuseppe per la festa delle Verginelle.  Ho chiuso la bocca con la mia bocca, avevo sete di rabbia e di calore. I racconti stampati nei fogli sono andati per i tavoli come dei volantini mentre leggevi la...

Il fiume tira pietre

Sondaggio del trapezista. Cosa vuol dire: "Non pare ma il fiume tira pietre." ? E' valida anche la risposta alla domanda di riserva sul significato di: - Lasciò detto Radica di kiuppu: "Amara pietra ca non pigghia lippu" Il vincitore ritirerà un premio.

Pezzi di crosta

mi piace la piazza del mercato l'idea di frugare tra le cose in giro molta piu verità che in tanti posti normali che frequentiamo tutti i giorni devi scartare molto se frantumi una mandorla o una noce i pezzi di crosta vanno a  coprire il seme e devi prendere quello che hai cercato cerco un grande amore o un'amicizia non ho perso la speranza non cerco nulla lascio fare al caso

Tocca a me

Ho regalato a Lorenzo un cofanetto di dischi. Aveva 15 anni, tre anni dopo mi ha detto che non mi aveva ancora ringraziato abbastanza. La raccolta di canzoni era uscita nell'85 in un megastore di dischi mentre nei viali della Stazione Termini i binari portavano i pendolari dai colli albani della provincia di Roma. La mia ragazza aveva abortito un bambino che poteva essere nostro, dopo qualche mese mi avrebbe lasciato per un certo Enzo mentre io la tradivo con una ragazza della New age che ballava sui tetti al tramonto. Ho pensato in questi giorni che prima o poi ci tocca di fare qualcosa per la prima volta. Allora ho preso il disco e ogni mattina riascolto questa canzone. Up to me (Bob Dylan '74) Everything went from bad to worse, money never changed a thing Death kept followin’, trackin’ us down, at least I heard your bluebird sing Now somebody’s got to show their hand, time is an enemy I know you’re long gone, I guess it must be up to me If I’d thought about it I never...

Le donne dal colle

Una sera romana in via Cavour la folla di donne passa come un fiume. Ragazze di venti anni con le sacche e i capelli sulle giacche di cuoio scendono dall'Esedra verso i Fori. In ordine sparso un mormorio continuo sale in via dei Serpenti all'angolo. Le mura della città sono di pietra bianca o del travertino delle cave di Tivoli, le virgole disegnate fanno un'ombra sotto la luce. Alcune svaniscono all'altezza della parte più liscia sfiorata dai viandanti fin dalla fondazione dello Stato. Sono le dieci della sera a Roma, i negozi sono chiusi e le saracinesche abbassate. Una latteria è ancora aperta come il bar dei souvenir illuminato al neon ma sono scomparse le auto e i motorini. Le donne arrivano dal monte, il colle dell'Esquilino. Ogni sera passano da qui e poi scompaiono nella strada in fondo.

La scomparsa della bici del verziere

E' a una svolta il mistero della bici d'epoca scomparsa. Il marocchino di piazza XXIV maggio, coinvolto in un giro di droga e prostituzione, ha ceduto l'officina di biciclette e tutto il magazzino. Ora è rinchiuso nel carcere di Genova accusato di malversazione e ruberie. Una fidanzata avrebbe portato alla rovina il giovane con richieste di denaro per migliaia di euro alla settimana. La bici da verduraio con gomme larghe mancava solo dei freni a bacchetta. Ma per circa un anno e mezzo, prima di scomparire, la presunta mancanza dei pezzi di ricambio giustificava ogni tre mesi il ritardo nella riconsegna. L'officina era infatti insospettabile e ben avviata con lunghe code di clienti. Il precedente gestore titolare della concessione adiacente al mercato comunale era un siciliano di Bronte morto qualche mese dopo il subentro del marocchino e i suoi fratelli. Rubata a un verduraio nel 1999 la bici di colore nero era passata di mano per poche migliaia di lire. Fino a che ...

Vedo da lontano

Quando ero ragazzo vedevo tutto benissimo da vicino e da lontano. Ora per distinguere lo shampoo dalla schiuma doccia ho bisogno degli occhiali. Non vedo più niente, le cose svaniscono. Sulla piattaforma del treno riesco a vedere la fine del marciapiede e il tunnel da lontano, ma non le scritte del telefono o le etichette sui muri. Perfino il viso della persone è sfuocato e me lo immagino, quelle che conosco. Mentre il tempo passa, la strada davanti si accorcia. Adesso la distanza più lontana si avvicina e si allontanano tutte le altre cose accumulate che saranno sepolte dalla polvere. Potrei fermarmi adesso a guardare il riflesso del finestrino, la gente si guarda intorno e aspetta di salire dalla porta del treno. Scenderò alla prossima stazione quando avrò finito di guardare avanti.

Arrivato a mezzanotte

Avila è sempre presa dalle sue traduzioni, vive nel colle davanti alle montagne. Ha dei gatti che vanno e vengono nel cortile di casa e due bambine bionde coi capelli lisci come i suoi. Ogni tanto va in piscina e si immerge nel liquido per non parlare con nessuno. Ora traduce anche la teologia da quando il fidanzato è un pastore. Chris traduce senza pensare di mattina presto. Vive all'incrocio delle strade maestre della città e qualche volta le parla se la vede disponibile. Si accende una luce verde e la saluta dicendole: - Hei, baby girl. Avila: ciao, come stai Chris: bene grazie, e tu? Avila: so und so Chris: dove sei? ti sento nei paraggi Avila: piuttosto male, ero nei paraggi ieri Chris: ecco, lo sentivo Avila: tornata ieri sera dalle nebbie di Milano Chris: ho annusato nella nebbia Avila: appunto... Chris: the smell of the roses does not remain, ricorre il nostro anniversario in questi giorni Avila: ah si? vero vero... nebbie... Chris: da allora non ci siamo visti Avila: già....

Silenzio al microfono

Un tizio giapponese torna a casa la sera negli anni '60, si siede in poltrona e mette le cuffie. Per ascoltare il silenzio che ha registrato su nastro. Un giorno di un weekend è andato fuori città con microfono e registratore professionale. Si è piazzato e ha registrato per due ore il suono intorno. L'apparecchio di alta fedeltà riproduce il suono dentro le cuffie, poi il giapponese va a letto e dorme. La stanza è immersa nella notte e nel rumore dei suoni di dentro e fuori la finestra. Il giapponese non ha messo i tappi perché la sordità non è silenzio nè la tranquillità. Il tappo alle orecchie sarebbe come la stanza insonorizzata delle carceri. Allora lascia le orecchie libere di ascoltare i rumori della strada, i suoni e le parole dentro la testa. Le due ore di silenzio registrato domani sera le riascolterà ancora, senza essere disturbato.

Come Lea

Il tavolo ha le righe rosse incrociate alle bianche. Si mangiano le pizze e le solite cose in salsa napoletana, ora anche surgelate e tirate fuori ad arte. Alle pareti sono appese le foto degli attori e delle comparse. I teatranti ridono verso i commensali dalle cornici, i cantanti con un microfono davanti. Totò ha la bombetta, Peppino la coppola e Marcello il cilindro sulla testa.  Qualcuno è vivo, qualcuno è morto, c'è una foto del presidente Berlusconi abbracciato al proprietario. - Mi ricordi Sandra Milo - Pensavo di assomigliare a qualcun'altra. Infatti un mio amico.. - Forse sei più un misto tra Lea Massari e la Sandrocchia - Ma lei ha 70 anni. E chi è questa Lea Massari? - Qualcosa del sorriso e la forma degli occhi. C'è un film sui rapporti tra madre e figlio di Louis Malle. Lei si morde il labbro superiore con i denti inferiori su un lato della bocca. La sera prende psicofarmaci per dimenticare il fidanzato. Un traditore che se n'è and...

Fog & Amphetamine

Grazie amici, il concerto è finito. Poi biascica il nome di Tony Garnier al basso. Bob Dylan a Milano con Mark Knopfler ha suonato per cinque mila persone al Palasport del basket di Assago. I musicisti hanno lo stesso abito tranne il cantante, alcuni portano un cappello e lo tengono in mano per ringraziare. Restano in piedi con le luci della ribalta sulle facce bianche di cera mentre in tanti chiedono il solito bis. Ma lui si gira sui trampoli, gli altri prendono a camminare in fila indiana verso il retro, scansando il trespolo con la pianola gialla. Quando canta vorresti farlo smettere. Quando finisce vorresti che non finisse mai. Fuori nei vialetti vendono le magliette nere con le date del tour, le felpe e i cappelli di lana. Il gelo è sceso in due giorni sui campi della periferia. Motori accesi fermi nella notte, fari e nebbia tra le ruote, le lamiere dei paraurti bloccano le uscite delle portiere. Mille auto sono bloccate nel parcheggio incustodito dai napoletani e dai baga...

Mi ama

Se tu provi per un altro le cose che hai provato con me, allora sono geloso. Se tu senti ora per un altro le cose che hai sentito per me, dopo, allora sono geloso. Se invece tu mi consideri sempre il tuo amico, il tuo amore, allora non sono geloso. Io amo chi mi ama, non posso farci niente, anche se poi non ci sono, forse sono pazzo, ecco.

Quotazioni

Il rosticciere prima della Posta quota a 4,40 euro un panino con pesce spada affumicato. Lo riporta su una lavagna sul trespolo una scritta in gessetto bianco. In pochi giorni il prezzo del panino del giorno è sceso di 10 centesimi, un sandwich al Salmone scozzese selvaggio era quotato anche a 4,50 euro. Si mangia in piedi osservando le tartine esposte. Mi sono chiesto come venti anni prima: -A quanto le lumache bourguignonne? Il gestore ha i capelli bianchi con riporto sulla pelata. Gira in bici da verduraio con gomme rinforzate. Si ricorda sempre di tutti i clienti e a capo chino ribalta il sellino. Più avanti in via della Speculazione il locale Jpeg ha lanciato la formula Vieni al bruch della domenica. Ha il problema di velocizzare gli ordini ma la qualità delle sedie e il design sono di prim'ordine. Una macedonia di frutta esotica può essere servita tagliata fresca a otto euro. Nel frattempo guardi le foto artistiche dei reporter. Il negozio di gioielli irlandesi vende pi...

L'uomo in ammollo

Sono le dieci e mezza di mattina di un giorno mercuriale. Una mattina che la cassiera sorride, il figlio ti fa il caffè e l'araba del tappeto nel deserto offre un the verde. Alla fermata del Duomo l'uomo in ammollo entra dalla porta. Alto e con gli occhiali, magrissimo, la faccia lunga da musicista jazz, Franco Cerri poteva far finta di nulla e invece è stato gentile. Gli sorrido e lui mi dice buongiorno senza avermi mai visto prima. Lo vedo da almeno 45 anni, era senza occhiali e portava la camicia bianca tapezzata di sugo. Sorrideva dello stesso sorriso di oggi, versava un pò di polvere nell'acqua alta fino al collo e aspettava il risultato. Quando le macchie nere erano scomparse Franco mostrava la camicia asciutta e stirata adagiata sullo sterno. Lui ride e sposta la sua testa verso di me. La gente non lo riconosce. Sembra un angelo con l'impermeabile beige allacciato e la borsa di pelle con la maniglia di pelle. - Quando il prossimo concerto? - Non a Milano....

Il medico sul baratro

Si presenta come fosse qualcuno che balla nel buio, io mi presento come un segnalatore stradale. - tu hai investito in titoli? cioè hai comprato bot, btp, cct o fondi? - solo fondi, non voglio bot italiani - allora sei esperta - non direi, mi informo un pò - possiedi una casa? - certo, per fortuna - hai un mutuo da pagare? - ma sei del fisco ? - no, ti ho dimostrato che stai bene, come te altri milioni di italiani, quindi fai parte della categoria dei risparmiatori che guadagnano e che si lamentano - quello lo sapevo già, grazie... ho anche un lavoro sicuro, guadagno meno certo, come tutti., mica mi lamento, penso che ci lamentiamo perché non condividiamo l'impostazione economico-sociale che ci sta trascinando nel baratro, e perché non abbiamo più nè sogni nè prospettive - ma forse le notizie negative influenzano troppo l'umore, bisogna fare la tara - infatti io non leggo più nessun giornale, preferisco il titolo che compare on line e basta, preferisco non "sap...

In confidenza

Per tanti anni ci siamo dati del lei ed eravamo quasi intimi. Al punto che si parlava di chitarre e di vino in bottiglia da regalare. La salutavo al suo ingresso mentre passava da una stanza all'altra. La chiamavo Grafica del Giovedì perché si palesava quel giorno alle mie spalle. Sorrideva gentile e non parlava con nessuno. Poi si è seduta a un tavolo ed ero io andare da lei, il capo chiedeva gli straordinari e lei obbediva. Per mesi abbiamo aggiornato delle pagine e tanti numeri in colonna. Una rubrica dal titolo coi raggi X era il nostro appuntamento. Lei apriva lo schermo e io guardavo la sua guancia. Lei muoveva il mouse e io guardavo lo schermo. Ora siamo lontani perché si lavora meglio da casa con il cane sotto il tavolo. Non si deve prendere il tram o rientrare la sera tardi. Le cose vanno meglio con le tabelle, le pagine sono diventate più piccole e a colori. Ogni anno d'inverno lavoriamo insieme. Ci regaliamo qualcosa a Natale e abbiamo deciso di rompere il ghiacc...

Ti stavo pensando

Mi fa piacere vederti, ho bisogno dei tuoi baci. Ma non mi chiedere quando andiamo al mare o quando faremo un risotto con i funghi. Ora non posso farci niente, sto camminando sotto il sole. Stanotte qualcuno mi ha colpito al cuore e io la perdonavo, era un sogno. E' impossibile legarsi con te o con un'altra. Non potrei sopportare di lasciarti se devo lasciarti. Non potrei essere abbandonato neanche io da te. Voglio evitare il trauma del distacco, una scena che ripete un abbandono. Qualcuno che se va e che lascia solo qualcun'altro perché ha da fare cose importanti. Un pistolero vestito di nero avanza nel sole e nella sabbia, le case di legno sono vuote. Il vento muove le insegne dei bar e dello store, finché qualcuno gli spara da lontano. Il cappello sulla testa si muove e poi cade. L'uomo a cavallo guarda nel cielo azzurro e i suoi occhi sono coperti dall'ombra, dal nero delle nuvole che si avvicinano. L'acqua fredda non mi gela, scivola via da dove casca...

Pinco Pallino XIV

Beatrice, mia nipote, ha raccolto l'uva con il suo coltellino nero. A momenti lo perdeva come aveva perso la bambola a teatro. Stavolta non piangeva, c'era anche la bimba rumena e i fratelli a portare le casse. Sopra Franco Sancho Panza litigava con Christi per le cure alla pronospera. Sotto Pippa e Nino, seduti a guardare, facevano ogni tanto un cenno con la mano. Osvaldo, venuto dalle montagne dell'Asia, si è portato appresso i cioccolatini di Cuneo con il rhum. La scatola più bella dei bacetti di Fossano è di vimpelle rossa, targata Giuffrida emigrato nelle Langhe. Aveva lo stesso nome il capellone studente di S.Maria di Licodia, il fabbro di ringhiere Nino o il cugino fotografo di Marietta Sciacca. Tra marrikkiti e marrakkiti abbiamo totalizzato sessanta nove casse e mezzo, considerando l'annata poteva andare peggio. A chi gli mancò il legame del frutto e a chi gli occorse un altro danno, tanto che il prezzo è arrivato a un euro e dieci. Verso le due Bonanno ha ...

Termos dinamica

Lei è partita per Sorrento con la sua valigia e mi ha detto: - Come faccio con il frigo? Le acque reflue del freezer abbandonato e spento potrebbero andare sul parquet. Ho detto: - Ci penso io. Lei esce e mi lascia le chiavi. Capovolgo il frigo verso l'alto, una soluzione perfetta, l'acqua resta dentro e al massimo fa un po di puzza  ma non si rovescia. Spengo il cd, mi lavo le mani, aggiusto le coperte sul letto e dormo quei dieci minuti senza scarpe. Ma dal taxi verso l'aeroporto lei telefona e dice: - Forse abbiamo fatto una corbelleria. C'è un tipo di gas nel vano posteriore del frigo, potrebbe rovesciarsi anche lui. Sarà stato il tassista ad avere questa idea - penso io. Allora dico: - Bene, allora prendo il frigo e lo rialzo verso l'alto. Ma non troppo perché potrebbe uscire l'acqua per la pendenza. Così lo appoggio alla parete e resta in bilico con la porta aperta e in diagonale. Come un'oblo sul mare in tempesta, come una scatola bianca appog...

Agenda & news

Inflazione Dopo la sconfitta dell'Inter in casa contro i turchi della Trebisonda si riunisce il comitato di affari delle 13,30. In via della Speculazione il fornaio ha portato le quotazioni del panino al sesamo a circa otto euro al chilo. Sarà avanzata una formale protesta anche contro il rosticciere Pierino e sua moglie, l'olandesina zoppa dal caschetto nero. Infatti il vitello tonnato è passato da 45 a 65 euro al chilo. Durante il meeting la rappresentanza del quartiere dei ricchi potrà confrontarsi discutendo sul tema Facciamo la vendemmia insieme?  L'annata si presenta interessante per la qualità del prodotto. L'uva di quest'anno è stata curata da Cristian il rumeno buono e sua moglie Nadia. Insieme alle persone di famiglia si raccoglierà l'uva della collina. E' possibile che il commensale si faccia avanti con la proposta Voglio assaggiare il latte di mandorla. Reputazione Si aprono le manifestazioni di accoglienza della nomade delle Madonie. Il ...

Di notte

Sento parlare, c'è qualcosa che sbatte. Chi mi vuole a quest'ora, si son fatte le tre. La mia stanza è ventosa, peli del gatto, come balle di fiori nella prateria. Una ragazza coi ricci aspetta sul fiume. Vede da giorni il suo amore svanire. Ha deciso di farmi una proposta perfetta. Vieni da me, ma non sono più sola. Katty l'Atzeca mi vuole stasera. Quattro figli in vacanza, occhi di marvizzo. Ci vediamo sulla strada da Calvin Klein. Dove un tipo albanese mena una tipa. Ma non è lei la giovane tipa. I guardiani di notte si parlano in cerchio. Lei sbuca da un muro e poi sale da me. Mi attacca un bottone, si beve la birra. E Monique accende il suo fuoco vicino. Lamenta di un libro e della sua noia. Di tutte le cose strane che ha fatto, stavolta ti prego me ne basta una. Ha una gonna di stucco a colori di bambola, un amore perduto dopo i tre anni. La prof si inquieta e si scuote i capelli. Mi ha fatto l'esame, ormai sono bocciato.

Due a due

L'argentina ha un fratello ed è fidanzata con il cugino di secondo grado. L'architetto ha una sorella a Napoli. Tutti e due hanno messo alle pareti la faccia della nipote. Una è andata ora dall'amica a Catania, l'altra farà un giro nel Mediterraneo. La casa è piena di carta straccia, il soggiorno è verde e il pavimento di teck. Ci sono dodici gonne appese al muro e tante salviette a colori ripiegate. Hanno cacciato le scarpe dentro una valigia. Alla rinfusa prima di andare. Una ha riportato indietro la bombilla del Mate, l'altra mi ha lasciato le chiavi di casa. Prenderà un taxi dall'aeroporto e vorrebbe un numero da chiamare. C'è voluto il mio peso per tirare la zip e chiudere il bagaglio nella stiva.

L'uovo alla cocca

Invece di cucinare basta fare un buco, bere l'uovo di gallina e andare a letto presto. Sopratutto dopo una camminata nel pomeriggio e la riunione con te. Il sapore dell'uovo crudo me lo ricordavo diverso, però. C'era il grasso del mais o il becchime e qualche verme raccolto per terra. Questo era insapore, lo stesso gusto delle cruscaglie che mangiano le galline. Meglio così, il liquido è calato prima senza fare rumore. A darmi il colpo di grazia una camminata sul viale al tramonto, a parlare con un tipo de Il Limone, cucina con pizza, e la sua cameriera di S. Filippo di Agira. I ristoratori in crisi come questo hanno la sala vuota, la mappìna bianca sullo stomaco, e attaccano bottone con quelli che passano e osservano il menu. Se non fosse per l'insegna a caratteri di colore giallo limone su bianco al neon sarebbe stato carino mangiare all'aperto un'impepata di cozze per soli 9,90 euro. Ho aperto lo sportellino dentro il frigo dopo aver aperto lo sportello g...

Maglietta da wind surf

L'araba delle tende con il the verde e il tappeto sul deserto, al sorriso, gonfia la bocca verso un lato. Un dente incisivo sale sopra un altro fino alla gengiva, sorride come una bambina a bere l'aranciata. Mi guarda da sopra le mani giunte, la nomade dagli occhi tondi. Uno si apre uno quando l'altro scende sul bicchiere tra le dita. Parla di un lavoro per uno stilista, dei mobili per la vetrina e di una strada piena di lusso e vuota di persone. Per sentirmi a mio agio, dico un gran bene del ristorante Gold di Dolce & Gabbana. Ho appena comprato uno scolapiatti di acciaio inox in una bancarella di roba difettosa. Portavo un pantalone corto e una maglietta da wind surf che mi aveva regalato la zia Waller. Lei aveva deciso di sedurmi da come mi guardava. Non si sentiva il suo odore e la consistenza della pelle. Sembrava, però, che volesse andare ovunque fosse pur di andare. Infatti quando abbiamo scelto la bevanda ci siamo accordati sul ghiaccio da aggiungere e le co...

Profumo di intenso

Vorrei baciarmi da solo ma non posso. Da quando ho scoperto il profumo per uomo sono diventato un dipendente. La mattina faccio la doccia, guardo il contenuto della bottiglietta gialla, poi scelgo quella arancione. Cospargo il petto, spruzzo verso i fianchi e poi dalla camicia sale il profumo della pelle. Il caldo amplifica gli odori, tanto che ora fa quasi male la testa di quanto è intenso l'Ambra di Oriente in confezione nera. Avevo deciso di diventare stilista e ristoratore oltre che fotografo e domatore di tigri. Di conseguenza ho brevettato il primo marchio, senza contare il Profumo di Intenso uscito fuori proprio stasera facendo i titoli. Il nuovo marchio di marca, infatti, è Sciàuro di Puppo, un profumo che può anche diventare una linea di abiti, di borsette e di altre cose che ancora non so di preciso. Lo decideranno quelli del marketing operativo. L'aroma del Sciàuro di Puppo è molto intenso al passaggio davanti casa della persona che lo indossa. Un profumo della lin...

Fili neri

Vedevo solo i capelli, una cuffia di fili allisciati, un caschetto nero come quello di Satanik. Quando cercavo di spostarli verso la nuca altri fili neri ricadevano in avanti. La sua testa girava sull'asse e poi tornava indietro ma non mi guardava mai. Il volto era invisibile, era nascosta la fronte, gli occhi e il mento. Solo una serie di capelli sottili sordi al tatto, forse una parrucca, cadevano a coprire. Come una tenda per le mosche o le zanzare appesa alla porta di un cortile per l'estate quando di giorno il sole acceca e la casa dentro le pareti resta fresca. La tenda di fili plastica si muove e l'aria passa da una stanza all'altra, sui tappeti stesi sul pavimento con i giochi da bambina. I giornali a fumetti sono sparsi per il soggiorno, leggo una storia di pirati e furfanti mentre i suoni dalla cucina o un canto di donna portano per noi della frutta fresca, le ciliegie o le pesche. La sua canzone vola tra le stanze, parla di un colomba o di soldati che vince...

Street journal

Lei è piccola come una cavalletta in piedi con la borsetta, aspetta davanti alla porta con un vestito blu raso di lamé e le scarpe nere di vernice col tacco. Il marciapiede è stretto e anche la strada, mentre le auto sono larghe come un bus lanciato nelle autostrade della prateria. Ogni tanto un sanpietrino scoppola via dalla sua sede, gli altri sono lucidi e neri, e quando arrivano gli operai con la tuta arancione a ripararli non sanno più come conficcarli nella terra. Ci vuole la sabbia, l'acqua e la subbia. Ma è più pratico incementarli, anche se poi il bianco della calce rovina il manto di velluto della pietra al riflesso delle lampade. Sono tristi i passanti che vanno dal droghiere a comprare gli gnocchi. Sono soli, grigi e beige nelle pieghe della camicia. Costretti a scendere il gradino se incrociano purtroppo il vicino senza salutarlo, passano le ore ad aspettare il commesso della banca o il tram che li porta via da qualche parte della città. Da una finestra più avant...

Mare negli occhi

Alle sette di sera il lido allunga le ombre verso il mare. Le palme secche coprono le due sdraio di ogni coppia, un ragazzo asporta mozziconi e bicchieri di plastica ora che tutti vanno via. Si può vedere un pezzo di mare e sentire il suo ritmo cantare. Qualcuno ha dimenticato in giro le ciabatte nuove e chi l'asciugamano ripiegato sopra il bracciolo. Ma dopo il disordine dell'uso, man mano, ogni cosa torna al suo posto. Il vociare e la calca non si sentono da mezz'ora, la fila di gente al chiosco è scomparsa. Siamo ora in due gruppi a darci fastidio, a scattare le ultime foto e a raccogliere le idee sparse tra le onde e il resto del cielo davanti. Un ragazzo circondato da cinque donne spruzza in giro la sua acqua di mare. - Sta piovendo, dice il ragazzo. - Ma finiscila, dice la seconda donna. La terza donna è sdraiata ancora sulla schiena, assomiglia molto alle prime altre donne. Ha la linea dritta e lo stesso profilo dell'altra con il naso allungato. E' più...

Il tratturo del Trottoir

Sono contento, è stata una bella serata tra amici maschi. Almeno ho rinunciato ai tuoi baci per qualcosa. Arcangelo è un funzionario di finanza creativa, Michele è un mastro muratore, uno strano miscuglio ma vero e duraturo. Il legame sono le mogli, che erano sedute allo stesso banco in redazione e i padri mezzi pugliesi. Abbiamo ripiegato su birra e live music in zona Darsena, il jazz sul castello è saltato per mancanza di biglietti. L'ambiente è tranquillo, tutti ragazzi e noi vecchietti. La musica assordante in prima fila non ti fa parlare, allora siamo andati fuori anche perché Michele fuma le sigarette arrotolate dalla busta e volevo fargli compagnia. Ogni tanto il tabacco allevia i pensieri, come il rhum o il gin tonic. Sopratutto se suonano Folsom Prison Blues di Johnny Cash con chitarra, basso e batteria. O qualche pezzo di Hank Williams come Red Cadillac and Back Mustaches, per non dire di Cheatin Heart. Ci siamo seduti dopo la veranda e racconto dei personaggi del loc...

Lezioni di piano

Ho trascritto il dialogo tra un agricoltore urdu e una maestra di piano siberiana. Si tratta di un documento esclusivo che riporta una chat, ovvero una conversazione per iscritto ma in tempo reale, della durata di dieci minuti. I due si erano incontrati l'anno prima senza arrivare a un accordo, l'agricoltore non possedeva ancora il pianoforte e stava cercando un insegnante a domicilio. Ecco cosa si sono detti: - ciao, come stai, buon giorno, sei a Milano? - buon giorno, sì, ho scritto il profilo sincero e onesto - si, ho visto - che cosa la lingua urdu? scusi, se Lei nn ha tempo... anche io devo andare nell'altro spazio in compiuter - la lingua urdu, la vorrei imparare certo - in quale paese? da che cosa Lei è motivato impararla? - vorrei imparare a suonare il piano - lei non vole rispondere alle domande? - si certo, la lingua urdu si parla in pakistan ma io sono italiano - lei così gioca, capisco ...

Lenzuola di lino

Alle dieci del mattino abbiamo preso una spremuta, di arance con ghiaccio. Al bancone del chiosco ci guardano e cercano di capire. Ogni settimana alla stessa ora un signore che si veste da ragazzo e una ragazza che si veste da signora si presentano per un supplemento di colazione. Quando è inverno lei chiede un marocchino, caffé con schiuma di latte. Io prendo un caffè, ma se ho fame aderisco all'idea della mezza brioche alla crema da tagliare e dividere. I banconisti sono tre di cui una piccola e grassa, una media e grassa e un gay alto e magro col pizzetto. Ci salutano con cortesia, hanno da fare coi ragazzi della buona borghesia ma li guardano dall'alto. Quelli che fumano e fumando studiano i capitoli del management nell'industria, quelli che si passano le mani tra i capelli e li portano indietro, quelli che scuotono la testa e si pensano ricchi e famosi sulle spiagge. La cerimonia tra di noi prosegue sul tavolo dove svuoto mezza bustina di zucchero di canna mentre l...

Canottieri di S. Cristoforo

Il canale di acqua trascina barche di uomini con le pagaie. Passo tra le foglie e i rami cresciuti sui bordi, un ciclista mi sorpassa e poi anche un altro. Posso pedalare anche più forte, potrei correre lungo la riva dell'acqua dell'Alzaia pavese. Ma corro senza strappi, tengo lo stesso ritmo per avere ancora modo di accelerare se ci fosse bisogno. La mia bici passa a fianco della barca, ci sono due persone dentro che muovono i remi. La corrente mi trascina con loro alla stessa velocità. Siamo insieme nella corrente, siamo fermi perché le distanze sono le stesse. I due sono un uomo e una donna, si agitano e fanno un sforzo con le braccia per contrastare la direzione dell'acqua. Io pedalo, loro remano ma siamo fermi e ci guardiamo nel frattempo finché qualcosa fa cambiare il quadro e la scena del naviglio, i suoi segnali stradali o forse lo spostamento della luce dopo una curva in direzione della nostra meta. C'è una ragazza con i riccioli che aspetta sul terrazzo tr...

Nave con alberi

Da una parte entra la luce del mattino, riflessa da una boscaglia e alberi di limone. La piccola finestra a vetri sotto il tetto del soppalco, invece, è ancora chiusa alla nuova aria del giorno. La ragazza ha aperto gli occhi un'altra volta verso le travi di legno e respira piano. Il viso si è disteso come un fazzoletto bianco dopo il passaggio del ferro da stiro.  Davanti alla terrazza gli alberi si sono fatti una giungla. Il giardino della terra di fumi e venti è invaso dai rami e le foglie a forma di lunetta nascondono il mare a mezzogiorno. I suoi capelli muovono il sudore della fronte, affondo il naso nella federa ma non posso più dormire. Puzza di fumo di sigarette e di perline colorate, questa non è casa mia. Meglio se prendiamo un caffè e usciamo verso il mare passeggiando tra le rose. Il capitano e il suo equipaggio arrivano sulla spiaggia nera di pietre levigate. Chiede se siamo turisti o degli abitanti. La sua faccia di banchiere inglese è piena di solchi. Or...

A cavallo

Un uomo passava a cavallo con un ragazzo. Tutti dissero: - Povero cavallo! L'uomo scese da cavallo e lasciò il ragazzo in sella. Tutti dissero: - Pover'uomo! L'uomo salì sul cavallo e lasciò il ragazzo a terra. Tutti dissero: - Povero ragazzo! Allora scesero da cavallo e andarono a piedi. E tutti dissero: - Ma a cosa serve il cavallo? Horseman A man went riding with a boy. They all said: - Poor horse! The man dismounted and left the boy in the saddle. They all said: -Poor man! The man climbed on the horse and left the boy to the ground. They all said: - Poor boy! Then dismounted and went on foot. And they all said: - Why have a horse?

Mercoledì Bob Dylan

The night was right tonight for Bob Dylan and his Band with Tony Garnier, George Recile and Charlie Sexton. All the people and followers help the singer to sing a song for everybody. And he was there another time, a voice with strenght in another tour. The highlight at the Alcatraz, in Milan, was Visions of Johanna and some kind of these things. -Ain't just like the night to play tricks when you try to be so quiet. I can't wait for you to change your mind, I was right till I fell in love with you. Love songs beacuse Togheter trough life is the only thing we understand but politics. Bob have used, according to set list in London and Tel Aviv, more apocaliptic terms: - Things have changed, I'm going to change may way of thinking, I got a heart to forget, it's a simple twist of fate. Now It's alla over now, baby blue. A hard rain's is gonna fall, just like a rolling stone on a highway 61 rivisited. There's a Thunder on the mountain blowing in the wind ...

Vulcano di fumo

L'autostrada verso Aspic è piena di gallerie nel pomeriggio. Una scritta luminosa a pallini rossi dice: - Rispetta i limiti di velocità. Poi si cambia galleria e la scritta diventa: - Observe speed limits. Infatti i piloti vanno a 160 kh ammirando la lancetta del cruscotto. Lo diceva la rubrica delle elementari  Osserva e impara ma il più delle volte osservo i miei limiti e non li rispetto. Non rispetto neanche i limiti degli altri, li sento addosso senza osservarli e pretendo di abbatterli. La radio cambia stazione restando sulla stessa frequenza e la terra arata di fresco tra le mandorle e i carrubbi si è fatta rossa come le ciliegie. Più tardi nella sera il politico con la giacca lunga telefona a una donna, l'addetto alla benzina si avvicina anche se sarebbe un Fai da Te. Si è fatta l'ora di pagare il pieno al titolare, un certo Gulisano della famiglia della pompa di Jannarello. Qui la gente dormiva nelle grotte e si difendeva coi sassi neanche tanto tempo fa. Ma il ...

Organo & organismo

La prima ragazza aveva i fianchi larghi. Non avendo un motel ci si incontrava tra le porte di una chiesa. Sapevo poco da che parte cominciare, sapevo che si chiamava Dina. Alta e robusta come una vikinga dai capelli castani, non parlava ma sorrideva. Dina era stata la fidanzata di un tale ragazzo più alto e magro. Si diceva che ormai era tutto finito. Cosa c'entravo io non lo so ancora. Però me la immaginavo con le calze o i collant o le autoreggenti.  All'uscita della messa mi dava l'appuntamento ma poi restavo delle mezzore ad aspettare. L'organista della chiesa faceva le sue prove e ho appreso le fondamenta della musica classica. Sentivo l'organo a canne alte tre metri anche quando ero in piedi ad aspettare. Dentro il mio cappotto andavo avanti e indietro le colonne. Qualche signora si inginocchiava e poi facendo il segno della croce usciva dalla porta laterale. Tra le due porte di sicurezza passavano le mani dentro le altre mani. Passava il suonatore di or...

Malik e Mammaluk

Era di sabato e non si sapeva che fare dopo la palestra, il pilates e le circonvoluzioni fisico tattiche. Interpellato sulla questione ho proposto a una sequela di amici di andare al cinema. E loro hanno detto: - Ar cinema? E io ho detto - Si, al cinema. E loro hanno detto: - A vede? E io ho detto: - Quo Vadis. E loro hanno detto: - E che vor di? E io ho detto - Ando vai? E loro hanno detto: - Andiamo al cinema. E io ho detto: - A vede? E loro hanno detto - "The tree of Life" di Terrence Malick. Dopo un quarto di cinema vincitore a Cannes siamo usciti dalla sala con una scatola di Perplex. Altri spettatori avevano abbandonato la sala prima della fine dello spettacolo. Ma non sono andati in bagno perchè poi non sono tornati. Ecco le impressioni ricavate dai nostri inviati. Rami con lo sfondo del cielo, il cielo con i rami e il volto imbronciato dai capelli rossi di lei. La madre troppo giovane sull'erba di casa, un fiume grande che tira pietre, i giochi dell'e...

Carmelo non chiama

Carmelo Giammella è partito per Verona. Ha 32 anni e viene a cercare lavoro in Padania. Per qualche giorno è stato dal cugino, uno che lavora alle Poste di Verona. Ma ora è scomparso. Carmelo non dà notizie da otto giorni. Chi l'ha visto? Faceva l'operaio anche lo zio Francesco che ora ha 85 anni. Mi ha chiamato per chiedere un aiuto, un consiglio come si fa in questi casi. Tante volte, passando per strada, vedo Carmelo lo posso avvertire. Ma io Carmelo non lo conosco, come faccio a capire se la faccia che vedo è la sua. Anche lui aveva fame e cercava lavoro a 13 anni. Il padre parlò con Nonno Turi, alla masseria c'era posto e fu preso come giovinco per guardare le pecore.  Con Nino sono come i fratelli perchè hanno la stessa età, hanno dormito e mangiato insieme con gli altri. Francesco trovò una casa e un pezzo di pane, speriamo anche Carmelo.

Di colpo

Ho dormito di schianto dopo le capriole. - Pensavo fossi morto. - Avevo smesso di russare. Era girata di spalle sotto le lenzuola. - Non sentivo più niente. - Ascoltavo l'orologio. E poi un rumore che non saprei.

Sotto il glicine

Miss Canal si è presentata all'aperitivo dopo tre mesi di lettere e messaggi. Vestita con un baby doll si è seduta a cavallo del muretto di fronte a me. Con le mani unite trattiene lo sventolio della stoffa celeste tra le gambe, per la prima volta io l'abbraccio e lei mi abbraccia forte nel frastuono della cascatella. La bocca e il suo sorriso si appoggiano alle mie spalle. Le bacio le labbra e guardo le sue ginocchia. - Gioia, come stai? Finalmente ti trovo. - Avevi detto sotto il glicine. Di domenica la ragazza manager pranza coi genitori, tutti gli altri giorni è sempre impegnata in affari e malattie. Adesso che ha preso un cane si sente meglio dopo la schiena rotta, l'incidente e i farmaci killer. Brunilde di Martsana si presenta sempre in macchina e le cambia ogni volta. Stavolta ha una Smart con le scritte di uno sponsor ma a febbraio a San Valentino era su una Polo. - I miei capezzoli sono bellissimi quando li vedrai. - Ho fatto il giro di tutti i pergolati per...

Bello valente

Donna Micia aveva i capelli raccolti sulla nuca. Il tuppo lo faceva da sola incrociando le trecce, o con l'aiuto della vicina, di mattina presto tutte le settimane. Ma i capelli più corti, intorno alla fronte e dalle tempie, si agitavano nell'aria come i fili di erba appena nati. Le rughe tagliavano come dei solchi gli occhi senza sopracciglia. Che ridevano sempre anche quando diceva dei ladri e delle cose storte - Non te ne curare! Era una donna piccola e magra di 80 anni intenta a lavare lenzuola e camicie con il sapone fatto in casa. Quando era salita sulla scaletta a pioli per potare la vite era caduta rompendosi un braccio. - Ma chi ti ci porta a fare sté cose? aveva detto zio Giovanni. Lei, però, continuava a svuotare l'acqua dalle vasche e torcere la tela bagnata. Quando era necessario tingeva anche gli abiti di nero per un lutto in famiglia o con il bluette schiariva le camicie. Don Salvatore, invece, più alto e corpulento sedeva dietro la finestra e con le di...

18 mila pesci

Il mare adriatico è pieno di sale a Portoroz, così dolce che si spalma su pane e burro. Più avanti a Pirano, dopo i pini marittimi, Giuseppe Tartini suona il violino sulla colonna di marmo. Il campanile è identico al San Marco di Venezia, dentro la chiesa un San Giorgio abbatte il drago e San Luca mostra il suo libro sacro di scritture. Le case basse con le bifore di pietra bianca a merletto le protegge il colle dalla bora di Trieste. Quando fischia il vento i pescatori guardano la direzione del braccio del Gabriele e vanno per il mare. - Quanto tempo ci vuole per far crescere un pesce fino a un palmo? - Qualche settimana. - No, qualche anno. Il mare muore perché stiamo pescando la vita che c'è dentro. Un tonno contiene tanto mercurio perché lo ha raccattato in giro per 25 anni. Non date il salmone ai vostri bambini, dice l'ultimo libro dello scienziato. 18 mila pesci in una gabbia di sei metri, girano in senso orario tra la gomma nera dei tubi e la ringhiera di controll...

Bagnano per terra

Girano un film in piazza Duomo, verso l'Arengario, per ricordare la madre di tutte le stragi. Un uomo bagna le pietre del selciato perché allora pioveva e tanti erano morti per una bomba. Una sera di maggio con le guglie e i rosoni arrossati al tramonto diventa una notte pulita e violenta del dicembre del '69. Una volante della polizia verde mimetico con stampato 113 e l'850 rossa incidentata, le comparse sono vestite da carabinieri terroni a due passi da piazza Fontana. La Madonnina d'oro è avvolta da una gabbia da un paio di settimane e dai tralicci all'altezza dei piedi. Poi la marea di tubi dei muradur la seppellirà. Di mattina un braccio meccanico è salito a vedere le statue annerite di un lato della chiesa, forse a settembre sarà anche il loro turno. La facciata del Duomo resta bianca del marmo delle Alpi solo per qualche anno. Poi per altri sei si alzano le staccionate, i pannelli e appare solo il marchio dello sponsor, di solito la banca commerciale. Fà e ...

La spesa globale

La zingara coi ricci e l'anello sulla guancia legge la carte agli impiegati di banca. Russe e svedesi in uniforme sfogliano i pieghevoli e i sacchetti di stoffa per la spesa. In un angolo tra le verdure e la frutta fresca si suona la fisarmonica, in un altro si affettano salami e pancetta. La gente sta in piedi al centro della sala, si agitano e stringono le mani.  - Ti presento, ti posso presentare un amico? - Il tuo nome me lo ricorderò. La top model, al momento escort, degusta la maracuja. Con la borsetta in una mano nasconde gli occhi con la frangetta. Sulla balaustra due amiche si fotografano a vicenda e chiedono di essere fotografate al primo che passa. Ma lui ha in mano un bicchiere di plastica bianco e nell'altra una fetta di pane. Si asciuga le dita nelle tasche dei pantaloni, poi scatta e mostra il risultato. - Ti piace come è venuta? - Ancora una per favore. Fuori la gente fuma in piedi e si racconta dei regali ai bambini, delle feste scolastiche. Di quanto le femm...

Bende per gli occhi

Il caldo e il freddo di Milano bruciano le ossa, come la pentola a vapore o il congelatore. Di notte, vivevo all'incrocio di tante strade, il tram girava verso la via dell'ospedale con un fracasso e mi svegliavo anche con i tappi di cera alle orecchie. Se avessi chiuso la porta avrei fatto la sauna, se l'avessi scordata aperta il midollo si agghiacciava nella schiena. Lavoravo nella sera, dormivo a tratti e riposavo altrove. Nel tempo libero ci si organizzava con cene di  lumache alla bourguignonne in onore della nuova amica Nadia o suonavo la chitarra per registrare un nastro di canzoni in ricordo. Nel pomeriggio di festa prendevo la via Emilia cercando un prato dove guardare il cielo oppure proseguivo sulla statale n.9 fino a Rimini per incontrare l'amica di un'amica. Da un mese ero fidanzato, era luglio e faceva molto caldo. Ma la mia nuova fidanzata era ancora impegnata in un week end, doveva sistemare le cose con il suo primo fidanzato buono e intelligente....

Peccato

Pensavo ai fatti miei su un pullman di deportazione verso Trieste. - Peccato, mi piacevi! disse la dottoressa Groll. - Anche tu non sei male, dissi sapendo di mentire. - Torno in Brasile. Ho una casa sull'oceano. - Potremmo svegliarci insieme e fare colazione. Stavo uscendo una sera dalla caverna dei computer. - Ti sei innamorato? disse la signora Bussy. - Ho un parco di 27 donne, dissi pensando al mucchio selvaggio. - Se non avessi preso la pillola ora avrebbe due anni. - Si avvicina l'estate e la nostra birra davanti al mare.

Venerdì

Mi legge le carte la maga, prende le carte a tre a tre e dice di me, del mio carattere e della carriera. Io sarei onesto, ma se ho rubato le bottiglie di acqua minerale alla collega proprio oggi? Avevo sete.

999 Risto

Te lo consiglio il ristorante 999, nei pressi di un ponte sul naviglio pavese. Viene incontro il cinese che parla cinese in italiano tra canne di organo di bambu e zampilli di acqua. Un cuoco in diretta col cappello bianco frigge quello che hai preso con le pinze e messo in un piatto. Paghi solo 7,90 euro e porti via tutto quello che vuoi se entra nello stomaco. Si cammina tra le palmette e si mangia a volontà. Però ti fanno la multa se lasci le cose nel piatto. Allora per non disturbare riduci le proporzioni delle porzioni. Fino a che esci che hai ancora fame. Eppure le alghe erano buone, anche i gamberi fritti, il misto carne bianca e rossa, qualche cozza avariata l'ho lasciata nel piatto. Volendo c'erano le lasagne ma sono a dieta e non sembrava elegante nel contesto. Perché hai preso i licis per la macedonia? Erano sciroppati. C'è una mamma che strilla e raschia nel fondo una pallina di sorbetto per il bimbo. Sono tornato a questo indirizzo su viale Tibaldi, ...

Cicco e Cola

Il vento muove le onde di spighe, le raffiche arrivano sulla faccia come delle carezze. Tra un mese questo mare diventerà giallo e la trebbia di Vito farà il suo lavoro. Due cuccioli di cane vengono incontro. Poi tornano a sedersi nell'erba, sul ciglio della strada. Uno è bianco e di pelo corto, l'altra è marrone. Qualcuno li ha portati lontano dalle madri e abbandonati. Intorno non ci vedono case abitate, gli Spirdi sono andati via e anche i Badetti di Nicolosi hanno lasciato perdere di trafficare con pentole di rame per la ricotta. I due cuccioli sono abbastanza grandi da fare quattro passi. Hanno le pance ancora piene di latte. Chi potrà dargli da mangiare ora che sono rimasti soli? Quanto tempo potranno ancora restare a difendersi dallo sparviero che gira sopra il campo di grano? Cicco e Cola barcollano e scodinzolano attorno alle scarpe. I cani da pastore, da grandi, abbaiano sul finestrino e scendono in picchiata verso le ruote della macchina che sorpassa il gregge. ...

Ti porto in chiesa

Erano le undici di mattina di un sabato di aprile. Camminavamo insieme nel parco e lei era contenta del suo quartiere. Come la Venere di Botticelli, lo sguardo e il collo poggiava su una spalla. Portava le scarpe modello del west con punta acuminata di pelle di coccodrillo e i jeans bassi che lasciavano scoperto un pezzo di pancia bianca e liscia. Ho capito che teneva molto a un ricciolo dei suoi capelli. Tanto lo accarezzava che alla fine si era consumato. - Hai i capelli gialli? - No. Sono sempre stati rossi. - Posso appoggiare le mie mani sui tuoi fianchi? - Stai sulla mia destra quando camminiamo, per favore. Ci siamo seduti in una panchina del parco, la spallina le è caduta, anche le fronde dell'albero sono scese sulle nostre teste. Stavolta non avevo il tempo di accarezzarle i seni fino a stringerli e poi stare attaccati per mille minuti. Ci siamo solo baciati in fretta, ho rovinato tutto come al solito con le mie idee lontane dalla realtà. Adesso ti chiedo sc...

Gelsomina & Spice

Le due stanno sedute sul pavimento di moquette. Una senza calze, l'altra stanca delle scarpe di vernice verde pistacchio. Abbiamo già mangiato qualcosa alla pizzeria toscana, dove il mio amico cameriere fa il doppio lavoro per mandare i figli a studiare. Beviamo un drink dopo un pomeriggio di lezioni e professori. Siamo amici ormai, non solo compagni di scuola. La padrona mostra le pareti bianche tinte di fresco e la cucina di legno a vista modello piantagione della Louisiana. Dice che il marito è un pezzo di egoista, si è tenuto il servizio buono di porcellana. Ma tanto in questo buco non si saprebbe dove metterlo. Le finestre non ci sono, siamo a pian terreno e arriva il rumore di piatti del  ristorante vicino; è un locale perfetto per una cantina con l'umido che traspare dai muri. Sarebbe bello baciarsi e abbracciarsi ora che siamo soli. Ci potremmo rotolare sulla moquette nuova, slacciare reggiseni, portarci avanti con qualcosa di forte. Ma non si può fare, ci si ama s...

La media crescerà

Ho visto in sogno la ragazza dagli occhi neri e la camicia bianca di bucato, è Mary La Notte dalla periferia delle tangenziali. Ci vediamo per andare a pranzo, una passeggiata tra le rovine e parlare delle solite cose. Mary si presenta con la sua borsa nera piena di caramelle blu contro l'alitosi. Quando ride si accende come al buio una candela, i capelli non sono più rossi e il nido di rondine si è dissolto in una frangia più estetica. Purtroppo non guida le auto perché ha paura di sbandare, spende i suoi soldi per il nipote ormai grande e manda aiuti alla sorella lontana che si è data al commercio di verdure. Scrive nel suo diario che non può stare senza vedermi. Ma quando mi vede non parla. Che forse dovrebbe lasciarmi perdere, che gli manco tanto fino a quando non si arrabbia. Anzi si arrabbia tanto ma poi gli passa. Sono diventato la sua droga, va in crisi di astinenza. Infatti la sera guarda la luna e sospira. Per fortuna ha smesso di fumare le sigarette piccole per da...

Lampada di sale

Stavo cercando nelle mie tasche un biglietto da visita per ricordarmi chi è che mi ha invitato o un fazzoletto di carta contro il prurito al naso per il polline. Dovrei confermare un viaggio in Marocco nella regione dell'Assa-Zag. Incontreremo una delegazione con il prefetto locale e altre personalità. Invece dai pantaloni viene fuori una piccola lampada al tungsteno. Si è fulminata l'altra settimana senza preavviso, da qualche parte si trova una uguale. E' prevista la visita in città e nell'orfanotrofio di Tata. Giornalisti ed esperti sono invitati per un viaggio di studio con delegazione fino alle regioni più difficili. Si parte da Bologna e si arriva ad Agadir, il Polisario è escluso perchè sparano. La lampada di sale color rosa, un pezzo pesante sui due chili a forma di fiamma perenne, è stato rimossa dalla postazione d'onore vicino la tv. Perchè invece del bianco va di moda l'arancione alle pareti e anche nelle tende?. Dice: - E' più caldo. Incontrer...